09 aprile 2011

La magistratura italiana

Erano due insegnanti dell'asilo Sorelli di Brescia, di 57 e di 59 anni. Sono state due anni in carcere o agli arresti domiciliari con l'accusa, infamante, di aver abusato di 23 bambini del loro asilo. Hanno perso il posto di lavoro. Ma poi sono state assolte dai giudici di primo, secondo e terzo grado «perché il fatto non sussiste». Adesso hanno vinto anche la quarta battaglia processuale: lo Stato dovrà indennizzarle con 300 mila euro a testa. Ma che sistema è mai uno che maciulla gli innocenti? C'è qualcuno, in parlamento o al Csm, che studia che cosa è successo di aberrante, per far sì che non si ripeta? Sarebbe poi stato così assurdo fermarsi alla prima assoluzione piena?
Diritto & Rovescio

Massì, il magistrato ha sempre ragione, oh…può anche sbagliarsi no?....
Maledetti!

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