La scorsa settimana Alessio Di Carlo, da queste colonne, ha interpretato (con un articolo sarcastico come spesso gli accade) come un pesce d’aprile la proposta di legge n. 4252 intitolata "Introduzione dell'articolo 4-bis della legge 15 febbraio 1953, n. 60, in materia di incompatibilità tra il mandato parlamentare e l'esercizio della professione di avvocato" presentata da quello spassoso guascone molisano di Antonio Di Pietro. Un pesce d’aprile, una burla, perché ad un certo punto l’ex pm propone che “i membri delle due camere non possono esercitare la libera professione di avvocato”. Aggiungeva Di Carlo che «lo stesso leader del Partito con le Ali, iscritto presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, finirebbe col ritrovarsi in posizione di incompatibilità».
Leggi tutto
Nessun commento:
Posta un commento