31 maggio 2006

E' ora di alzarsi!!

Leggo i vari commenti a queste disgraziate amministrative e, anche se devo ancora digerire la rabbia, credo che la destra non sia in grado in questo momento di presentare candidati credibili alle masse semplicemente perche' non li ha.
Torino: A fronte di un candidato che ha fatto propaganda per cinque anni e che ha avuto un evento mediatico importante come le olimpiadi tre mesi fa', la destra cosa gli mette contro? Buttiglione, che con tutto il rispetto che porto per questa persona, non puo' essere credibile perche' prima di tutto non e' Torinese e poi la sua candidatura e' stata scelta, cosa?, un mese e mezzo fa'. Ridicolo!
Milano: Moratti ha faticato dove Albertini era passato quasi a spasso. Anche lei non e' stata una candidatura azzeccata viste le contestazioni non solo a livello nazionale, che ha dovuto ingiustamente subire come ministro, ma anche a livello locale per via di certe mancate promesse, benche' giustificate, del governo centrale.
E a Napoli? contro Iervolino, gia' sindaco, e Bassolino, governatore, cosa ci mettiamo? Carneade! chi era costui? chi lo conosce? Non basta e non puo' bastare che Berlusconi vada un giorno a Napoli a dire quattro cose di circostanza. Si fosse presentato lui stesso ancora ancora, un carisma che travalica il territorio ce l'ha. Ma Carneade, un ex questore a Napoli? E' stato più che doppiato.
La destra dove e' stata al potere non ha fatto proseliti non ha ringraziato nessuno, o molto pochi, per i voti ricevuti, non ha riempito di persone sue le strutture che e' stata chiamata a gestire. Tanti posti di prestigio sono stati lasciati a personaggi legati alla sinistra a scapito di nostri quadri. Se non si comincia a costituire una classe dirigente e introdurre, dove servono, i nostri elementi, non si arriverà mai ad avere una organizzazione come la loro che gli permette di avere persone legate al territorio con nomi conosciuti. Qui bisogna che la smettiamo di fare "i siori" e cominciamo a fare un poco di piu' "le skarabase" (scusate i termini).
Quello che mi fa' più rabbia e' che Berlusconi in Mediaset ha creato quasi dal niente, figure professionali creandosi i suoi quadri e organizzando un meccanismo quasi perfetto con un connubio di professionalità e comunicazione, e non capisco perche' non sia stato capace di ricreare nella politica quelle caratteristiche che hanno fatto la sua fortuna nel mondo dei media. Invece ha lasciato la sua creatura, F.I., orfana proprio di tutto cio'.
E' ora di alzarci in piedi, alzare la testa, riorganizzarci, e lavorare molto, se non vogliamo continuare a mangiarci il fegato ad ogni nuova tornata elettorale.

30 maggio 2006

Commemorazione


Vorrei informare di due eventi che avranno luogo nella prima settimana
di Giugno, organizzati per commemorare i 100 anni dalla nascita di Junio Valerio Borghese (06.06.1906).
Il 4 di Giugno prossimo alle 10.30 del mattino si terrà infatti una cerimonia (con posa in opera di una lapide) al "Campo della Memoria" (Sacrario di guerra della R.S.I., a 500 metri dal cimitero di guerra americano di Nettuno).
Il 6 di Giugno, alle 10 precise del mattino, si celebrerà una Messa nella Cappella Borghesiana di S. Maria Maggiore, anche questa a ricordare Junio Valerio Borghese (dopo la Messa chi lo volesse potrà recarsi nella cripta a rendere un omaggio alla sua tomba).
Mi sembra opportuno, dato l'attuale clima politico, vi fosse una non indifferente partecipazione di pubblico 'benpensante', perché sia chiaro che una parte degli Italiani non dimentica i valori e gli Eroi intrinsechi nel vero concetto di destra. Chiunque si riconosca in tali valori è il benvenuto.
Non sarebbe male, anche da un punto di vista mediatico, manifestare il proprio attaccamento ai valori nazionali partecipando alla commemorazione di un uomo che, oltre che Medaglia d'oro al valore in guerra, ha dedicato tutta la sua vita, fino all'ultimo giorno in esilio, alla difesa del buon nome e dell'onore del nostro paese contro tutto e contro tutti, indistintamente.

27 maggio 2006

Brogli elettorali - La mia esperienza in Sud America

Ho personalmente vissuto, si puo' dire sulla mia pelle, quanto stanno denunciando i giornali in questi giorni essendo stato responsabile della campagna elettorale di un candidato nella circoscrizione America Latina.
Perche' e' stato cosi facile realizzare ogni genere di brogli dei quali, ahime', solo una piccola parte e' conosciuta dall’opinione pubblica? Innanzitutto per il tipo di legge elettorale. Sfondo evidentemente una porta aperta sottolineando l’incongruenza di questa legge a voto “preferenziale” che, per esempio, obbligava il candidato a correre in una campagna elettorale assurda per eleggere tre deputati e due senatori, in un mastodontico collegio elettorale dove, secondo il dettame, egli avrebbe dovuto teoricamente essere in grado di avvicinare piú di 800 mila elettori sparsi in un territorio la cui superficie e' di 17.854.440 km quadrati dalla Colombia alla Terra del Fuoco! Poi il metodo di votazione imposto da un insensato regolamento di applicazione di questa legge, prevedendo il voto per corrispondenza con l’intervento “esclusivo” dei servizi postali di ogni paese (anni luce lontani dall’efficienza e regolaritá dei paesi europei) e successive manipolazioni incontrollabili (poste, ambasciate, ufficio di raccolta negli aeroporti, interventi di funzionari di diverse nazionalitá, cargo aereo e immagazzinaggio per vari giorni ecc., e' facile tirarne le conclusioni) non ne assicurava per niente il segreto invitando a nozze i furbastri col dollaro facile e i vari patronati di assistenza all' emigrazione , tutti di sinistra ed efficientissimi, spendendo i soldi che da' loro lo Stato e che facevano, nella ipotesi piu' confessabile, i ricattini “morali” ai vari titolari di pratiche.
Ma chi erano poi gli elettori? Molto diversi dagli “europei” poiche' si tratta nella grandissima maggioranza di discendenti italiani di seconda o terza generazione e in generale recenti titolari di un passaporto richiesto ed ottenuto per prevalenti ragioni di praticita' (poter circolare e/o lavorare nella U.E. senza limiti) e non, diciamolo con tutta franchezza, per sentimento patriottico. Essi quindi, per quanto concerne l'Italia, sono politicamente “analfabeti”, cioe' perfettamente ignari delle alchimie politiche italiane, gia' difficili da capire per noi, figuriamoci per chi, come loro, non parla ne scrive o capisce a mala pena l’italiano, confonde Napoli con Venezia, o il Manzoni con un generale napoleonico... In queste condizioni, come potevano distinguere Berlusconi da Prodi? Tra l’altro questi elettori, seguendo la tipica mentalita' latinoamericana, non leggono, o leggono distrattamente i giornali e alla televisione preferiscono guardare le telenovele e ascoltare gli ultimi pettegolezzi sulle tette delle attrici, quindi sono sensibili solo a un discorso pratico fatto dal “caciche” di turno, rifuggendo dal bla bla bla dei politici. La sinistra ha capito che bisognava comportarsi come i politici sudamericani che dispongono dei loro bravi mercenari col pelo sullo stomaco e a ciascuno viene data la responsabilita' di raccogliere tot numero di voti, con le buone o con le cattive, nel senso che le buone contengono le ideologie demagogiche piu' adatte all’interlocutore, le promesse piu' spudorate e bugiarde con congrui “premi” di fedelta'; le cattive, i brogli e i ricattini morali di cui sopra. Con i loro ricchi caudatari, hanno sfruttato sapientemente sul territorio una situazione di analfabetismo a loro favorevole. Con una efficace organizzazione, beneficiando della presenza assidua e costante dei propri "mandanti" romani, hanno saputo utilizzare “scientificamente” la disponibilita' di efficienti patronati e organizzazioni sindacali “ammanicate nel territorio”, i quali, e' bene sempre ripeterlo e sottolinearlo, utilizzano vergognosamente i soldi dello Stato e una posizione di privilegio a fini bassamente politici. A tutto questo bisogna aggiungere , determinante, l’influenza mediatica di una stampa italo-americana, col complesso della “gauche caviar” e anche questa sovvenzionata, per legge, dallo Stato Italiano, che si e' posizionata nel tempo a favore della sinistra, senza contare il supporto finanziario illimitato, viste le premesse di cui sopra. Mentre noi, per motivi etici e morali, per mancanza di sufficienti mezzi finanziari e sopratutto, organizzativi, non siamo andati piu' in la' dell’utilizzo delle nostre personali relazioni, del mailing, dei contatti, cioe' una campagna elettorale basata sui valori tradizionali e contando soprattutto sull’appoggio attivo di una elite culturale, professionale e religiosa di altissima qualita' in America del Sud, ma purtroppo non maggioritaria.
Vi racconto adesso qualche aneddoto di campagna vissuta. Per esempio, viene da me il signor Gonzales (nome d’arte s’intende) che, come intermediario del funzionario delle poste del paese competente nel “ricevere” e “distribuire” (operazione, preciso, da effettuare due volte: andata e ritorno) mi dice papale papale, senza nessun giro di parole: “señor, ci mettiamo d’accordo, qui ci sono quattro mila plichi...pagando s’intende...”. Confesso che come un cretino ho rifiutato con l’orgoglio scandalizzato di chi, tra i suoi avi, ha qualcuno morto in odore di santitá.
Oppure all’aeroporto di Montevideo dove vengo accostato da un distinto signore che mi mostra delle schede “clonate”, diceva lui, da vendere... E anche qui, ammantato dal mio verginale complesso di superiorita', non l’ho neanche preso sul serio, lo ritenevo l’imbroglione di turno, anche per via di un certo accento mediterraneo.
E poi, quisquilie, c’erano le persone che non sapevano votare semplicemente perche' molti plichi contenevano le istruzioni solo in italiano” burocratese” e quindi c’era sempre pronto ad “insegnare” l’”ulivista” di turno che si aggirava per le case e sedi di associazioni italiane e prendeva per mano l’ignaro votante, le migliaia di plichi ritornati o smarriti (venduti?) dalle poste del paese, le buste contenenti i bollettini di voto che non si potevano incollare e che poi sono state annullate all’origine (naturalmente solo quelle “nostre”) perché chiuse con una banda adesiva ecc.ecc., mi fermo qui per carita' di patria..
Ecco quanto posso dire.
L’unica consolazione e' che, se si fa’ la somma dei voti di tutti i partiti del centro destra che si sono, ahime', presentati divisi secondo la vecchia tradizione dei piu' galletti in un solo pollaio, noi abbiamo ottenuto una solida maggioranza.

24 maggio 2006

Piedi Puliti?

Non potevano scegliere un personaggio piu' scabroso , preoccupante, un uomo che ha fatto dell'anti berlusconismo il suo cavallo di battaglia. Non mi stupirebbe se alla fine tutto diventera' un'operazione politica , contro Berlusconi, contro il Milan.
D'altronde la scelta non mi stupisce da parte di una sinistra vendicativa, che cerca in tutti i modi di politicizzare questo scandalo, e distrarre il popolo dai veri problemi del paese.
Semplicemente vergognoso.

23 maggio 2006

Ricontiamo!

Intanto che aspetto il discorso del salumiere alla camera, vorrei ricordare l'iniziativa www.ricontiamo.com e allego anche l'analisi statistica sui numeri ufficiali del ministero dell'interno. (Dal sito ilgiulivo.com)

20 maggio 2006

Senza Parole!

Leggo esterrefatto questo articolo che ripropongo. Spero che tutti i paesi civili si uniranno per condannare questo ennesimo affronto ed insulto all'umanita'.

Iran eyes badges for Jews and Christians - Law requires non-Muslim insignia

Chris Wattie
National Post

Friday, May 19, 2006

Human rights groups are raising alarms over a new law passed by the Iranian parliament that would require the country's Jews and Christians to wear coloured badges to identify them and other religious minorities as non-Muslims.
"This is reminiscent of the Holocaust," said Rabbi Marvin Hier, the dean of the Simon Wiesenthal Center in Los Angeles. "Iran is moving closer and closer to the ideology of the Nazis."
Iranian expatriates living in Canada yesterday confirmed reports that the Iranian parliament, called the Islamic Majlis, passed a law this week setting a dress code for all Iranians, requiring them to wear almost identical "standard Islamic garments."
The law, which must still be approved by Iran's "Supreme Guide" Ali Khamenehi before being put into effect, also establishes special insignia to be worn by non-Muslims.
Iran's roughly 25,000 Jews would have to sew a yellow strip of cloth on the front of their clothes, while Christians would wear red badges and Zoroastrians would be forced to wear blue cloth.
"There's no reason to believe they won't pass this," said Rabbi Hier. "It will certainly pass unless there's some sort of international outcry over this."
Bernie Farber, the chief executive of the Canadian Jewish Congress, said he was "stunned" by the measure. "We thought this had gone the way of the dodo bird, but clearly in Iran everything old and bad is new again," he said. "It's state-sponsored religious discrimination."
Ali Behroozian, an Iranian exile living in Toronto, said the law could come into force as early as next year.
It would make religious minorities immediately identifiable and allow Muslims to avoid contact with non-Muslims.
Mr. Behroozian said it will make life even more difficult for Iran's small pockets of Jewish, Christian and other religious minorities -- the country is overwhelmingly Shi'ite Muslim. "They have all been persecuted for a while, but these new dress rules are going to make things worse for them," he said.
The new law was drafted two years ago, but was stuck in the Iranian parliament until recently when it was revived at the behest of President Mahmoud Ahmadinejad.

19 maggio 2006

La serieta' al governo (continua)

Italian justice minister linked to mafia inquiry
· Prodi forced to name man holding balance of power
· Clemente Mastella was at mob associate's wedding

John Hooper in Rome
Thursday May 18, 2006
The Guardian

Italy's new leader, Romano Prodi, named as his justice minister yesterday a controversial politician linked to a confessed associate of the mafia. Clemente Mastella, a former Christian Democrat from near Naples, is also known for criticising judges.
The tiny party he leads holds the balance of power in the new parliament and if Mr Prodi had failed to give him a senior job in cabinet the future of his centre-left government would have been in danger.
tutto l'articolo

18 maggio 2006

La serieta' al governo

The more I look at this governement the more I believe Italy has finally got serieta' al governo.
25 ministers instead of 24. When at the opposition, they were scandalised by the number of our ministers. Now they add one more.
La serieta' al governo.
Old ministries are split to ensure a "poltrona" to all.
La serieta' al governo.
During the campaign Prodi promised that 1/3 of his ministry would go to women. There are 6 women ministers. But 5 out of 6 are without portfolio.....
La serieta' al governo.
As he told Italians during his campaign, the parlamentarians that would become part of the governement would have to give up their seats in parliament (and so loose their indemnity). Apparently now they want to pass a law that would raise the salaries of the undersecretaries who abandon their post of parlamentarian or senator.
la serietà al governo.
During his campaign Prodi had promised more happiness for all. Today he declares: Maybe someone is not happy, but happiness is not of this world.
La serieta' al governo.

17 maggio 2006

Habemus governo?

E' nato il governo Prodi

Due vice ministri, un Ministero della solidarieta' (se non e' comunismo questo...), Pecoraro Scanio a l'ambiente, Rutelli ai beni, Di Pietro alle infrastrutture, Ministero giovani e sport, Ministero affari europei.
Un governo di sinistra, senza senso, pieno di ministeri (26) creati per accomodare i vari partiti.
Complimenti! La serieta' al governo.
Bene, cominciamo il contro alla rovescia
10,9,8,7,6,5,4,3,2,1.....

16 maggio 2006

Ma non erano la serieta' al governo?

Un mese dopo le elezioni, l'Italia non ha ancora un governo.
Leggo gli ultimi comunicati stampa: Parlano di passi avanti, di prossima intesa, di "siamo pronti domani", e il giorno dopo si ricomincia da capo.
Forse qualcuno dovrebbe spiegare al salumiere che non siamo ancora una repubblica bananiera, ma la sesta potenza mondiale.
E pensare che questi dovrebbero essere la serieta' al governo...
Passatemi il popcorn.

Not my President


Ripropongo il discorso del presidente comunista. Un discorso lungo,deludente, retorico e soporifero. Un discorso di sinistra per la sinistra. Non un discorso che unisce ma che conferma la divisione. Non da grande uomo delle istituzioni, ma da ultraottantenne pontificante e ansioso di rifilarci sermoni deprimenti, imbevuti di una retorica appresa in decenni passati al seguito di un'ideologia fallimentare.

15 maggio 2006

Armata Brancaleone


Intanto che aspetto di vedere cosa ci presentera' il salumiere di Reggio sul suo carrello di salumi, quel bollito misto di cattocomunisti, comunisti, sindacalisti, centristi, socialisti, verdi, e chi piu' ne ha piu' ne metta, do' un occhiata ai nomi dei possibili ministri.
Mi vengono i brividi. Pecoraro Scanio, Livia Turco, Rosi Bindi, Barbara Pollastrini, Amato, Mastella, Di pietro. Da piangere.
Stiamo a vedere cosa riuscira' D'alema, scusate, volevo dire Prodi, a ponzare come governo. Comunque deprimente....(segue)

12 maggio 2006

Grazie Presidente Berlusconi

un post che avevo scritto il 2 Maggio sul forum di aSmall World.

Many considerations are coming to mind after these five years and I want to avoid writing a long post. So just a few words to say thank you Mr. President for the stability of this governement. You have been a master in dealing with your allies, and mediate between different fractions thus allowing for stability and for reforms to be implemented for the best interest of our nation. Whatever the opinions from your detractors, history will judge you for having had the courage to start and implement long awaited institutional reforms like schools, justice, work, foreign affairs, made our cities more secure, lowered taxes, and much more.
You have had to endure, like no other world leader, a constant barrage of insults, negative press, judicial terrorism and an opposition that lacking any valid political arguments, resorted to personal attacks against you.
Cavaliere, I will miss your political ability, your style, your empathy. I will miss your gaffes, and your bad jokes. I will miss a governement that was liberal, reformist, guarantor of individual freedom and against any form of nationalization or interventionism. Above all I will miss a true President, as you have been for the past 5 years.
Grazie Silvio.

11 maggio 2006

Oclocrazia

Mi sono svegliato stamane, come al solito presto per accompagnare mia figlia a scuola. Ho pensato a quanto successo ieri in Italia. Sono rimasto in piedi fino a tarda notte a parlare con amici a Milano e Roma. Uno mi ha detto: "Pensa se il 10 aprile 2006 vinceva il centrodestra con una maggioranza dei seggi alla camera e al senato pur avendo ottenuto gli stessi voti dell'Unione.
Mettono Buttiglione alla Camera e Domenico Nania al Senato.
Alla presidenza della Repubblica mettono Letta.
Tutti griderebbero al reggime e all'occupazione fascista.
Ci sarebbe la "rivoluzione", scioperi girotondi e cortei.
Invece per la sinistra e' tutto normale"
Staremo a vedere.
l'Italia e diventata una vera oclocrazia...

10 maggio 2006

Repubblica Popolare Democratica (si fa' per dire) Italiana


E cosi' l'Italia e' diventata un paese comunista. Con l'elezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, si conclude il golpe del salumiere di Reggio e la sua armata Brancaleone, ed inizia un periodo di regime.
Comunque questa vittoria, lascera' una lunga serie di ferite nell'Unione. Stiamo adesso a vedere come il salumiere riuscira' a gestire gli ego dei vari d'alema, sicuramente nuovo ministro degli esteri che con i suoi alleati diventera' il de facto presidente del consiglio, fassino senza la farnesina che fa' ?, amato che sento gia' masticare amarissimo....
Allora non ci resta che preparare il popcorn, e sederci comodi perche' vi assicuro che sara' una commedia buffissima.
E come direbbe Teofilatto dei Lonzi: Li vedo e li piango.

02 maggio 2006

primo blog


Oggi ho fatto un grande passo avanti nella realizzazione di quello che ho sempre voluto fare, e cioe' scrivere. Ho creato cosi il mio primo blog.
Perche' Il mango di Treviso? Sono originariamente di Treviso e anche se ho vissuto in tanti diversi paesi del mondo, mi sento sempre legato a questa piccola citta' cosi elegante, cosi armoniosa, "..dove Sile e Cagnan s'accompagna", con i suoi canali, i suoi ponti, ed i colori della sua campagna.
Vivo adesso in Asia da tanti anni. Anche se Singapore non e' Treviso, ogni citta' ha un suo fascino.
Tutte le sere, verso le sei quando tramonta il sole e tutto intorno e' calma e tranquilita', mi piace fare una lunga passeggiata. Nel parco vicino a casa mia ci sono due altissimi ed enormi alberi di mango. E ogni volta li guardo e ammiro la loro bellezza . Il mango e un albero stupendo, alto, nobile, con un tronco senza rami e una folta chioma che procura ombra , frescura e i frutti piu' deliziosi al mondo.
E cosi eccomi qua' a scrivere del piu' e del meno, su l'Asia e le sue contradizioni, bellezze, ma anche su l'Italia, l'amata patria sopratutto in questo periodo tragico della sua storia. E anche su di me, amici, nemici, il cane , il gatto e quello che mi passa per la testa.
Evviva!