30 settembre 2010

Brambilla vs. Apple. Il solito pasticcio italiano


Che l'application What Country pubblicata su App store e che caraterizza il nostro paese come "pizza, the Mafia and scooters" sia di pessimo gusto, non ci sono dubbi.
Che il Ministro ne chieda la rimozione, non sono d'accordo perche' e' ahime' la verita'. Io avrei aggiunto anche il paese dei furbi, dei maleducati e dei politici corrotti.
E poi suvvia,  tutti i paesi vengono stereotipati, non solo l'Italia.
Che il Ministro poi se la prenda con la Apple e' un grosso errore. Semmai la colpa, cara Ministro, non e' della Apple, ma di chi ha sviluppato l'application cioe' una societa' biellorussa.
Adesso la notizia e' stata ripresa  dai mass media anglo sassoni  puzzoni ed arroganti ed e' il solito ritornello anti Berlusconi, paese fascista, senza umorismo, bla bla bla.




E' lui!

Kim Jong-un
Prima foto del prossimo Kim 3.0.  faccia da ciccione viziato e goloso in un paese dove la gente muore di fame.
(ANSA)- SEUL, 30 SET - La Corea del Nord ha diffuso la prima foto pubblica di Kim Jong-un,il terzogenito del 'caro leader' Kim Jong-il ritenuto il suo successore. L'iniziativa e' giunta all'indomani della designazione del 'delfino' alla carica di vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori,in quello che e' il suo primo incarico ufficiale di carattere politico, dopo la nomina ''a generale a quattro stelle''.

Arriva il supersalmone


Un particolare supersalmone potrebbe diventare oggi il primo animale geneticamente modificato al quale negli Stati Uniti gli organismi sanitari competenti danno il via libera per il consumo alimentare.
 La notizia

Le barche volanti iraniane



 Si chiama Bavar 2. Dotato di mitragliatrice e sistemi di osservazione. È poco più di un idrovolante ma potrebbe essere usato per attacchi kamikaze.

"These flimsy things make the Soviet ekranoplan designs look stable"

Il vacino degli uomini veri


Quella casa accanto al "cimitière"

L'Istituto Luce (spenta) in collaborazione con "Futuro ed Omertà" presenta
Quella casa accanto al "cimitière" di Pietro Aretino

La trama.
Strani fenomeni turbano la quiete del Principato di Monaco. Da qualche tempo si registrano "sinistre" coincidenze in un tranquillo pied-à-terre sito in Boulevard Charlotte: inquilini introvabili, proprietari sconosciuti, Ferrari apparse in garage non si sa come, nessuno che risponda al citofono, lavori di ristrutturazione eseguiti non si sa da chi, etc.
Per tentare di gettare luce su tali arcani, uno spavaldo giornalista milanese tenta di introdursi nell'immobile suonando regolarmente il citofono, ma una voce dell'altro mondo risponde che "non c'è nessuno". Per niente intimorito, l'intrepido inviato insiste, finché un nutrito gruppo di poliziotti-fantasma non si materializza sul pianerottolo gettandosi sul poveretto, incatenandolo, torturandolo per ore e intimandogli di non ficcare più il naso in certi affari, né di farsi mai più vedere nel Principato.
Nient'affatto convinto della natura sovrannaturale degli eventi di cui sopra, il navigato detective Gianfranco F. parte alla volta di Montecarlo, armato di "manganello e bombe a man" e deciso a scoprire la verità, o almeno a ristabilire la violata moralità, che se non è più di questo mondo dovrebbe  persistere almeno nell'altro! L'impresa tuttavia non è agevole: una serie di apparizioni sconcertanti  sconvolgono infatti il prode Gianfranco. Dapprima il fantasma di suo nonno  Giorgio A., che gli dà di traditore e di comunista; poi quello di un deputato socialista morto suicida anni prima, che gli rinfaccia di aver traviato la figlia; quindi una serie di figure spettrali, decisamente "sinistre" ma al contempo familiari, come quelle dei suoi compagni di merende Pierferdinando C., Francesco R. e Pierluigi B., che gli consigliano di tacere e non rivelare ciò che sa sulla casa maledetta.
Tuttavia, cocciuto più che mai, Gianfranco continua ad indagare, riuscendo infine a mettere la mani sui contratti di compravendita dell'immobile e scoprendo che esso è passato tra le mani di un paio di società - manco a dirlo - "fantasma"! Roba da far rizzare i capelli, ma il nostro eroe non demorde, finché non si  trova davanti lo spettro della sua fiamma Ely che gli presenta la fattura  della cucina Scavolini acquistata poco tempo prima!! Notevolemnte confuso - "Ely uno spettro?.. com'è possibile!?.. ma la cucina l'avevamo comprata per 'appartamento di Roma?!" - Gianfranco cerca di razionalizzare e continua a  rovistare, allorché dal garage giunge distinto il rombo di una Ferrari in  fase di accensione! Grande è la sorpresa di Gianfranco nello scorgere il "cognato" Giancarlo seduto al posto di guida con stampato in faccia un sorrisetto etereo. Il detective apre la portiera e tenta di toccarlo, ma la sua mano trapassa la silouhette del guidatore: anche lui un fantasma?! Sarà per questo che da  settimane nessuno riesce più a rintracciarlo?!
Gianfranco interroga quindi il "cognato" chiedendogli di chi sia la Ferrari  e con sorpresa si sente rispondere che questi ha acquistato non solo il bolide ma anche la casa proprio da Gianfranco a prezzo stracciato. La mente del detective inizia seriamente a vacillare, mentre il "fantasma" si dilegua sgommando e lasciando segni di penumatici tutt'altro che evanescenti sul pavimento della rimessa.
Gianfranco, sconvolto, cerca di negare a sé stesso e al resto del mondo di aver mai conosciuto il "cognato" né di avere niente a che fare con la casa,  ma un'apparizione ancora più terribile gli si para dinanzi. E' il fantasma  della vedova Colleoni, già proprietaria dell'appartamento, a presentarsi e scagliarsi con veemenza contro Gianfranco, accusandolo di aver distorto  per Fini (e magari anche per Tulliani) personali il bene ricevuto in eredità  da lei stessa!  Il detective tenta ancora una volta di negare l'evidenza e di rimuovere ricordi ingombranti dalla sua coscienza, ma la vedova Colleoni lo pone di fornte ad una realtà ancora più "sinistra": la casa è difatti costruita accanto ad un antico cimitero e rappresenta quindi una porta verso l'oltretomba! Gianfranco, terrorizzato, domanda alla defunta nobildonna se  si tratti di un cimitero indiano come quello del film "Poltergheist", visionato in DVD tra le braccia della bella Ely  nell'intimità di Villa Gaucci.
"No, caro Gianfranco, questo è molto peggio - replica la Colleoni - questo è  il "Cimitero della Prima Repubblica", dove si aggirano mostri ancora più terribili di quelli di Poltergheist: sono le anime di tanti politicanti, trapassati e non, cancellati dalla rivoluzione berlusconiana degli anni '90.  Alcuni di essi, i peggiori di tutti, non sanno di essere morti e continuano  perciò ad aggirarsi tra i vivi, occupando indegnamente gli scranni del parlamento con le loro diafane presenze, tramando nel palazzo contro la volontà popolare e cercando di mantenere il loro potere più a lungo  possibile senza capire che essi appartengono irrimediabilmente al passato... e tra questi non-morti, caro Gianfranco, ci sei anche tu!!!
"Ma figuriamoci - ribatte lui - qui c'è sicuramente lo zampino dei servizi segreti!"
"Spiacente Gianfranco - riprende la Colleoni - qui al massimo c'è lo zampino  delle pompe (o dei bocchini) funebri... rasségnati: anche tu sei un morto  vivente della politica! Lo sei dal momento in cui hai tradito milioni di anime che credevano in te. Adesso sei maledetto e fai parte anche tu per  l'eternità del "Cimitero della Prima Repubblica". Così impari a fare affari  con le società "fantasma"... ah ah ah!!!"
Il poveretto tenta disperatamente di ribellarsi alla realtà, ma il fantasma del neo-trapassato Presidente Cossiga appare d'improvviso trafiggendolo in  pieno petto con un preciso colpo di piccone!
"Tu da qui non ti muovi, capito mi hai?!"  Il fendente, menato da fantasma a fantasma, fiacca l'ultima patetica  resistenza di Gianfranco, che tenta vanamente di reagire a colpi di  manganello e di bombe a mano, coi quali però non ha più la dimestichezza di  un tempo.
Le porte degli inferi si aprono quindi definitivamente per il nostro eroe, che scompare tra le grinfie dei fantasmi suoi compagni di merende, gridando  frasi sconnesse contro Berlusconi e cercando invano una statuetta da tiragli contro per trascinare anche lui all'altro mondo.
Pietro Aretino

29 settembre 2010

Giochi del Commonwealth: Scimmie proteggeranno atleti


Non bastano i problemi di costruzione con stadi che crollano, inondazioni, il livello igienico deplorabile, i serpenti, adesso pure le scimmie.
Le orde di macachi che pullulano nella citta', sono un pericolo. Per questo, le autorita' indiane hanno arruolato 10 langur, grandi scimmie dal muso nero, capaci di terrorizzare e mettere in fuga i macachi che si aggirano per la capitale. Da mercoledi', i langur, tenuti al guinzaglio dagli addetti, sulle biciclette,  si aggireranno intorno allo stadio di boxe e a quello di hokey, per prevenire i comportamenti dispettosi dei macachi.
La notizia

Reminder to bloggers


Autocul



 Goal di "culo" da un giocatore del Santo Andre, Vitor Hugo che cerca di anticipare l'avversario in tackle, ma la palla carambola in modo bizzarro e inganna il suo portiere.

Ve lo siete meritato





Lavavetri folle

Non so in quale citta'...



Il nuovo dollaro


Voglia di....


Kim 3.0


Il dittatore nord coreano Kim Jong-il (Caro Leader), a sua volta figlio di Kim Il-sung, fondatore dello Stato (Grande Leader) ha ufficialmente investito suo terzogenito Kim Jong-un di 27 o 28 anni, come futuro leader alla guida del paese comunista piu' segreto del mondo.
Il "Caro Leader" lo ha nominato generale con "quattro stelle" e Yongmyong-han Dongji (Brillante Compagno).
Il giovane e' stato cosi ben nascosto dal mondo esterno che sia la sua eta', sia il suo volto  rimangono un mistero.

Kim Jong-un?

Amsterdam Sinfonietta

Concerto spontaneo in un aereo della KLM  ritardato a Shanghai

Alenia Aermacchi fornira' 12 M- 346 alla Forza Aerea della Repubblica di Singapore.


Grande soddisfazione in casa Aermacchi per il primo contratto di esportazione dell’aereo italiano, in particolare perche' Singapore - ricorda in una nota l’amministratore delegato Carmelo Cosentino - ha la reputazione di essere un cliente estremamente esigente e sofisticato.
L’oggetto della commessa, valutata intorno ai 300 milioni di euro, e' per la fornitura di 12 velivoli addestrati M-346 alle forze Aeree della Repubblica di Singapore.
Ottima notizia, che dimostra come l'industria italiana, malgrado le difficolta' economiche, penalizzata da leggi ridicole, sindacati idioti e da una classe politica  francamente indecente, riesce ancora ad esportare, vendere, fare impresa.
Avessimo dei politici capaci, con le palle quadrate, coraggiosi  e visionari,  potremmo essere il piu' grande e ricco paese del mondo!

27 settembre 2010


L'Italia che lavora


Gli uomini della Valerio Maioli SPA, l'impresa di Ravenna che ha inventato, creato, ideato, realizzato l'impianto di illuminazione e che ha installato la bellezza di 1.600 proiettori, garantendo ai piloti una visibilita' eccellente.
Al lavoro prima della partenza del Gran Premio di Singapore.
Mentre i nostri politici litigano questa e' l'Italia che lavora e fa impresa.


Le "lapsuce" de Rachida



«Quand je vois certains qui réclament une rentabilité à 20-25%, avec une fellation quasi nulle, et, en particulier en période crise, ça veut dire qu'on casse les entreprises...». Nom d’une pipe!

Verita'

Nel 1951 il film di uno sconosciuto regista giapponese, Akira Kurosawa, vinse il Leone d’Oro al festival di Venezia, e successivamente fu premiato con l’Oscar “ad honorem” come miglior film straniero. Si trattava di “Rashomon” che ebbe un enorme successo mondiale, e addirittura fu il primo film trasmesso nel 1954 dalla nascente televisione italiana.

La trama racconta dell’omicidio di un samurai in un bosco da parte di un bandito che abusa anche della moglie della vittima. Il fatto viene discusso da tre testimoni e ciascuno esprime una verità diversa, facendo apparire di volta in volta colpevole il bandito, il samurai e la moglie di lui: alla fine risulta chiaro che la verità vera non la si saprà mai.

Ieri il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, dopo mesi di silenzio in merito alla ben nota campagna relativa ad un appartamento a Montecarlo di proprietà del suo ex-partito Alleanza Nazionale, in un intervento video, ha esposto agli italiani quella che lui stesso, nell’annunciare in precedenza l’intervento stesso, aveva definito “la mia verità”. Quindi non la verità, ma solo la sua verità.

Quante verità ci possono essere su ogni evento od episodio? E’ evidente che se le verità sono sempre molte, non sarà possibile identificarne una come più vera delle altre. Se le cose stanno così, è chiaro che l’onorevole Fini non può lamentarsi di quanto alcuni organi di stampa hanno pubblicato sul suo conto: lui ha la sua verità, il “Giornale” e “Libero” hanno la loro, e fino a prova (vera prova e non ipotesi di prova) che l’una delle due parti dice chiaramente il falso le due verità sono ugualmente vere od ugualmente false. Un Rashomon politico…

Nel suo intervento l’on. Fini non solo non ha portato alcuna prova della propria estraneità ai fatti: ha solo riconosciuto di aver forse tenuto un comportamento incauto, esprimendo solo i propri dubbi in merito ad alcuni aspetti della vicenda, ma non ha neppure tentato di dimostrare l’infondatezza o addirittura la falsità delle affermazioni avversarie. A questo punto non resta che un modo per accertare quale sia la verità vera: che ciascuna delle due parti in causa esibisca le prove in suo possesso – vere prove e non solo delle illazioni o dei sentito dire – e che colui che non sarà riuscito a dimostrare la veridicità delle proprie affermazioni lo riconosca pubblicamente e civilmente. Conoscendo sia i politici che i giornalisti italiani c’è poco da sperare.
Il Bertoldo

Malvestite al potere.


Gulp! Gasp!
Non so chi vince: La moglie del Presidente del Camerun Chantal Biya, con i suoi capelli arancioni, il suo vestito osceno, trucco volgare o Michelle Obama con quel vestito comprato da K-mart.

25 settembre 2010

E adesso dimettiti!



Caro Gianfranco,
domani lascia stare le telecamere. Lascia stare youtube e Internet. Avvicinati alla tua bella scrivania. Siediti. Prendi una carta intestata della Camera dei Deputati. Scrivi una lettera. Iniziala così: “In data odierna rassegno le dimissioni dall’incarico di Presidente della Camera dei Deputati”.
E poi, vedrai, ti sentirai già meglio.

Source: DAW-blog.com

24 settembre 2010

Questioni immobiliari

Da troppo tempo ormai la vita politica italiana – e le polemiche che ne sono il normale corollario – è esageratamente centrata su questioni di carattere immobiliare, mentre altri problemi che stanno ben più a cuore agli italiani vengono lasciati da parte. In definitiva si preferisce il pettegolezzo – non gratuito, per carità – all’azione. Il primo sintomo di questo interesse per il settore immobiliare si ebbe vario tempo fa, quando la stampa si diede molto da fare per mettere in luce le condizioni di favore di cui godevano, come inquilini, molti appartenenti alla cosiddetta casta. Risultò che, per appartamenti più o meno di lusso in zone centrali, molti politici pagavano affitti che sarebbero stati congrui per bilocali in case popolari di periferia. Chi erano i generosi locatori? In genere istituti di previdenza che in tal modo sperperavano in investimenti poco o nulla redditizi le somme versate da lavoratori e datori di lavoro a fini previdenziali, bell’esempio di oculata gestione dei quattrini altrui! D’altra parte gli stessi enti previdenziali non cessano di lamentarsi sui problemi di gestione e di reperimento dei fondi necessari allo svolgimento dei loro compiti istituzionali. Naturalmente il chiasso sollevato non ebbe alcun risultato: tutto continuò come prima e gli affittuari continuarono a godere le proprie condizioni privilegiate. Un altro caso che fece scalpore e che ebbe come conseguenza addirittura le dimissioni di un ministro fu il caso Scaiola. Fu accertato che il ministro aveva acquistato un appartamento in zona estremamente centrale a Roma per il modesto importo di seicentomila euro, contro un valore effettivo di un milione cinquecentomila euro: la differenza, novecentomila euro, fu versata (ovviamente in nero) da un imprenditore, grato per essere stato favorito in alcuni grossi affari. Scoppiato lo scandalo ed accertata la verità di quanto trapelato sulla stampa il ministro fu in qualche modo costretto a dimettersi. Recentemente, in vista di rifarsi una verginità, egli ha dichiarato pubblicamente che rivenderà l’appartamento in questione e la plusvalenza rispetto al prezzo da lui pagato la donerà in beneficenza. Il proposito è nobile e bisogna dargliene atto. Ma c’è un ma. L’eventuale plusvalenza – che potrebbe anche essere nulla se come intermediario per la vendita si rivolgesse al “cognato” di Gianfranco Fini – rappresenta in sostanza una tangente a lui versata per motivi non particolarmente nobili. Quindi in definitiva, con l’azione promessa, egli non rifiuta un pagamento illecito a suo favore, ma lo devolve in beneficenza, senza particolare sacrificio da parte sua: insomma, fa del bene con il prezzo della corruzione. Tutto ciò è forse un’azione benemerita? L’ultimo caso, che dura ormai da mesi senza essere ancora giunto a soluzione, è quello che vede coinvolti il Presidente della Camera e la sua “famiglia” adottiva. La vicenda è troppo nota per meritarne un riassunto. Tuttavia, al di là di quanto quotidianamente si apprende dai giornali, essa merita qualche commento. Innanzi tutto stupisce che un membro autorevole della vita politica, per di più insediato in una prestigiosa carica istituzionale, accetti di vendere un bene appartenente non a lui stesso – e la cosa sarebbe già piuttosto incauta – ma di proprietà del partito cui egli stesso appartiene, ad una società offshore del tutto sconosciuta. Non può infatti essergli sfuggito il fatto che da tempo tutti gli stati del mondo cercano di vietare qualsiasi operazione dei propri cittadini con opache società offshore, ed invece proprio lui è caduto in tentazione. D’altra parte sembra strano che, come lui stesso ha dichiarato, non abbia trovato di meglio che affidarsi come intermediario al fratello della propria compagna, persona senz’arte né parte, invece che affidarsi, anche per motivi di chiarezza, ad una delle numerose società di intermediazione che pullulano a Montecarlo. Se si è dimostrato tanto incapace di gestire in modo oculato le risorse del proprio partito, come potrebbe aspirare a gestire il nostro paese? Peraltro dobbiamo rendergli atto che, con il suo disinvolto modo di agire, ha dimostrato che, per la sua famiglia di adozione, è disposto anche a rischiare la propria carriera ed il proprio buon nome. Una simile manifestazione di amore incondizionato e di totale disinteresse, fino al sacrificio, non può che meritare rispetto ed ammirazione. A meno che tutto quanto è avvenuto non sia solo il frutto della convinzione di essere al di sopra delle leggi che regolano la vita dei comuni mortali, di essere insomma incensurabile ed intoccabile, come forse starebbe a dimostrare la sua improvvisa simpatia per le posizioni della sinistra, per la quale da sempre simpatizzano molti esponenti di spicco della magistratura. Ma sarà possibile continuare a turlupinare gli elettori?
Il Bertoldo

Norm and Cliff

One of my favourite TV series

Nonna terrorista



Ubriaco, piscia e casca dal ponte

Un incredibile impresa.






















Quella di Philippe Croizon. 
Bravissimo e complimenti.!
Un esempio di coraggio e di vita.

Licia Ronzulli, splendida Onorevole mamma









«Il pensiero va alle tante donne che non possono conciliare lavoro e vita di madre. Chiedo l’impegno di questo Parlamento perché nessuna donna debba trovarsi più davanti a un bivio».
Well done Onorevole. Good for you!

Catalogo prodotti

Creato per i grandi magazzini olandesi HEMA.
Cliccare QUI,  aspettare un paio di secondi e guardare.
Molto simpatico

La Zia di Obama

Illegale per anni, vive grazie ai soldi dei contribuenti...
Ascoltate l'intervista. Da brivido!
Ripeto: Questa e' la zia di Barack Hussein Obama, Presidente degli Stati Uniti.

 

I giochi della vergogna

Hanno avuto 7 anni per preparare questo evento sportivo.
E questi imbecilli quando chiedevi "ma sarete pronti per i giochi" ti rispondevano con quell'aria arrogante, "this is India, you don't understand, we will be ready...".

A pochi giorni dall'apertura dei Giochi del Commonwealth in India, ecco le condizioni del villaggio degli atleti.





Ma non e' tutto. Una settimana fa' e' crollato un ponte che collega lo stadio di Nuova Dehli al parcheggio (27 feriti) e ieri si e' allagato il palazzetto che ospita il sollevamento pesi.



Tutti i migliori atleti hanno deciso di restare a casa. Le delegazioni di alcuni paesi chiedono che i Giochi vengano rimandati.
E' caos totale.
Il risultato dell'arroganza e corruzione dei politici ed alcui imprenditori ladroni.
Un paese del quarto mondo senza futuro!
Vergogna all'India!


Woman fends off bear attack with zucchini

FRENCHTOWN, Mont. – Police say a Montana woman fended off a bear attack with an unlikely weapon — a zucchini.
Missoula County Sheriff's Lt. Rich Maricelli says a 200-pound black bear attacked one of the woman's dogs just after midnight Wednesday on the back porch of her home about 15 miles west of Missoula.
When the woman, whom police did not name, tried to separate the animals, the bear bit her in the leg. Maricelli says the woman reached for the nearest object at hand on the porch's railing — a large zucchini that she had harvested from her garden.
The woman flung the vegetable at the bear, striking it and forcing it to flee.
Maricelli says the woman did not need medical attention. Wildlife officials were trying to locate the bear on Thursday.

 Cosa ci faceva una donna sola di sera sulla veranda di casa con un zucchino? The mind boggles....

Homo Politicus Italicus


Ahmadinejad: 11 settembre organizzato da USA. Delegazioni occidentali lasciano l'aula.



Alcuni responsabili degli attacchi dell’11 settembre troviamo anche “alcun segmenti” dell’amministrazione Usa “che li hanno orchestrati per salvare il regime”.
Lo ha detto Mahmud Ahmadinejad, nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu. Delegazioni occidentali (italia inclusa) escono indignate dalla sala del congresso.
Le parole di Ahmadinejad con stampo decisamente anti americano e dai toni chiaramente antisemiti provocano sdegno
Secondo il presidente iraniano, «alcuni segmenti all’interno del governo Usa hanno orchestrato gli attacchi per rilanciare l’economia americana in declino e le sue estensioni in Medio Oriente, per salvare il regime sionista». Ahmadinejad si è detto convinto che “la maggioranza del popolo americano, com’anche una maggioranza di nazioni e di politici intorno al mondo condividono questa visione”.
Source: Giornale Italiano

23 settembre 2010

Aforismo del giorno

"La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria"

Stop all'abuso sui cetrioli


The Profumo Affair (de noantri)

"Ma questa non è la miseria della politica italiana, che ne ha ben altre. E’ la storia del povero mercato italiano."
Leggi l'articolo

Via Wind Rose Hotel

The Breakfast Club

Gli attori del fim culto. Come sono oggi....

Gli invertebrati


Valentino "russo"

A manetta per le strade di Mosca...

Hong Kong




Mappe degli stereotipi europei



Tutte le mappe


H/T: Natalia