30 aprile 2007

La nullitude de la bravitude...

E Prodi tifa per lei...No comments!

Lettera Aperta

Da il Legno Storto

Al Presidente della Repubblica
al Presidente del Consiglio
al Ministro degli affari esteri
al Ministro della difesa

Siamo un gruppo di cittadini preoccupati della sicurezza e dell'efficienza degli uomini mandati a rappresentare l'Italia nell'ambito dell'operazione Enduring Freedom, al di là dai convincimenti politici individuali in merito alla maggiore o minore opportunità della medesima.
Siccome riteniamo di poter avere in Lei un interlocutore sensibile, e profondamente consapevole della delicatezza della materia, gradiremmo che dissipasse i nostri timori riguardo alla possibilità che la vicenda afghana subisca una impasse, tale da nuocere in primis all'incolumità fisica dei nostri militari: un'alea che deve ovviamente essere sempre contemplata, ma che sarebbe indice di insipienza e di irresponsabilità far scaturire dalla trascuratezza nell'approntare quegli strumenti di protezione e di sostegno che una corretta gestione delle cose militari impone, soprattutto laddove la volontà politica di rifinanziare la missione di cui trattasi sia già stata esplicitata nelle sedi preposte. Non vorremmo che, in seguito ad una futile discussione sul significato delle parole "missione di pace", la capacità operativa e la dotazione di mezzi a disposizione dei nostro uomini non fosse la migliore di cui siamo capaci, e proporzionale alla gravità del pericolo, come hanno diritto di pretendere coloro che sono impegnati in Afghanistan e tutti gli Italiani.
In tutta franchezza, ci riesce difficile comprendere gli evidenti ritardi nell'invio dei rinforzi, come pure gli equilibrismi dialettici sul dotare (oppure no) di determinati strumenti il contingente nazionale, già posto suo malgrado, per ammissione dello stesso ministro degli Esteri, nel mirino dell'offensiva talebana. Non vorremmo risultasse una beffa con esiti drammatici l'avere accettato che il lavoro dei nostri militari proseguisse, a causa di incomprensioni - e ci pare di usare un eufemismo - sul come e quando dare concreto avvio al rafforzamento.
Non volendo insegnare agli esperti il proprio mestiere, chiediamo di valutare con la massima serietà l'importanza di sbloccare quanto prima una situazione foriera di pericolo.

Continuano gli attacchi

Di Alessandro Corneli
Silenzioso sull’assoluzione di Berlusconi, Romano Prodi ha attaccato sull’economia: “Nei cinque anni di governo precedente non c'è stata crescita e non è che negli altri paesi europei non ci sia stata. Su 15 paesi, siamo stati quattordicesimi o quindicesimi. Inoltre la differenza tra ricchi e poveri è aumentata molto”.
Sta di fatto che siamo sempre agli ultimi posti. Ma è significativo che Prodi ricorra a questi argomenti quando sa bene che il risanamento e la ripresa dell’economia sono attribuibili all’ultima Finanziaria del governo di centrodestra.

27 aprile 2007

Lo starnuto del panda

Reazione umana della mamma panda. Bellissimo.

Dibattito Sarkozy-Royal

Ho ritrovato un video di un vecchio dibattito tra la Royal e Sarkozy. A un commento di Charles Pasqua, l'allora ministro dell'interno che dice che il linguaggio socialista e' "archaique et ringard", e uno di Sarkozy, molto chiaro e sintetico, la Royal risponde perdendo completamente le staffe, aggressiva, isterica, confusa, priva di idee e argomenti validi, come lo sono in generale quelli di sinistra.
Una delizia.

Il sito di satira Il Giulivo censurato?

Cosi sembrerebbe. Da alcuni giorni e' difficilissimo e a volte impossibile entrare nel sito e/o nel forum.
E ben noto che in italia la sinistra e' priva di senso dell'umorismo e non ama la satira. Il sito ha gia' dovuto cambiare il suo web hosting, passando da un punto it. a un punto com. per via degli attacchi continui che subiva.
E' una vergogna, innacettabile e bisogna denunciare questi fatti per quello che sono. CENSURA ROSSA.
Comunque auguro a questo simpatico sito di potere risolvere i suoi problemi e tornare presto a farci sorridere e ridere.
Intanto segnalo il blog di riserva che sembra funzionare (per il momento)

Per gli italiani all'estero, nulla di fatto

Un articolo di Ricky Filosa
Persino Bucchino, parlamentare DS eletto in Canada, ha dichiarato recentemente che questo Governo non ha fatto nulla per gli italiani all'estero. Bucchino parla di Rai International, di pensioni, di assegno sociale, di assistenza sanitaria in tutto il mondo: "nulla di questo è stato fatto, non abbiamo portato a casa niente". La delusione e la rabbia del parlamentare sono fortissime.
Seguiamo Bucchino dall'inizio, come facciamo con tutti gli altri deputati e senatori eletti nel mondo, e non. Avevamo già capito che non era affatto un ipocrita: lui agli italiani residenti oltre confine ci tiene davvero, lo si vede dalle cose che dice e che fa.
Aveva criticato già tempo fa un suo incontro con Bobo Craxi, sottosegretario agli esteri. In occasione di un viaggio di Craxi in Canada, il sottosegretario aveva voluto vederlo per avere da lui alcuni suggerimenti, consigli, delucidazioni. L'incontro non fu per niente positivo: Bucchino , in una sua nota di qualche giorno dopo, affermò - citiamo a memoria - "mi resi conto, stando davanti a Bobo Craxi, che a lui non interessava nulla di ciò che gli stavo dicendo. Mai, come allora, il mio tempo fu più sprecato, buttato via". Dopodichè, Craxi si recò in Canada, e lì scoppiò un altro bel casino: il Caso Gonella ce lo ricordiamo tutti, no? Bobo era stato capace di affermare "gli eletti all'estero non contano un cazzo", ed il direttore de L'Ora di Ottawa, Luciano Gonella, ascoltò quelle parole. E non solo lui. Tanti furono gli interventi quella volta: alla fine tuto venne insabbiato, e in parlamento - proprio rispondendo ad una interrogazione sul caso- furono capaci solo di dire che Bobo Craxi aveva già smentito, e quindi il fatto non sussisteva. E chi è Bobo, il Vangelo?
Torniamo a Bucchino: ci stiamo affezionando a quest'uomo venuto da lontano, con un cuore più italiano di quello di Mortadella, Baffetto, e tanti altri compagni. Ha avuto sempre la forza di dire ciò che pensa davvero: è diverso dai vari Razzi, Narducci, Bafile, e via dicendo. Noi, pur guardando il mondo da una visione politica diversa rispetto alla sua, lo apprezziamo.
Le critiche a questo Governo Culatello da parte dell'esponente diessino, si aggiungono a quelle dei sindacati, dei ministri e sottosegretari che hanno manifestato in piazza contro Prodi, e naturalmente a quelle del centrodestra: ma questo è fisiologico. Quello che soprende è invece che un governo si sia inimicato in così poco tempo la sua stessa base elettorale: il ceto medio-basso, quelli che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, che non riescono a comprarsi una casa, che vengono massacrati dagli affitti esorbitanti, che non si possono permettere una vacanza perchè costerebbe troppo, quelli che si sono illusi di essere protetti dalla sinistra. A questi elettori è stato dato poco e niente. E chissà se la prossima Finanziaria colmerà le distanze.
Gino Bucchino, con questo nome un po' così, è simpatico e noi tifiamo per lui: ma chi ce lo doveva dire che saremmo arrivati a fare il tifo per un deputato DS? Questo succede quando si ha la capacità di mettere da parte i colori politici, e di pensare in grande: di guardare solo agli interessi degli italiani all'estero, e a quelli dell' Italia. I lettori - e gli elettori - apprezzano sempre l'obiettività.

25 aprile 2007

Riforma della Bossi-Fini: Solo la sinistra per fare una tale stronzata!


Ennesima "stronzata" (scusate la parola ma bisogna adesso dire le cose come sono) di questo governicchio di incompetenti che vogliono fare i politically correct falsi buonisti. Con queste modifiche si complica la legge invece di semplificarla, diventa inapplicabile e verra' dunque regolarmente abusata da qualsiasi immigrato. E l'immigrazione in Italia, che comunque e' sempre stata troppo alta, raggiungera' dei livelli ancora piu' insoportabili, e sopratutto diventera' impossibile da gestire. Bella roba!
Ha perfettamente ragione il Senatore Mantovano in questo suo articolo.

Avanti Sarko!


I centristi terzi incomodi nelle elezioni presidenziali francesi faranno certamente flop, con buona pace dei loro amici della Margherita e dintorni cui speriamo servirà di meditata lezione una cocente delusione.
Vediamo un po’: ricordiamo che Bayrou durante la campagna elettorale ha fatto a Segolene Royale una proposta per una intesa politica , illudendosi, (come “mutatis mutandis” Casini in Italia), di potersi sottrarre all’ egemonia politica gollista e quindi poter poi contare di piu'. Inoltre egli si e' fatto attivo sostenitore, mano nella mano con Rutelli, di quella alleanza transnazionale tra i “centristi europei” sempre prontissimi a barattare l’interesse nazionale e la chiarezza del dibattito politico con qualche posto di potere diretto o indiretto, confessabile e non. Forte odore di ricatto permanente.
I grandi analisti politici che stanno imperversando nei mezzi di comunicazione di questi giorni e che danno straordinaria importanza alla posizione di Bayrou, definita di centro sinistra, non prendono in considerazione, forse per troppa spocchia, la realta' della Francia profonda cui tra l’altro Sarkozy ha saputo parlare in modo molto piu' chiaro e realista della sua seducente rivale. Questa Francia profonda, ahime' per loro!, a Giugno dovra' tornare alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, con la tecnica dei “desistements” (rinunce negoziate in favore dell’uno o dell’altro candidato) caratteristica del doppio turno e, senza l’alleanza con il partito maggioritario di Sarkozy, l’UDF, il partito di Bayrou tradizionalmente suo alleato, avra' la matematica certezza di perdere un gran numero dei suoi attuali rappresentanti. I quali, se non sono masochisti, in questi giorni staranno facendo tutto il necessario nei propri collegi elettorali per allontanare al massimo il pericolo di perdere il cadreghino.
Questa e' la vera politica di questi centristi di sinistra che vanno dove ispira loro la coerenza….
Non vi ricorda qualcosa?

24 aprile 2007

Segolene "Gaffes" Royal

E ricordiamo che quando Silvio Berlusconi vinse le elezioni nel 1994 disse: "La victoire de Monsieur Berlusconi signifie la mort de la democracie en Italie et en Europe"
Robbe da matti.
Ecco comunque alcune perline:
E non dimentichiamo quelle in Medio Oriente, in Corsica, in Canada....

Venezuela sempre piu' stalinista


Una notizia agghiacciante
Il Venezuela sta diventando la Cuba del continente latino americano. Un amico appena tornato da Caracas dice che la capitale ha perso la sua vitalita' e colori. La città è tappezzata di manifesti e i muri imbrattati di slogan che inneggiano alla rivoluzione. "Patria, Socialismo, o morte" opppure "morte all'imperialismo americano". Il vandalismo , la criminalita' sono in aumento, ma e' una criminalita' "politica". Cioe' Chavez ha creato una tale atmosfera di "diritto" tra i poveri, che ormai tanti pensano che questa sia una licenza per rubare e attribuirsi qualsiasi cosa. E anche se c'e' una presenza di polizia, generalmente non intervengono quasi mai.
Comunque e' terrificante perche' il paese si sta muovendo verso una forma di comunismo duro che gia' sta avendo conseguenze pericolose per il resto del continente.

23 aprile 2007

Scandalo Italtel: Pronto, Prodi?



O la dubbiosa dominazione dei telefoni sui comportamenti di Prodi

Heinrich von Pierer, Presidente del Consiglio di Sorveglianza della Siemens è stato costretto a rassegnare le dimissioni a seguito di uno scandalo concernente fondi neri per 420 milioni di Euro, presumibilmente usati per pagare tangenti in vari paesi del mondo. Von Pierer si è difeso dichiarando di non sapere nulla della cosa: il commento della più autorevole stampa tedesca è stato drastico: o von Pierer mente, oppure è un inetto, incapace di sapere quello che succede nella propria società. Nei due casi è opportuno che lasci il proprio importante incarico.
Da noi l’”homo ridens”, ancora una volta, ha dichiarato di non sapere quanto stava succedendo in occasione della cessione di Italtel alla stessa Siemens, in quanto, nella sua qualità di presidente dell’Iri, da cui Italtel dipendeva, non era informato se non a cose fatte delle decisioni prese dai responsabili del settore, che godevano di totale autonomia. E’ veramente stupefacente constatare quanto Prodi sia sempre disinformato, soprattutto quando si tratta di telefoni (Telecom Serbia, progetto Rovati, trattative per la cessione di Telecom Italia, caso Italtel): ci si domanda a quale titolo egli pensi di meritare le posizioni che occupa od ha occupato in passato.
La risposta corretta consiste forse in una sintesi dei giudizi alternativi formulati dalla stampa tedesca nel caso Siemens: il nostro uomo è al tempo stesso un bugiardo matricolato ed un totale inetto, come è dimostrato dalle non esaltanti prestazioni da lui effettuate in tutti i posti di responsabilità che ha occupato e continua ad occupare.

Silvio, sei un maestro!

Non riesco a capire come mai molti sostenitori della Casa delle Liberta' siano stati presi da una specie di panico dall’ultimo atteggiamento “buonista” di Berlusconi durante i due congressi diessino e margheritino presumendo una pericolosa scivolata verso un non ben definito inciucio.
Invece con le sue tempestive dichiarazioni ha ancora una volta preso tutti in contropiede dimostrando l’immediatezza del suo straordinario fiuto mediatico. Infatti affermando, per esempio, di condividere al 95% quanto detto da Fassino nel proporre la nuova ammucchiata del futuro Partito Democratico, ha fatto notare all’opinione pubblica la mancanza di originalita' programmatica che sa di ripetitivo e inconcludente e, soprattutto, in evidente contrasto con la dialettica antiberlusconiana fino ad ora adottata dalla sinistra.
Ecco che Berlusconi improvvisamente non e' piu' un nemico da eliminare e disprezzare, ma un avversario con cui discutere: Un dialogo indispensabile per loro perche' si sono accorti che questo e' il solo mezzo per acquisire un minimo di credibilita' dopo le piagnucolose conclusioni congressuali prive di un vero contenuto adeguato alle esigenze della realtà italiana.
Grande Berlusconi!

Luxuria si "adegua"

L'Onorevole Guadagno a.k.a. "Luxuria" si e' fatto rifare il nasone e il seno.
"Si tratta di un adeguamento di genere. Adeguo la mia esteriorità alla mia interiorità" ha detto sul Corriere della Serva.
Bene. A questo punto che si faccia anche mettere "l'oseo" al posto del cervello cosi l'adeguamento diventa completo.
Non solo, ma questo signore/a vuole che sia il contribuente italiano a pagare per questo tipo di operazioni.
Come se lo Stato Italiano gia' non sprecasse abbastanza i soldi degli italiani. Siamo veramente un paese di buffoni.

21 aprile 2007

Strano Paese l'Italia.

E' davvero uno strano paese l'Italia, un paese dove gli organi di informazione nascondono quelle che sono notizie vere, e invece amplificano quelle che non sono notizie.....

Innocenti Poesiole

Grazie a Il Giulivo e sopratutto Pietro Aretino per questa meraviglia. Da imparare a memoria...
Korsi e rikorsi
PCUS
PCI
PDS
DS
PD
PDS
PCI
PCUS

Mussi au chocolat
M’avete rotto i Veltroni!

Angius Dei
Credo in un solo Marx

Le Idi di Marx
Ochetto, tu quoque?

Mai interferito su Telecom
Al Massimo sarà stato occupato
Oppure è entrata in funzione
la Segreteria del PD

Non mi risulta
Che gli americani vogliano riproporsi
Né che la UE ci abbia ammoniti
Né che la terra giri intorno al sole.

Vengo anch’io... (4)
No, Di Pietro, a te ‘un ti ci porto nel PD,
prima fai l’esame di terza media.

Legislatori schizofrenici

In questi giorni è stato approvato dalla Camera dei Deputati, quasi all’unanimità (quindi anche con l’approvazione del centro destra, alla faccia dell’opposizione dura) un provvedimento che vieta la pubblicazione, su qualunque mezzo di comunicazione, di notizie riservate (intercettazioni, documenti, ecc.) oggetto di indagine, fino alla conclusione dei processi in secondo grado. La pena può arrivare fino a centomila euro (guarda caso, la stessa somma pagata per le foto di Sircana, peraltro mai pubblicate dalla rivista acquirente).
Anche in questo caso, come per la detenzione di droga o l’acquisto di beni contraffatti, si è manifestata la schizofrenia del legislatore. Si punisce chi pubblica le notizie e quindi fa il suo mestiere, e non chi, violando il dovere di riservatezza che dovrebbe essere la norma per la magistratura, le fornisce (gratuitamente ?)
Ma si impone un’altra considerazione. Dato che questo provvedimento non è certo stato fatto per difendere la privacy delle veline, dei calciatori, dei cantanti eccetera, si deve arguire che esso è stato preso innanzi tutto in difesa degli stessi politici che l’hanno votato. Si tratta forse di un caso di conflitto di interessi e quindi di leggi “ad personas” , tanto vituperate quando venivano votate dall’amministrazione precedente ?

19 aprile 2007

L'Italia presa a pesci in faccia

Un articolo dell'amico Alessandro Corneli.

Due giorni fa l’ambasciatore americano; ieri l’Uefa che ha scelto la Polonia e l’Ucraina per gli europei del 2012: questa Italia arruffona e furbetta non piace. Il governo di sinistra lo sa: per questo cerca disperatamente un partner strategico: India, Cina, Giappone, Corea del Sud. Oggi Prodi rientra dalla visita in Giappone e Corea del Sud e riparte subito per l’Arabia Saudita, altro paese con soldi perché gli investimenti americani calano vertiginosamente. E che dire di un debito pubblico che per oltre la metà è in mano straniera? Non è forse questa una situazione più pericolosa dell’ipotesi che Telecom cada in mano straniera?
Ma Prodi sta giocando la sua partita a poker, e rilancia sperando nel gran colpo all’ultimo giro. E da buon pokerista non lascia trasparire emozioni. Così, a Seoul, ha detto che “non è corretto dire che vi sia stato un intervento del Governo nel caso di Telecom Italia”. E’ così che si vince a poker.
Commento di Daniele Capezzone, radicale: “Ho ascoltato con un certo stupore le dichiarazioni… del Primo Ministro sull'affaire Telecom. Dice il Premier: non siamo "intervenuti"; finora, ci sono state soltanto parole da parte di esponenti del Governo. Ma se a parlare, e a parlare in modo ostile o comunque franando, sono il Primo Ministro, il Ministro degli Esteri, il Ministro delle Comunicazioni, il Ministro dello Sviluppo, il Ministro delle Infrastrutture, con – per soprammercato – il Presidente della Camera e una mezza dozzina di leader politici, come si può pensare che tutto questo resti senza effetti?
Chi, se non il Governo e "la politica", ha creato un'atmosfera ostile agli operatori stranieri? E infatti, in tre si sono (o sono stati) fermati: Murdoch prima, poi la spagnola Telefonica, e infine At&T”.
Altro giocatore di poker è il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, che ha dichiarato durante una audizione alla Camera sul caso Telecom: “C’erano, e ci sono, innanzitutto alcuni interessi di carattere generale da sottolineare e da difendere. Interessi del Paese, non di una parte politica”.
A Gentiloni ha replicato Lorenzo Cesa, Udc: “Le dichiarazioni di Gentiloni fanno a pugni con il comportamento di esponenti del governo tenuto nelle ultime settimane. Palazzo Chigi ha interferito continuamente nella vicenda Telecom con dichiarazioni inopportune e minacce di interventi al di fuori delle norme comunitarie. Il danno per l'azienda e i suoi azionisti è stato evidente e anche l'abbandono di AT & T può essere letto in questa chiave. A questo punto, preghiamo il governo, per una volta, di far seguire i fatti alle parole. Palazzo Chigi si tenga fuori da questa vicenda che riguarda le regole di mercato e le scelte di un'azienda e dei suoi azionisti. Il Paese non si difende con le parole ma non ostacolando le scelte economiche migliori per dare a Telecom un futuro solido che garantisca prima di tutto i livelli occupazionali. L'operazione Telecom è una operazione industriale e non finanziaria. Che può divenire devastante soprattutto se gestita da amici senza capitali”.

17 aprile 2007

JOHNNY HART, 1931 - 2007

Se ne andato un protagonista della mia adolescenza. Il mio ricordo torna agli anni di liceo e all'indispensabile diario che si personalizzava e si leggeva durante le lezioni piu' noiose.
Il piu' bello e divertente era indubbiamente quello di B.C (anche se quello di Jacovitti non scherzava) con le vignette dei cavernicoli di Johnny Hart, morto la settimana scorsa.
Mi piaceva particolarmente l' Apteryx che si presentava sempre dicendo: "Salve, io sono un Apteryx uccello privo di ali e con piume lanuginose" e a cui nessuno dava mai retta.... Aveva pero' una filosofia di vita e la battuta fulminante ed ironica.
Bei ricordi.
Andiamo avanti.





Il tempo stringe

Un articolo di Dario Rivolta, responsabile esteri di Forza Italia e Vicepresidente Vicario Azzurri nel Mondo

La sinistra va avanti con il suo progetto di formare il Partito Democratico: ci si sta dedicando Fassino, di notte e di giorno, girando l'Italia in lungo e in largo. Si può dire quello che si vuole di Fassino, ma non che non sia un grande lavoratore.
Leggo sulle testate più vicine alla sinistra che l'idea di questa nuova formazione politica - che vuole mettere insieme Ds e Margherita, ma possibilmente anche altri partiti - starebbe piacendo molto alla base dell'Ulivo, e della maggioranza. Tuttavia, in giro i rumori sono ben altri: "se fanno il Pd, io me ne vado", "passo con te se fanno il Pd",... Se ne sono sentiti diversi di commenti di questo genere, da parte di parlamentari di centrosinistra, ma non solo; anche chi deputato o senatore non è, sta già cercando un'altra strada percorribile, perchè a qualcuno l'idea di un partito unitario a sinistra non piace per niente.
Allo stesso tempo, nel centrodestra si sta lavorando ininterrottamente per avvicinare più possibile le forze della coalizione, e puntare dritto verso il Partito della Libertà, o comunque una formazione che sappia raggruppare quelle forze che si rispecchiano nei valori della famiglia, delle tradizioni, ma anche del progresso economico e delle riforme sociali vere: e soprattutto, che si rispecchiano nel concetto di libertà.
"Occhio al singolare, la libertà è una sola!" ha detto Silvio Berlusconi durante la scorsa manifestazione del 2 dicembre a Roma. L'idea di libertà e la voglia di raggiungerla, aiuterà i leader dei partiti della (ex?) Cdl a raggiungere gli obiettivi che si sono proposti.
In ogni caso, non dobbiamo perdere tempo: la sinistra, come sempre, è organizzata e quando vuole ci sa fare. Tocca anche a noi darci una mossa, ed eventualmente cercare di accelerare il processo che porterà ad un centrodestra unito, coeso, compatto di fronte all'Italia e ai suoi problemi, alle sue necessità, e davanti agli elettori tutti. Si sta lavorando tanto, ma rimbocchiamoci le maniche e sforziamoci ancora di più. Il tempo stringe.

Un anno disastroso


Un articolo di Amedeo Gentile
Davvero impareggiabile questo Romano Prodi. Impareggiabile nel suo cinismo, nella sua capacità di approfittare dei guai del suo stesso governo per farsi gli affari - in senso stretto - propri. Così, mentre imperversa la bufera sul caso Afghanistan, Prodi e i suoi navigano nel silenzio più totale, praticamente non visti, per risolvere a loro piacimento il caso Telecom. I telegiornali parlano di Afghanistan? Gli amici del premier, quelli di Banca Intesa tentano il blitz su Telecom o meglio ancora su Olimpia, per impedire che Tronchetti Provera venda agli americani. Come se non bastasse, ricomincia a muoversi anche l'amico di D'Alema, Colaninno.
Ma per far quadrare il cerchio, ovviamente sempre lontano dai clamori della politica in altre faccende affaccendata, il ministro Gentiloni ha incontrato il presidente dell'Authority delle comunicazioni, Corrado Calabrò, per decidere un intervento legislativo urgente, da inserire come emendamento nel disegno di legge Bersani, per tagliare le unghie a Tronchetti Provera, separare la rete fissa dalla rete mobile e impedire che l'operazione tra Olimpia e At&t vada a compimento nei termini previsti. Un atto autoritario senza precedenti, un colpo di mano per ingabbiare l'impresa nelle maglie imposte dal governo. E,in conclusione,per fare in modo che le aziende più appetibili e gradite finiscano nelle mani di Prodi, dei suoi cari amici banchieri (che lo stesso premier ha recentemente definito "più puliti degli altri"), con un tozzo di pane anche agli amici di D'Alema, altrimenti i diessini si arrabbiano.
Un quadro preoccupante, non solo per gli scenari futuri ma soprattutto per il cinismo con cui si muove Prodi, capace di disinteressarsi delle sorti del governo in politica estera per pensare solo a se stesso, alle banche, agli amici e agli amici degli amici.
E tutto questo ad un anno esatto dalle elezioni, quando il 59 per cento degli italiani pensa che il governo Prodi cadrà prima della fine della legislatura; lo stesso sondaggio, condotto a maggio 2002 durante il governo Berlusconi, rivelava che solo il 17 per cento degli intervistati era convinto che il governo cadesse prima della fine della legislatura. Alla domanda: "Finora il governo Prodi ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale?", il 62,7 per cento risponde di no, il 19,8 per cento sì. A settembre 2006 il no era al 55,3 per cento.
I consensi per il premier restano dunque in caduta libera, con un'opinione pubblica sempre più delusa da un esecutivo disastroso in tutto, dalle scelte fatte in politica estera alle decisioni sui provvedimenti economici, all'incapacità di varare qualsiasi riforma, condannando il Paese a una lunga agonia e dopo aver promesso una "politica del sorriso", ha insistito sul fatto che le medicine sono amare ma bisogna prenderle per quelle che sono, insistendo sul catastrofismo che aveva caratterizzato l'opposizione di sinistra nella passata legislatura, e su queste false basi ha varato una Finanziaria da 40 miliardi di euro col solo intento di costruirsi un "tesoretto". Il famoso tesoretto che come tutti ormai hanno capito serve a Prodi per alimentare le proprie clientele.
Prodi si era presentato come il Robin Hood che doveva far piangere i ricchi per ridistribuire il reddito ai poveri ed invece è come lo Sceriffo di Nottingham, ride solo lui perché fa l'esattore per il tiranno, cioè per se stesso.

13 aprile 2007

Rivolta cinese


Tutte le edizioni internet dei giornali cinesi danno ampio spazio a quello che e' successo ieri a Milano. Stando a quanto scritto sui giornali cinesi (che ricordo sono rigorosamente controllati dal governo), tutto sarebbe iniziato quando un poliziotto ha picchiato una donna incinta che aveva anche un bambino in mano The clash began when a police beat a pregnant Chinese woman, who was also holding a two-year-old baby in her arms.
Secondo quanto riportato da Il Giornale, e conoscendo i cinesi che sono dei grandi bugiardi, questo mi sembra essere piu' attendibile.
Adesso si tratta di capire perche' e' successo. A parte che era tutto premeditato.
I cinesi in Italia sono alla quinta generazione. Parlano benissimo l'italiano. Hanno sempre fatto i loro commerci ai margini (e fuori) della legalita'. Poi si accorgono che in Italia, un paese dove ci sono delle leggi che non vengono mai applicate e che nessuno osserva, se uno afferma la sua autonomia e nazionalita' (vedi i musulmani) puo' praticamente fare quello vuole.
Ecco perche' sono subito spuntate le bandiere cinesi. Ecco perche' questo nazionalismo isterico. E dunque dietro a questa pseudo nazionalita', si nasconde un fatto preocupante e cioe' approfittano di questa affermazione della loro autonomia per fare i loro commerci.
Diciamolo: L'Italia e' un paese debole, che non avendo una tradizone coloniale, non sa assolutamente gestire gli stranieri.
Forse sarebbe ache ora di smettere con certi discorsi e imporre legalita' e ordine, anche a colpi di manganelli se necessario.
Ma che paese siamo che ognuno puo' fare quello che gli pare?
Robbe da matti!

12 aprile 2007

Afghanistan: Why we must fight.

Here's the video shown on Italian TV two days ago, showing kidnapped reporter Daniele Mastrogiacomo, translator Adjmal Nakshbandi, and driver Sayed Agha, bound and surrounded by Taliban gunmen. The video pauses at the moment when Sayed is thrown to the ground and a sword raised to behead him. It continues moments later with Mastrogiacomo, pleading for his and Adjaml's life.
This is why we are in Afghanistan. This is why we must fight.

10 aprile 2007

E la chiesa divento' moschea


E successo a Clitheroe, nel Lancashire, una tipica cittadina inglese di 14,500 abitanti, con tanto di castello normanno e una chiesa anglicana che risale al 1122, dove le autorita' municipali hanno concesso il permesso di trasformare una chiesa cristiana in una moschea.
Secondo un recente sondaggio effetuato da Christian Research un gruppo che si occupa di documentare lo statuto dei cristiani in Inghilterra, entro 20 anni la popolazione musulmana superera' quella cristiana.
E' una notizia che mi riempie di tristezza e rabbia. L'Europa si sta islamizzando e sempre piu' in fretta.

Censura rossa


Il 26 marzo scorso Fausto Bertinotti, Presidente della Camera dei Deputati fa rimuovere dalla Sala del Cavaliere di Montecitorio il dipinto che raffigura la battaglia di Lepanto, uno degli scontri piu' importanti tra la Cristianita' e l’Impero Ottomano, che determino' la salvaguardia dell’Europa cattolica dal pericolo musulmano, sostituendolo con una scena di caccia (Ovviamente Pecoraro Scanio approva). Per sapere cosa avvenne il 7 ottobre del 1571 nelle acque del Golfo Di Lepanto, cliccare qui
Scopo di questo gesto? Evitare che la sensibilita' dei musulmani che visitano Montecitorio venga turbata o una stupidata simile...
Cosi dopo avere intitolato una delle sale del Senato a un teppista, questi imbecilli che ci governano tolgono i dipinti per non "turbare" la sensibilita' dei musulmani.
Come se i musulmani adesso toglieranno dai loro luoghi pubblici elementi iconografici celebranti le loro vittorie sull'Occidente. Il rimuovere un quadro che rappresenta un episodio della storia dell'occidente cristiano, come la battaglia di Lepanto, e' un fenomeno preoccupante perche' e' un tentativo di oscuramento della storia, che e' poi quella del mio paese, della mia cultura e della mia identita' cristiana e occidentale.
E' semplicemente terrificante.

04 aprile 2007

Compagni calma, o la forza delle idee

Dal Consiglio Nazionale del Partito Socialista (new and improved), ecco la forza delle idee...
E tra questi ci sono ex ministri, deputati e dirigenti di partito.
Ma neanche a Taiwan si comportano cosi.
Questa e' la politica italiana.
Deprimente.
I video della rissa

Alitalia e Telecom

Vorrei segnalare questi articoli, da leggere assolutamente.
dal blog di Barbara Di Salvo, Ci sono stranieri e stranieri e da il Legno Storto, Comunisti dentro

03 aprile 2007

Telecom e Alitalia, le solite buffonate all'italiana


I sindacati di quella vergognosa e schifosa compagnia che si chiama Alitalia, hanno proclamato... uno sciopero. Bravi! Cosi che si risana un azienda. Scioperando.
Un gruppo straniero fa' un' offerta per prendere il controllo di Telecom ed e' panico generale.
Ma che paese di buffoni che siamo.
La prova che siamo governati da comunisti, in mano ai sindacati, da una "classe" politica ignorante, senza coraggio, senza una visione chiara, dei dinosauri che frenano il rinnovamento e la modernizzazione del paese.
"Italy is a joke" commentava un amico banchiere l'altro ieri. E poi mi ha detto, "but you sure know how to make pizza and good spaghetti"
Ecco il solito cliche'. D'altronde come dargli torto?

Ecco il circuito del futuro GP di Singapore


Ormai quasi confermato. Gli accordi tra Bernie Ecclestone e il costruttore Singaporeano Ong Beng Seng dovrebbero essere firmati entro la settimana prossima.
In anteprima ecco quello che dovrebbe essere il circuito del prossimo GP di Singapore, ideato dal tedesco Hermann Tilke.
Mark Weber lo ha provato ieri su una Porshe 911 GT3 e i suoi commenti sono stati positivi. Ha detto che il circuito gli ricordava quello "stradale" di Adelaide degli anni 90, e Monte Carlo.
Jean Todt dovrebbe arrivare qui questa settimana per anche lui darci un occhiata cosi come i vertici della F1 per confermare l'accordo.
Novita' assoluta : La corsa si potrebbe svolgere in notturna....

02 aprile 2007

Crisi ostaggi Britannici: Iran, we will f*ck you up!

Una parentesi comica. E come dice il fantastico John Oliver, bevendo la sua tazza di te' "Iran, we will fuck you up"
Brilliant stuff from Comedy Central.

Caro Silvio, siamo delusi

Una lettera inviata dal Presidente degli Azzurri del Belgio, Salvatore Albelice a Silvio Berlusconi.

Caro Presidente,
Ci premuriamo di parteciparLe il nostro disagio, di noi Azzurri nel Mondo. Sempre nell’ambito di una reale concertazione e supporto della Sede centrale e nella prospettiva di un vero rilancio di Azzurri nel Mondo, quello che mi preme chiarire è che noi non facciamo polemiche o pettegolezzi, ma cerchiamo concretezza, concertazione, ed essere coordinati, ma è impensabile che in mancanza di concertazione e di direttive, da parte del segretario onganizzativo Aldo Lorenzi , qualcuno possa pensare che noi si debba tacere o parlare a intermittenza. Visto il nostro desiderio di concertazione da noi sempre auspicato, bisogna che lei, Presidente, faccia qualcosa. Se sbagliamo ci corregga.
I nostri comportamenti sono sempre stati conformi all’art. 3 del Regolamento e improntati allo spirito dello Statuto di Azzurri nel Mondo. L’articolo 3 del Regolamento recita, infatti, che le sedi decentrate “restano impegnate ad assumere e a mantenere le linee politiche, gli accordi e gli indirizzi organizzativi....emanati dalla sede centrale”. Ma è proprio tutto questo, quello che ci manca,che fare?
Dove sono le linee politiche portanti, dove gli accordi e gli indirizzi del Segretario Generale? Chi ha mai visto o sentito Giancarlo Serafini in tutti questi anni? Dove sono le direttive del Segretario organizzativo Aldo Lorenzi, per le nostre associazioni di Azzurri nel Mondo? Dove i riscontri e i coordinamenti da parte della Sede centrale delle nostre analisi, proposte e iniziative più volte sottomesse a codesto Comitato di Presidenza Centrale? Allora, che fare?
Chi sono i nostri due Segretari? Chi li legge mai? Chi li vede mai i nostri Serafini e Lorenzi? Quale concertazione possiamo stabilire con chi non esiste o è latitante? L’unico punto di riferimento serio rimasto è quello del Presidente Vicario Onorevole Dario Rivolta, ma che secondo statuto non ha nessun potere per cambiare l’attuale immobilismo dei due Segretari, e di conseguenza di tutta la struttura Azzurra. Altro uomo di grande dinamismo, Amedeo Gentile, il Coordinatore della Campagna Elettorale per le Circoscrizioni Estere. Che fare, contro l’attuale immobilismo Presidente Berlusconi?
Le nostre analisi e considerazioni argomentate possono pure essere ritenute insignificanti, o déchets politiques (spazzatura), ma abbiamo bisogno che qualcuno ce lo dica, perché abbiamo anche bisogno di apprendere e di emendarci nell’ambito di un reale e fattivo coordinamento. Tutto, tranne che vivere la frustrazione dell’indifferenza.
Siamo delusi di non avere riscontro alle nostre iniziative, tutte tese a divulgare e difendere le idee e i valori della Casa delle Libertà e in modo principale di Forza Italia, cui ci sentiamo coinvolti. Ed è proprio nell’ambito di un discorso di serietà e correttezza nelle relazioni politiche che ci rivolgiamo al nostro Presidente, al Presidente della nostra struttura Azzurri nel Mondo Silvio Berlusconi.
La ringraziamo, Signor Presidente, per l’ascolto e restiamo fiduciosi in attesa di un seguito a quanto sopra richiesto.
Cari saluti,
Salvatore Albelice
Presidente Delegazione Azzurri nel mondo Belgio.