17 luglio 2012


"The Matrix is a system. That system is our enemy. But when you're inside, you look around, what do you see? Businessmen, teachers, lawyers, carpenters. The very minds of the people we are trying to save. But until we do, these people are still a part of that system and that makes them our enemy. You have to understand, most of these people are not ready to be unplugged. And many of them are so inured, so hopelessly dependent on the system, that they will fight to protect it."


R.I.P. Jon Lord

Momento divertente.


Rosi Bindi: “Massimalista chi chiede parità dei diritti di genere.”
Beppe Grillo: “Rosi Bindi è una frigida, non conosce l’amore.”
Giuliano Ferrara: “Grillo ha un pisello piccolissimo:”
Charles Darwin: “Mi sono sbagliato, scusate. Fate come se non avessi  scritto nulla.”

(Via FalceMartello)

Scapegoat


Italian politics at its lowest....
(Having said that, she does have great boobs)

Pifferai



Tutti conoscono la storia del pifferaio magico, una delle fiabe dei fratelli Grimm. La città di Hamelin venne invasa da una sterminata quantità di topi ed il borgomastro, disperato, emanò un bando promettendo un lauto compenso a chi fosse riuscito a debellare la piaga. Un giorno si presentò un giovane piuttosto bizzarro, con uno strano flauto – o piffero – di legno, che si disse in grado di liberare la città dai topi. Il borgomastro, piuttosto incredulo, accettò comunque di provare ed il giovanotto incominciò a girare per la città suonando il suo strumento. A quel suono evidentemente incantatore  tutti i topi uscirono dalle loro tane e si misero a seguirlo ed egli li condusse fino in riva al fiume dove li fece entrare cosicché tutti i topi affogarono, liberando la città dall’incubo che l’aveva afflitta per tanto tempo. La fiaba continua, ma per quanto intendiamo dire, per noi basta questo brano.
La morale che si può trarre da questa prima parte della favola è abbastanza facile da ricavare. Il pifferaio, con il dolce suono del suo strumento, incanta i topi, che sono indotti ad immaginare verso chissà quali straordinari paradisi verranno condotti dal suonatore, che invece li porterà solo ed esclusivamente verso le mete dettate dal proprio esclusivo interesse, che per i topi significa la definitiva rovina.
Sembra quindi che questa sorta di apologo voglia descrivere con molta esattezza il comportamento del sistema politico: ti incanto con i miei discorsi, prendo i tuoi voti e poi faccio solo il mio interesse.
Il campione italiano indiscusso di questo sistema è certamente Silvio Berlusconi. Di fronte al crollo di tutti i partiti non comunisti provocato dalla magistratura, che ha perseguito com’è suo dovere ogni forma di corruzione, dimenticandosi però di indagare anche sull’unico partito cui andavano (e tuttora vanno) le proprie simpatie, Berlusconi ha deciso di intervenire, per cercare di evitare all’Italia la sciagura di un lungo periodo di predominio incontrastato di un partito di ispirazione comunista, quando ormai il comunismo era stato rigettato dalla storia.
Mettendo a frutto la sua loquacità, la sua apparente bonomia, il suo successo come imprenditore, il suo fiuto nell’afferrare le attese dei propri concittadini, la sua promessa di riportare il nostro paese nel campo delle democrazie liberali, progettando tutte le necessarie riforme, ottenne un incredibile successo contro la “gioiosa macchina da guerra”.
Purtroppo alla sua indiscussa abilità nel cogliere i sentimenti di una notevole parte della popolazione non ha mai corrisposto una uguale capacità di saper scegliere i propri alleati ed i collaboratori. La Lega, sua alleata nella vittoria iniziale lo lasciò qualche mese dopo, dando così luogo ad un cambio di maggioranze. In seguito, nelle differenti tornate elettorali, fu tutto un susseguirsi di clamorose affermazioni, seguite dalla delusione dei suoi sostenitori e quindi dal misurato e molto breve  successo dei suoi oppositori
Come il pifferaio della favola, Berlusconi è sempre stato abilissimo nel dire ciò che gli elettori volevano sentirsi dire, ma, malgrado il proprio indiscusso carisma, non è stato capace di realizzare ciò che aveva promesso, vuoi per scarso decisionismo, vuoi per le scelte sbagliate dei propri collaboratori, in gran parte esponenti riciclati dei vecchi partiti, DC, PSI, PSDI, MSI eccetera, oppure giovani, uomini e donne, di bella presenza ma privi delle necessarie esperienze e capacità.
A fine 2011, di fronte all’acuirsi della crisi finanziaria, si dimise – sotto la regia del Presidente Napolitano, che nominò al suo posto un governo “tecnico” – e sembrò ritirarsi nella posizione di padre nobile del partito da lui stesso fondato. Ciò ha scatenato un grave malessere, ed il partito perse buona parte della sua attrattiva per gli elettori. Contando sul proprio carisma, Berlusconi in questi giorni ha annunciato la propria decisione di ricandidarsi alle prossime elezioni. È possibile che la sua presenza porti al suo partito qualche voto in più rispetto ai pochi che oggi gli assegnano i sondaggi, ma difficilmente riuscirà a ripetere il successo e le vittorie passate.
Troppi elettori lo considerano ormai fuori gioco, sono rimasti delusi della fiducia più volte concessagli senza che praticamente nessuna delle promesse solennemente e ripetutamente formulate trovasse realizzazione. Grande delusione anche per la scelta dei candidati, troppo spesso persone incapaci, ignoranti e soprattutto infide, pronte a lasciare il partito che li aveva fatti eleggere. In tal modo si sono dimostrati molto ossequiosi della Costituzione, là dove libera i parlamentari da ogni vincolo di mandato, ma assolutamente disprezzabili sul piano dell’etica e della decenza.
Se un capo sceglie collaboratori di second’ordine, e non è in grado di realizzare i programmi in base ai quali è stato eletto, come può ottenere ancora la fiducia dei suoi concittadini? Evidentemente ci riesce solo perché il resto del mondo politico sembra essere ancora peggiore ed indegno di fiducia. Ma sarebbe ora di smettere di eleggere “pifferai magici” e cercare finalmente qualche autentico uomo di stato, ammesso che ce ne sia almeno uno in circolazione, cosa della quale la maggior parte degli italiani dubita.
 Il Bertoldo

13 luglio 2012

Ecco cosa succede quando morde un serpente

Albania in Europa?

L'anno scorso mi sono girato tutto il paese. 
A parte Tirana che e' una mostruosita', il resto del paese e'  bellissimo, sopratutto la zona costiera da Ksamil a Dukat.
Posti deserti, turismo pressoche' inesistente, forse qualche burino perche' costa poco.
Pieno di greci che vengono da Corfu' a mangiare per due lire.
La zona mi ricordava la Costa Smeralda degli anni '70....
Potenziale di sviluppo enorme. Anche se Sarande e' una cittadina completamente distrutta dal cemento.
Gli Albanesi sognano l'Europa come se fosse l'Eldorado.
Il popolo e' duro, montanaro, sembrano tutti Sardi o Calabresi.
Ma onesti e anche gentili.
Tra l'altro la malavita l'hanno spedita tutta da noi.
E le opportunita' di lavoro sono piu' li che in Italia.

Italia-Albania: insieme per l’adesione di Tirana nell’Ue







Italia, a livello di "junk"

Baa2
Come il Kazakhstan
Andiamo bene.

L'Italia e' un paese di imbecilli arroganti, provinciali e ignoranti

Ci sono certe notizie che mi fanno andare su tutte le furie.
Una turista australiana si fa stuprare da un maledetto arabo pulcioso.
Al termine di un indagine si presume che il rapporto fosse consenziente.
Subito fiumi di articoli e commenti sentenziosi sui giornali. "Australiana squaldrina", "Se l'e' cercata", "Cosa faceva in un bar" e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Il popolino italiano, e' sempre molto bravo a criticare, sentenziare e scrivere fiumi di idiozie, ma poi davanti al prete o il politico di turno eccolo supino e curvo a leccare le scarpe per un favore.
Preferisce farsi inchiapettare da un governo usurpatore, piuttosto che lottare per la sua liberta'.
Il paese sta andando dritto dritto verso la catastrofe, ma l'italiota imbecille ha altro a cui pensare... Lo si e' visto alcune settimane fa, il televisore acceso, con il piatto di spaghetti, a rincoglionirsi davanti a 22 viziati piagnucolosi strapagati isterici.
Come disse Churchill "45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti..."
Oggi la notizia che invece la povera ragazza e' effettivamente stata stuprata da quella merda umana di un tunisino sicuramente venuto in italia  illegalmente ma siccome il paese  e' ormai diventato il Far West dell' immigrazione europea e le leggi sono quelle che sono specialmente per gli immigrati.... (Ringraziamo i sinistrorsi per questo), poi ci si stupisce quando la zona intorno a Termini di notte e' peggio di Kabul.
E pensare che e' la porta di entrata a Roma per milioni di turisti.
(lascio perdere Fiumicino senno' scrivo un libro)
Per fortuna che ci sono ancora delle persone intelligenti e dignitose come Pamela Bruni, psicologa del Policlinico Umberto I.
Vergognoso tutto.

Rinnovamento (Italian style)

Il Financial Times riporta che gli investitori si stanno gia' chiedendo cosa accadra' dopo Monti, il quale ha annunciato che lasciera' nel 2013.
Il PDL ha effettuato un sondaggio per vedere quale leader otterrebbe piu' voti in caso di elezioni.
E non è l'attuale leader, il Signor Angelino Alfano ma....

Il dentista di Jaipur

"Non e' un lavoro difficile. Ho fatto tanti lavori tecnici. Ho riparato biciclette..."


.

12 luglio 2012

Monsieur petit goes to London



Il nano socialista ridicolizzato a Londra.  Almeno l'altro era un po' piu' elegante.
Poi proprio con i Coldstream Guards... 

50 anni


(Via Falce)

Cina: Caccia al piranha


Le autorità di Liuzhou, nella Cina della sud, hanno promesso una ricompensa di mille yuan (128 euro) a chi prenderà uno dei piranha che si suppone si trovino nel fiume che attraversa la città. L'allarme sui piranha è stato lunedì scorso da un residente della città di nome Zhang Kaibo , che è stato morso da uno dei feroci pesci mentre lavava il suo cane nel fiume.
dopo averlo pescato e che afferma di averne visti altri due. (Ansa)

 La notizia

Elezioni


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in uno dei suoi quotidiani, e non sempre originali, interventi ha perentoriamente invitato (o forse sarebbe meglio dire ordinato) i Presidenti delle Camere a darsi una mossa per varare una nuova legge elettorale, data la scarsa accettazione e democrazia del cosiddetto “porcellum”.
Naturalmente i Presidenti di Camera e Senato si sono affrettati ad allinearsi al dettato presidenziale ed hanno assicurato che ogni cura e precedenza sarà posta affinché, prima delle prossime elezioni, sia varata una nuova legge elettorale più rispondente alla necessità di far perlomeno credere agli elettori che “la sovranità appartiene al popolo”, come recita la sacra Costituzione.
Anche quasi tutti i partiti, grandi e piccoli, hanno applaudito l’intervento presidenziale e ciascuno ha fatto a gara per far conoscere al mondo di essere stato il primo a porre il problema ed a formulare brillanti proposte per un più corretto coinvolgimento dei cittadini nella scelta dei propri rappresentanti. E qui si sono sprecate le più svariate ipotesi, in generale non particolarmente originali, in quanto ispirate al passato od ai sistemi in uso in altri paesi. Legge elettorale alla francese (doppio turno, come nelle amministrative), alla tedesca (parte maggioritaria e parte proporzionale), alla spagnola, all’israeliana, con o senza premio di maggioranza, preferenze sì o preferenze no, e chi più ne ha più ne metta.
Non è mancato evidentemente, chi ha nostalgicamente proposto di tornare alla proporzionale pura, che tanta soddisfazione ha dato alla Democrazia Cristiana in passato, lasciando agli eletti il compito di scegliere con chi allearsi e quale programma attuare, con tanti saluti alla sovranità popolare.
Non mancano i partiti che propongono una sorta di istituzionalizzazione delle primarie, considerandole un elemento indispensabile della democrazia.
Non è chiaro come, fra tante proposte formulate non da coalizioni ma da singoli partiti, sarà possibile in tempi brevi mettere insieme una proposta ragionevole, chiara ed accettabile da una maggioranza parlamentare. A noi sembra che, prima di occuparsi di formulare una nuova legge elettorale, che ciascuno propone nella speranza di esserne avvantaggiato, sarebbe necessario dedicarsi ad un sincero e completo esame degli scopi che si vogliono ottenere, tralasciando evidentemente gli interessi personali.
Pensiamo infatti che, prima di definire le modalità con le quali dovranno svolgersi d’ora in poi le elezioni, al fine di rendere il paese più seriamente ed onestamente governabile e soprattutto perché la sovranità popolare non sia una vuota e forse derisoria espressione retorica, sarebbe necessario apportare alcuni sostanziali ritocchi alla Costituzione, integrandoli con apposite disposizioni di legge.
Innanzitutto è da ritenere urgente che venga eliminata la disposizione costituzionale dell’art. 67 che recita “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Non si capisce per quale motivo un parlamentare eletto nelle liste di un partito possa poi disconoscere il voto e quindi la fiducia degli elettori e passare ad altro schieramento. Chi non se la sente più di condividere le scelte del partito che lo ha fatto eleggere può liberamente uscire dal suo gruppo, ma dovrebbe anche lasciare obbligatoriamente il suo incarico parlamentare: in una parola deve dimettersi.
In secondo luogo non è più ammissibile che un qualsiasi rappresentante della classe politica sieda in Parlamento ininterrottamente per decenni. Tanto per citare qualche esempio, basti ricordare il recordman assoluto Andreotti, e poi Fini, Bersani, Casini e cento altri. E’ a nostro parere necessario che venga posto un limite al numero di legislature concesso, ed una volta terminato l’incarico deve essere assolutamente vietata la possibilità di ricoprire qualsiasi incarico, gratuito o retribuito, in società od enti a partecipazione pubblica.
Infine, com’è già stato deciso dal popolo “sovrano”, ma poi del tutto disatteso dalla classe politica nella sua interezza, deve essere eliminata qualsiasi forma di finanziamento pubblico ai partiti, sotto qualunque fantasiosa definizione. Un partito, se ha una sia pur modesta accettazione fra il pubblico, provveda a finanziarsi direttamente presso i propri simpatizzanti, come avviene in altri paesi.
A questa proposta vengono abitualmente fatte due obiezioni. Innanzi tutto si dice che in questo modo sopravvivranno solo i partiti dei ricchi: una grande sciocchezza, dato che innumerevoli associazioni benefiche, e gli stessi sindacati non ricevono sussidi se non eventualmente a fronte di prestazioni. D’altra parte si afferma anche che un finanziamento proveniente da privati condizionerebbe pesantemente, in senso a loro favorevole, le decisioni politiche. Purtroppo anche in questo caso l’obiezione non ha senso: oggi molte decisioni politiche vengono prese a seguito di “contributi” da parte dei privati, solo che, anziché alla luce del sole essi prendono la forma di corruzione, spesso non a favore del partito ma per arricchimento personale. Ed a nostro parere è ora di apportare un po’ di trasparenza e di chiarezza.
Il Bertoldo

11 luglio 2012

La Cina al secondo posto della classifica Fortune Global 500




La classifica Fortune Global 500 è una lista dei primi 500 gruppi economici mondiali, stilata in base al fatturato. La lista è compilata e pubblicata ogni anno dalla rivista Fortune.

Islamisti vogliono che vengano distrutte le piramidi


Ultima follia di questi trogloditi.
Hanno gia' distrutto i Buddha di Bamiyan , i mausolei di Timbuctu' e chissa cos'altro, tutti patrimoni dell'umanita'.
 Adesso anche le piramidi. 

 Come l'avevo scritto: L'Islam e' un lungo freak show che dev'essere chiuso per sempre....

L'Italia e' vittima del suo provincialismo

Recentemente si e' svolta in a Singapore un importantissima fiera. Presenti a questa fiera, tante piccole medie imprese italiane che cercavano di vendere i loro prodotti.
Prodotti invidiati da mezzo mondo e che solo gli italiani riescono a costruire.
Fui invitato ad una cena organizzata dall'ICE  in onore di queste ditte italiane anche nell'ambito di una promozione nei confronti delle ditte locali.
Solita serata  con  tutte le autorita'. Discorsi, applausi...
Si scambiano biglietti da visita, e si parla di business.


Ma dico e' mai possibile che la stragrande maggioranza di queste aziende non abbia ancora capito che l'Asia e' il futuro se vogliono vendere i loro prodotti e che fare business qui e' un'operazione che richiede un programma preciso di  investimenti?
Ecco un esempio di cos'e' quell' Italia che dovrebbe essere la spina dorsale della nostra economia...


Azienda X. Ottimo prodotto, anzi di punta nel settore. Il Presidente e' un bell' uomo anziano, 75 anni di quelli dell'Italia del miracolo degli anni 60. Ottimo fatturato ma senza sbocchi in Europa per via della crisi. Grossi investimenti in Europa dell'Est.
Spendono migliaia di Euro per allestire lo stand, mandare macchinari e partecipare alla fiera.
Si siede vicino a me e cominciamo a parlare. Francamente non capisco una parola perche' parla solo nel dialetto montanaro del suo paese di origine. Poi mi presenta alcuni suoi dipendenti, giovani, vestiti come se fossero in una discoteca, tutti subito a darmi del tu come se avessimo frequentato le stesse scuole, e puntando uno, mi fa' : " Quello viene a vivere in Asia perche' lo metto come responsabile dell'azienda ".
Io mi giro verso il giovane e gli chiedo: " Sei gia' venuto in  Asia? "
E lui: " No, prima volta "
Io: " E come trovi questo paese? "
E lui, davanti a tutti, compresa l'elegantissima moglie dell' Amabasciatore:  "Cazzo, e' pieno di figa "
Momento imbarazzante di silenzio, per fortuna uno fa una battuta su Balotelli e la conversazione riprende allegra sull'unico topic dove gli italiani sono tutti esperti : Il calcio!
E questo e' tutto il piano di sviluppo e marketing di questa ditta. La figa in Asia.

Azienda B. Un altra bella azienda, siciliana, con un'ottimo fatturato che produce prodotti di alta tecnologia per un settore di nicchia. Il Presidente della ditta sembra un personaggio saltato fuori da un film di Scorzese. Minchia e' di Palermo. Cominciamo a parlare. Anche lui vuole espandersi su questi mercati. Anche lui vuole vendere e mandare in Asia un giovane che il viaggio piu' lungo che ha fatto nella sua vita e' da Ficarazzi a Villabate....
A piedi.
Ma essendo il cugino del fratello della suocera dello zio dell'amico del sindaco del paese,  allora.....
Di nuovo, chiedo al giovane come si trova e quello risponde : " Il cibo e' una fitinzia"

Andranno lontano questi....

Ma e' mai possibile che tutto deve essere solo sempre  una questione di sesso o di cibo?
E poi ci si chiede perche' in Asia, l'Italia (che si crede un asso) conta quanto il due di briscola...
E le uniche "success stories" in questa parte del mondo sono i ristoranti italiani e le puttane dei bordelli  che sanno tutte parlare la nostra lingua...

Italy has no hope....



Ecco perche' muoiono questi poveracci

Questa e' la legge italiana:

Reato di
Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato
fonte: D.Lgs. 286/98 - Testo Unico immigrazione
Articolo10-bis così modificato dall'art. 1, comma 16, Legge n. 94/09 del 15 luglio 2009[2]
Competenzagiudice di pace
Procedibilitàdi ufficio
Arrestono
Fermono
Pena previstaammenda da 5.000 a 10.000 €
Arresto: NO
Fermo: NO

Dalle mie parti, quando beccano un illegale, lo arrestano, lo portano davanti a un giudice che lo condanna all'espulsione immediata e a 10 frustate (caning).
E vi assicuro che di illegali da queste parti ce ne  sono ben pochi.

10 luglio 2012

Evolution


Gymkhana 5 di Ken Block a San Francisco

Epic!

Italian politics


Sei uno che frega soldi e li prende da uno Stato nemico? Diventerai presidente della repubblica
Sei un imprenditore intrallazzatore? Diventerai primo ministro
Una nullità fascista? Diventerai presidente della Camera.
Una mezza calzetta invischiata in traffici e zozzerie economiche varie, consulente di speculatori? Altro primo ministro.
E poi dovrei stupirmi se come prossimo Senatore a Vita avremo un ladro riconosciuto (anche se molti amano dimenticare)? 
Come faccio a saperlo? Ho fatto una seduta spiritica.
(Via FalceMartello)

"Impudicizia ambrosiana"

“Quella di Monti è una impudicizia ambrosiana, sottovoce, che denota una robusta percezione di sè”

(Via Daw)

06 luglio 2012


Invenzioni giapponesi completamente inutili


Porshe 911?

Volo Air France AF447: Il rapporto finale

Il rapporto completo QUI per volesse leggerlo.
In sintesi una somma di errori dei piloti e defaillances tecniche sarebbe all’origine del disastro del volo Rio-Parigi di Air France, il 1 giugno 2009.
E tutto questo lo si era capito quando fu ritrovata la scatola nera.
Quello che nessuno dice e' che nella zona, e sulla rotta di volo c'era un'enorme cella temporalesca molto violenta, per questo evitata da tutte le altre compagnie aeree che volavano sulla stessa rotta quel giorno. I piloti decisero di andarci dentro, per guadagnare tempo ed evitare anche un refuelling.
Io spero, mi auguro, che la Air France venga condannata a pagare miliardi di Euro di risarcimenti alle famiglie delle vittime. Magari potessero anche farla fallire....

Spread


Questa parola “di colore oscuro”, come avrebbe detto il Divino Poeta, è ormai entrata nel nostro lessico comune. Com’è noto, essa indica la differenza dei tassi di interesse fra i titoli di stato italiani e tedeschi di analoga durata. Da sempre esso è positivo, ma solo da poco meno di un anno il suo valore si è impennato, spesso ben al di sopra dei quattro punti percentuali. Ciò significa che lo stato italiano per finanziare il suo enorme debito pubblico – oggi superiore al 120% del PIL – deve pagare interessi molto alti, che incidono pesantemente sui nostri conti ed in buona parte sono responsabili del perdurante disavanzo.
Il motivo di questi alti tassi di interesse applicati al debito pubblico italiano va cercato da un lato nella speculazione che ha intravisto delle facili ed importanti possibilità di guadagno, ma alla base c’è, com’è ovvio, l’elevatissimo livello di indebitamento pubblico, che fa temere la possibilità di insolvenza, aggravata dal costante deficit dei bilanci pubblici, deficit che non può che ripercuotersi in ulteriore indebitamento.
Ma quali sono le cause di un simile spropositato indebitamento del nostro paese? Innanzi tutto evidentemente la sciagurata ed insensata politica condotta da tutti i governi, di destra, centro o sinistra, che si sono succeduti, in particolare negli ultimi trenta/quaranta anni, come già abbiamo avuto modo di spiegare in una nostra nota di poco tempo fa: aumento sconsiderato dell’imposizione fiscale, cui ha fatto seguito il ristagno generalizzato dell’economia; una politica di welfare assolutamente sproporzionata in relazione ai nostri mezzi, al fine di tenere buoni i sindacati, ed in particolare la CGIL, il più aggressivo, legato ad un partito e ad una ideologia inappellabilmente condannata dalla storia; le insensate assunzioni di personale nell’amministrazione pubblica, a fini esclusivamente elettorali; la creazione di nuovi e totalmente inutili enti pubblici (nuove provincie, comunità montane, consorzi di varia denominazione, inutili università e così via) al solo scopo di fornire terreni di pascolo alla classe politica; pubblicizzazione di molte attività di servizi (acqua, nettezza urbana, trasporti eccetera) sempre allo stesso scopo, e simili se non peggiori insensatezze.
Ma per capire meglio come si è sviluppata questa situazione, che non solo ci penalizza, ma ci fa sfiorare il rischio del fallimento-paese (il “default”, come ormai si usa dire con termine anglosassone) è non solo opportuno, ma assolutamente necessario svolgere un ulteriore ragionamento, che serve anche per comprendere e situare meglio quanto finora detto.
Da studi effettuati da enti ed economisti altamente qualificati, risulta che in Italia solo un gruppo di quattro regioni, tutte situate al nord (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) presentano un forte attivo, valutato nel complesso a circa 60/70 miliardi di euro annui, fra le somme versate a titolo di imposte e le somme ricevute per la propria gestione. Poche altre regioni più o meno si barcamenano attorno al pareggio. Ciò significa una sola cosa: che tutte le altre regioni, comprese quelle che per motivi inspiegabili continuano a godere di regimi speciali (Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia) sono sistematicamente deficitarie. Purtroppo però l’eccedenza delle regioni virtuose non è sufficiente a coprire le spese dello stato centrale ed i deficit delle regioni meno oculate, e quindi i bilanci statali hanno regolarmente presentato dei disavanzi più o meno forti, che, unitamente al peso degli interessi sul debito pregresso, hanno portato alla formazione dell’enorme debito pubblico che ci ritroviamo.
Queste considerazioni porterebbero a trarre una sola conclusione: il nostro spropositato debito pubblico è la diretta conseguenza della cattiva gestione non solo dello stato centrale, ma soprattutto della “finanza allegra e spensierata” della maggior parte delle regioni non “virtuose”, ahimè situate per lo più nelle regioni meridionali. La cosa non sarebbe troppo grave se, grazie ai sacrifici (maggiore imposizione fiscale, rallentamento dello sviluppo eccetera) lo sforzo fatto avesse avuto come risultato l’uscita delle regioni “passive” dalla loro situazione di sottosviluppo ed il loro rilancio.
Purtroppo non è stato così. Tutti sanno per esempio che i dipendenti della regione Sicilia sono senza motivo logico quattro/cinque volte più numerosi di quelli della regione Lombardia, pur con una popolazione che è poco più della metà. Il numero dei forestali della regione Calabria è all’incirca uguale a quelli in servizio nell’intero Canada. Il costo della sanità nelle regioni meridionali è molto superiore a quello delle regioni più virtuose, tuttavia il giudizio che ne danno i locali è di totale sfiducia, tanto che sono innumerevoli i casi di calabresi, siciliani, pugliesi eccetera che preferiscono farsi curare dalle strutture lombarde o venete. E mille altri casi, peraltro ben noti, si potrebbero citare.
E’ invalso l’uso, da decenni, di citare la “questione meridionale” e di sollecitare i più fantasiosi progetti di intervento per porre fine alla differenza di sviluppo fra il nord ed il sud d’Italia. Se quanto si è esposto è almeno in parte vero, se ne deve concludere non solo che lo sforzo finora effettuato in questo senso è stato più che congruo ma del tutto infruttuoso, ma che oggi come oggi il vero problema è la “questione settentrionale”, il cui sviluppo è seriamente frenato, quando non bloccato, dal parassitismo di una parte del nostro paese che ritiene di aver diritto al “pasto gratis”. Ed il problema “spread” è la più evidente e chiara dimostrazione che quanto affermato è una corretta descrizione della necessità di cambiare strada.
Ed è anche la più lampante prova che occorre che l’intera classe politica al potere da decenni e quindi responsabile della catastrofe venga messa da parte, sostituendola con elementi non solo giovani di età (essere giovani non significa essere saggi: anche gli Andreotti ed i Fini sono entrati in politica da giovani…) ma soprattutto portatori di idee e progetti nuovi, un po’ più diretti verso una sana, corretta e giusta gestione della cosa pubblica e meno improntata al perseguimento dell’interesse, economico o politico, personale.
Il Bertoldo

04 luglio 2012

Nigel Farage: "Non andate in vacanza, saremo di ritorno in agosto"



 La faccia di Van Rompuy...

Continua la distruzione dei mausolei di Timbuctu


Ennesima prova di tolleranza e rispetto della "religione di pace"...

Senato federale: Cancellati i Senatori eletti all'estero

Ottima decisione. Questa legge elettorale e' una vera truffa.
Gli eletti all'estero non hanno mai fatto niente per migliorare le condizioni  degli italiani residenti all'estero, per il loro diritto allo studio, alla salute, al lavoro, e all'assistenza.
Ottima decisione, anche se dovrebbero eliminare pure i deputati, alcuni, tanti, vere nullita' certificate, assenteisti di professione, e millantatori da strapazzo eletti con delle truffe che farebbero arrossire i politici indiani....
Ma dico quel Senatore Randazzo e Onorevole Fedi, chi gli ha mai sentiti o visti?

03 luglio 2012


Super cavallo

Ma cosa gli hanno messo, un razzo nel cu*o?
A partire da 0.50...

Dove?


Adesso s'e' capito


Mentre s’inchiappettava i nove decimi degli Italiani produttivi e non, tutti a fare il tifo per la permanenza al governo di Mariomonti, l’unico che può farci fare sacrifici si ma equi e solidali; adesso che inizia ad accennare alla traduzione in italiano di “spending review”, cioè tagli ai dipendenti pubblici, eccoti i movimenti bipartizan per le elezioni anticipate.
 (Via FalceMartello)

Asso italiano dell'aeronautica precipita in Sud Africa.

Triste notizia che ricevo oggi. 
L'aereo che pilotava si e' schiantato durante un'esibizione di acrobazie aeree.