29 febbraio 2012
La mia esperienza con la Costa Crociere
Vi racconto la mia esperienza l'anno scorso con la Costa Crociere , in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Cominciamo con l'invito: una cosa da brividi.
"In occasione… della "riunificazione" dell'Italia”...."
Non sapevo che il nostro paese fosse stato unificato due volte!
Glissiamo.
Poi era scritto nero su bianco: Dress Formal. Che in un paese anglosassone significa smoking.
Mi metto lo smoking.
Voi non avete idea di cosa mi aspettava..
Arrivo al porto di Singapore con tanto di invito, tutto tirato a lucido, e cerco disperatamente, nel Terminal brulicante di immigranti ed altri buzzurri asiatici, a che uscita dirigermi: nessun cartello indicativo, niente. Dopo mezz'ora di ricerca, trovo un cartoncino attaccato al muro con lo scotch dove c'era scritto" Costa Crociere” e una freccia pitturata a mano.
Cominciamo bene!
Arrivo in una hall dove erano allestiti dei banchi dietro ai quali delle ragazze sciatte, incapaci e bruttine, cercavano disperatamente i pass speciali per permettere ad ogni invitato l'entrata nella zona di sicurezza.
Un caos! Tutti che urlavano i nomi, file lunghissime, insomma la solita organizzazione all’italiana.
A questo punto devo precisare che ero l'unico con lo smoking, mentre tutti gli invitati erano vestiti in giacca e cravatta (da saldo) per non parlare dei locali singaporeani con la camicetta maniche corte e le Croc's ai piedi.
Finalmente mi consegnano il pass e m'incammino in un lungo corridoio, passo il servizio di sicurezza e arrivo davanti al barcarizzo della nave. Faccio per salire a bordo, e vengo immediatamente bloccato da una checca isterica brasiliana con il fondotinta che mi ordina con piglio perentorio di aspettare perche' bisognava entrare solo in gruppetti per "motivi di sicurezza".
Aspetto dunque che arrivino altri ospiti.
Insomma m'imbarco. Entro in un enorme salone tipo meeting alberghiero, e il gruppo viene preso in carica da altra persona, questa volta una donna, che ci indica la sala dove si svolge il ricevimento.
Corridoi, ascensori, destra, sinistra su e giù, m'incammino in un ennesimo corridoio con una moquette rossa sporca e rovinata.
Raggiungo la sala del ricevimento con lo sfondo di bandiere italiane. E un’orchestra che suona, e ti pareva!, “O sole mio” e la tarantella.
Il buffet era composto da pietanze di dubbio catering navale, offerte in una miscela di gusti banali, naturalmente senza alcuna meno che mediocre traccia di gastronomia italiana.
Non parliamo poi del Capitano che riceveva gli ospiti, tra cui alcuni Ambasciatori residenti a Singapore, con una divisa strapazzata e la finta allegria meridionale.
Il clou del ricevimento è stato infine una riunione di tutti gli invitati nell’”anfiteatro” dove, dopo le contorsioni di alcune ballerine brasiliane e le intemperanze di un disk jockey che mi ricordavano le balere della periferia milanese, ci si è dovuti sorbire una presentazione delle performances da primato internazionale della Costa Crociere per la quale era evidente pretesto l’anniversario della “riunificazione” d’Italia cui ci si è guardati bene di far cenno, se non con il tradizionale menu musicale napoletano.
Poi, il “fuori tutti”!, e così gli invitati d’onore, ripercorrendo i corridoi e affacciandosi alle balaustre della nave, hanno potuto notare, come emblematica testimonianza della accurata signorilità italiana, le tracce qua e là ben evidenti e durature degli sforzi antiperistaltici di precedenti crocieristi alle prese col mal di mare…
Tutto vero, sciatteria e sporcizia dominanti: da vergognarsi!
28 febbraio 2012
In Ecuador un regime sempre piu' autocratico
Il reporter del quotidiano “El Universo” uno dei piu' vecchi giornali del continente e i suoi 3 Direttori sono stati condannati a tre anni di carcere e 40 milioni di dollari di multa per avere scritto un editoriale, nel quale accusavano il presidente Rafael Correa (socialista) di aver fatto sparare sulla folla durante un tentativo di golpe, avvenuto nel settembre 2010.
Vergüenza
22 febbraio 2012
Corruzione
Il Presidente della Corte dei Conti qualche giorno fa, in occasione della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha fatto alcune dichiarazioni estremamente interessanti, anche se un po’ deprimenti. Ha infatti affermato che l’ammontare della corruzione in Italia ammonta a qualcosa come sessanta miliardi di euro. Non è chiaro sulla base di quali calcoli e di quali dati egli sia giunto a questa conclusione: se la notizia fosse vera provocherebbe molte considerazioni, tutte evidentemente molto negative.
Innanzi tutto se ci sono dati attendibili in proposito, perché la magistratura, ordinaria, contabile od amministrativa non interviene con maggior determinazione? Va infatti notato che i miliardi che vanno ai corrotti sono pagati dai contribuenti, grazie ad incrementi dei prezzi delle forniture e degli appalti, aumenti ovviamente superiori all’ammontare destinato ai funzionari od ai politici corrotti. Pertanto risulta evidente che il danno erariale è ben superiore al costo della corruzione.
Va poi ricordato che troppo spesso, al fine di poter godere di tangenti, spesso molto corpose, si deliberano lavori od acquisti di forniture del tutto inutili o lasciate inutilizzate. E’ noto a tutti il caso di infrastrutture – scuole, ospedali, centri sportivi, persino strade – che non vengono mai terminati o se terminati non entrano mai in funzione. La magistratura, se pur con scarsi risultati, cerca di arginare il fenomeno della corruzione, ma non si è mai interessata di controllare se le opere deliberate e realizzate fossero interamente finanziate fin dall’inizio, e soprattutto se nel preventivo di spesa fossero già comprese le spese di funzionamento.
Se quanto affermato dal Presidente della Corte dei Conti corrisponde più o meno alla realtà, dobbiamo concludere che l’azione della magistratura in proposito è del tutto inefficiente, altrimenti il fenomeno diminuirebbe, per la quasi certezza di essere scoperti.
Per completare il quadro dobbiamo rilevare una brillante trovata del Ministro della Giustizia, che si propone di presentare un progetto di legge per perseguire anche i casi di corruzione in ambito privato. Lasciando da parte la considerazione che la corruzione è un reato tipicamente riservato ai pubblici funzionari, e quindi l’estensione del concetto anche ai rapporti privati rappresenta un indebito tentativo di mettere sotto controllo anche le attività private, che di loro non portano alcun nocumento alle casse pubbliche – in definitiva un rafforzamento dell’incipiente “stato di polizia” - dobbiamo constatare che una simile legge provocherebbe da un lato un inaccettabile ulteriore aggravio delle condizioni della giustizia, già attualmente del tutto indegne di un paese civile.
D’altro canto, essa si presterebbe ad un ulteriore inasprimento della già esagerata propensione della magistratura alla violazione dei diritti dei cittadini, grazie ad un prevedibile incontrollato aumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, non più riservate a supposti reati contro la pubblica amministrazione, ma destinate a forme che, in molti casi, potrebbero essere definite di spionaggio industriale od aziendale. Il tutto con un ulteriore aggravio per le finanze pubbliche che si cerca disperatamente di tenere sotto controllo.
Il Bertoldo
Innanzi tutto se ci sono dati attendibili in proposito, perché la magistratura, ordinaria, contabile od amministrativa non interviene con maggior determinazione? Va infatti notato che i miliardi che vanno ai corrotti sono pagati dai contribuenti, grazie ad incrementi dei prezzi delle forniture e degli appalti, aumenti ovviamente superiori all’ammontare destinato ai funzionari od ai politici corrotti. Pertanto risulta evidente che il danno erariale è ben superiore al costo della corruzione.
Va poi ricordato che troppo spesso, al fine di poter godere di tangenti, spesso molto corpose, si deliberano lavori od acquisti di forniture del tutto inutili o lasciate inutilizzate. E’ noto a tutti il caso di infrastrutture – scuole, ospedali, centri sportivi, persino strade – che non vengono mai terminati o se terminati non entrano mai in funzione. La magistratura, se pur con scarsi risultati, cerca di arginare il fenomeno della corruzione, ma non si è mai interessata di controllare se le opere deliberate e realizzate fossero interamente finanziate fin dall’inizio, e soprattutto se nel preventivo di spesa fossero già comprese le spese di funzionamento.
Se quanto affermato dal Presidente della Corte dei Conti corrisponde più o meno alla realtà, dobbiamo concludere che l’azione della magistratura in proposito è del tutto inefficiente, altrimenti il fenomeno diminuirebbe, per la quasi certezza di essere scoperti.
Per completare il quadro dobbiamo rilevare una brillante trovata del Ministro della Giustizia, che si propone di presentare un progetto di legge per perseguire anche i casi di corruzione in ambito privato. Lasciando da parte la considerazione che la corruzione è un reato tipicamente riservato ai pubblici funzionari, e quindi l’estensione del concetto anche ai rapporti privati rappresenta un indebito tentativo di mettere sotto controllo anche le attività private, che di loro non portano alcun nocumento alle casse pubbliche – in definitiva un rafforzamento dell’incipiente “stato di polizia” - dobbiamo constatare che una simile legge provocherebbe da un lato un inaccettabile ulteriore aggravio delle condizioni della giustizia, già attualmente del tutto indegne di un paese civile.
D’altro canto, essa si presterebbe ad un ulteriore inasprimento della già esagerata propensione della magistratura alla violazione dei diritti dei cittadini, grazie ad un prevedibile incontrollato aumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, non più riservate a supposti reati contro la pubblica amministrazione, ma destinate a forme che, in molti casi, potrebbero essere definite di spionaggio industriale od aziendale. Il tutto con un ulteriore aggravio per le finanze pubbliche che si cerca disperatamente di tenere sotto controllo.
Il Bertoldo
21 febbraio 2012
L’epurato della Farnesina
Il senso della bandiera è quello di Leo Longanesi: “Ma il vento, il vento, gesummaria, perché non solleva la bandiera nera dell’anarchia?”, ma le sfumature non hanno accoglienza nel furore della Guerra civile e nel Dopoguerra italiano mai concluso, Mario Vattani – reo di aver suonato a una festa di Casapound – è l’ultimo a pagare. E così come quel giapponese restò nella foresta a sparare non avendo ricevuto esplicito ordine dall’Imperatore, così alla Farnesina, convinti di dover rispondere al Cln, alla Guerra civile o al Triangolo rosso, stanno epurando il console anche perché, ahinoi, non c’è più un Palmiro Togliatti, ma perfino un Gianni Alemanno, quello noto alla cronache per via della neve a Roma, che si scatena contro Gambadilegno (che pure fu suo consulente) manco fosse la staffetta partigiana della Balduina.
Tutti hanno qualcosa da farsi perdonare e Vattani, di sicuro, deve farsi perdonare tutto quell’aver perso tempo in quella citrulla gestione dell’amministrazione municipale dell’Alemanno redento. Come quando gli curava i rapporti con la diplomazia nel frattempo che il sindaco – che è così sensibile, così democratico, così resistenziale – firmava petizioni vibranti contro l’equiparazione di status dei combattenti della Repubblica sociale italiana con gli altri soldati, i badogliani. Ma questo è un discorso che ci porta fuori strada.
Brilliant article!
Tutti hanno qualcosa da farsi perdonare e Vattani, di sicuro, deve farsi perdonare tutto quell’aver perso tempo in quella citrulla gestione dell’amministrazione municipale dell’Alemanno redento. Come quando gli curava i rapporti con la diplomazia nel frattempo che il sindaco – che è così sensibile, così democratico, così resistenziale – firmava petizioni vibranti contro l’equiparazione di status dei combattenti della Repubblica sociale italiana con gli altri soldati, i badogliani. Ma questo è un discorso che ci porta fuori strada.
Brilliant article!
Differenze
Il Presidente della Repubblica Tedesca, Christian Wulff, si è dimesso dalla carica perché è stato accusato di aver ottenuto un prestito di cinquecentomila euro a tasso agevolato da un imprenditore amico quando era governatore della Sassonia. Sembra inoltre che abbia goduto, insieme alla propria famiglia, di vacanze finanziate da suoi “amici”.
La cosa evidentemente appare alquanto strana, per lo meno a noi italiani, abituati ad episodi simili quando non di maggior peso, ma con esiti del tutto diversi. Ne vogliamo ricordare qualcuno.
Uno dei protagonisti di “mani pulite”, anzi proprio il suo iniziatore, colui che si era assunto il ruolo del moralizzatore integerrimo, si trovò invischiato in una questione di un “finanziamento” di cento milioni (di lire), che fu “restituito” in contanti in una scatola da scarpe; inoltre godette del “prestito” di una Mercedes e dell’ospitalità gratuita in un appartamento centrale proprietà di suoi presunti amici. Quando lasciò la toga si trovò rapidamente catapultato in politica ed ora possiede un partito politico tutto suo, di cui sembra utilizzi i fondi – erogati dallo stato – in totale personale indipendenza. In questo caso niente dimissioni dalla vita pubblica, anzi un notevole avanzamento di carriera. E’ vero che lui non è mai stato – almeno finora – capo dello stato.
Ed a proposito di capo dello stato, citiamo solamente, senza soffermarci, il famoso “non ci sto”, anch’esso indicatore di nessuna voglia di lasciare l’ambito “posto fisso”.
Abbiamo poi un Presidente di un ramo del Parlamento che ha spudoratamente usato beni di proprietà del partito per cederli, a prezzi di saldo, ad un suo cognato, noto per lo sviscerato affetto verso il lavoro e l’assenza totale di esibizionismo. Anche in questo caso, ad una solenne promessa di dimissioni se la cosa fosse stata provata, seguì la conservazione del proprio posto: poveretto, se avesse lasciato la carriera politica, cosa mai avrebbe potuto fare? Con il suo prudente (ancorché sfacciato) comportamento ha evitato di aumentare il numero dei disoccupati.
Ricordiamo ancora un ministro attualmente in carica che riuscì a farsi cedere a prezzo assolutamente risibile un appartamento di proprietà di un ente di previdenza – alla faccia dei lavoratori in pensione – facendo certificare da suoi amici che l’edificio si trovava in zona altamente sismica: di fronte al Colosseo di cui tutti conoscono la parte mancante dopo duemila anni. Anche nel suo caso nessuna rinuncia all’ambito e remunerativo incarico: poveretto, anche lui tiene famiglia, e poi la sismicità della zona è stata accertata da enti al di sotto di ogni sospetto.
Si potrebbe continuare ancora a lungo, ma ognuno è in grado di ricordarne molti da solo. Quello che preme notare è che noi italiani – o per lo meno i nostri esponenti politici – siamo troppo interessati a lavorare a favore della nazione per occuparci di quisquilie come piccoli episodi di malcostume. La Patria (e la famiglia) prima di tutto!
Il Bertoldo
La cosa evidentemente appare alquanto strana, per lo meno a noi italiani, abituati ad episodi simili quando non di maggior peso, ma con esiti del tutto diversi. Ne vogliamo ricordare qualcuno.
Uno dei protagonisti di “mani pulite”, anzi proprio il suo iniziatore, colui che si era assunto il ruolo del moralizzatore integerrimo, si trovò invischiato in una questione di un “finanziamento” di cento milioni (di lire), che fu “restituito” in contanti in una scatola da scarpe; inoltre godette del “prestito” di una Mercedes e dell’ospitalità gratuita in un appartamento centrale proprietà di suoi presunti amici. Quando lasciò la toga si trovò rapidamente catapultato in politica ed ora possiede un partito politico tutto suo, di cui sembra utilizzi i fondi – erogati dallo stato – in totale personale indipendenza. In questo caso niente dimissioni dalla vita pubblica, anzi un notevole avanzamento di carriera. E’ vero che lui non è mai stato – almeno finora – capo dello stato.
Ed a proposito di capo dello stato, citiamo solamente, senza soffermarci, il famoso “non ci sto”, anch’esso indicatore di nessuna voglia di lasciare l’ambito “posto fisso”.
Abbiamo poi un Presidente di un ramo del Parlamento che ha spudoratamente usato beni di proprietà del partito per cederli, a prezzi di saldo, ad un suo cognato, noto per lo sviscerato affetto verso il lavoro e l’assenza totale di esibizionismo. Anche in questo caso, ad una solenne promessa di dimissioni se la cosa fosse stata provata, seguì la conservazione del proprio posto: poveretto, se avesse lasciato la carriera politica, cosa mai avrebbe potuto fare? Con il suo prudente (ancorché sfacciato) comportamento ha evitato di aumentare il numero dei disoccupati.
Ricordiamo ancora un ministro attualmente in carica che riuscì a farsi cedere a prezzo assolutamente risibile un appartamento di proprietà di un ente di previdenza – alla faccia dei lavoratori in pensione – facendo certificare da suoi amici che l’edificio si trovava in zona altamente sismica: di fronte al Colosseo di cui tutti conoscono la parte mancante dopo duemila anni. Anche nel suo caso nessuna rinuncia all’ambito e remunerativo incarico: poveretto, anche lui tiene famiglia, e poi la sismicità della zona è stata accertata da enti al di sotto di ogni sospetto.
Si potrebbe continuare ancora a lungo, ma ognuno è in grado di ricordarne molti da solo. Quello che preme notare è che noi italiani – o per lo meno i nostri esponenti politici – siamo troppo interessati a lavorare a favore della nazione per occuparci di quisquilie come piccoli episodi di malcostume. La Patria (e la famiglia) prima di tutto!
Il Bertoldo
20 febbraio 2012
19 febbraio 2012
Lo stato del Kerala: La roccaforta rossa dell'India
Lo Stato del Kerala dove sono stati arrestati due marinai italiani , e' uno stato comunista.
Fare scendere i due soldati e consegnarli alla polizia e' stato un errore gravissimo.
Ma perche' dobbiamo sempre abbassare le braghe? Se fossero stati francesi o inglesi non avrebbero mai accettato di farlo!
Se non sbaglio e da quello che ho letto sui giornali, anche indiani, il fatto e' avvenuto in acque internazionali, su una nave che batte bandiera italiana e dunque la giurisdizione e' italiana. Poi i militari a bordo delle navi mercantili per proteggerle contro i pirati, sono regolati da specifiche leggi e risoluzioni delle Nazioni Unite.
Gli indiani, sono dei corrotti, bugiardi e arroganti. Soffrono poi di un enorme complesso di inferiorita'.
Adesso vederemo come il nostro governo riuscira' a gestire questa storia.
Sopratutto con i politici indiani, che a confronto i nostri sono delle verginelle.
Ricordo infne che in India c'e' la pena di morte per omicidio.
18 febbraio 2012
In Italia dovrebbero imparare da quest'uomo
Haruka Nishimatsu, CEO della Japan Airlines.
Ha ridotto il suo stipendio per salvare la compagnia.
Prende l'autobus, mangia in mensa e lavora in mezzo ai suoi dipendenti.
Ma vi immaginate il Presidente dell'Alitalia fare la stessa cosa?
Ha ridotto il suo stipendio per salvare la compagnia.
Prende l'autobus, mangia in mensa e lavora in mezzo ai suoi dipendenti.
Ma vi immaginate il Presidente dell'Alitalia fare la stessa cosa?
17 febbraio 2012
Stupidario
Il governo guidato dal professor Mario Monti ha fermamente deciso che, date le lacrimevoli condizioni in cui si trovano le finanze pubbliche ed i pesanti sacrifici che gli italiani debbono sopportare nel tentativo di risanare il bilancio dello stato e rilanciare lo sviluppo, non è proprio il caso di sostenere, con una garanzia di circa cinque miliardi, la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020.
Come era da prevedere la notizia ha suscitato un vespaio di critiche da parte del Sindaco Alemanno e di molti esponenti del centrodestra. Le ragioni principali addotte sono state: “si perde un’ottima occasione di rilanciare lo sviluppo”, “i benefici di una simile operazione supereranno di gran lunga l’entità dell’investimento” (naturalmente senza portare alcuna prova a queste affermazioni, prova del resto impossibile) e simili banalità.
Ma l’affermazione più originale è stata che il rifiuto risponde ad un ben noto sentimento anti romano tipico del Nord. In sostanza si tratterebbe di una vera e propria congiura contro la Capitale, ordita dai poteri settentrionali. La cosa è evidentemente del tutto ridicola: posto che ci siano i soldi per questo investimento, non c’è proprio alcuna altra necessità più urgente a Roma? E quando si trova un cittadino – certamente anche nel proprio interesse – che si offre di restaurare a proprie spese un monumento di interesse mondiale come il Colosseo, lo si respinge in nome di moralismi tanto più farisaici se si pensa allo stato pietoso in cui versa gran parte del patrimonio artistico italiano.
Ma il complesso di persecuzione anti nordista ci aveva già dato un’altra perla, per bocca dello stesso sindaco Alemanno. In occasione delle eccezionali nevicate che hanno paralizzato la città, sembra anche per l’inefficienza dei servizi pubblici, il primo cittadino ha accusato dell’accaduto una qualche congiura nordista anti romana. Ora, se è vero che il Nord ha una certa confidenza con la neve, sa anche come sbarazzarsene senza paralizzare intere città per pochi centimetri caduti. Invece di enunciare teorie risibili, il sindaco non farebbe meglio a chiedere a chi se ne intende come si deve fare?
Dato però che la stupidità non è monopolio di nessuno, anche un eminente rappresentante della Lega – che in fatto di sciocchezze non è seconda a nessuno -, l’on. Calderoli, non ha voluto perdere la battuta. All’annuncio fatto da un esponente del governo che la pseudo sede ministeriale aperta da Bossi a Monza sarà chiusa, l’on. Calderoli non ha esitato a censurare questa decisione come un chiaro esempio di anti settentrionalismo del governo.
A questo punto una domanda viene spontanea: il governo è anti-nord od anti-sud? Ai politici l’ardua sentenza.
Questi episodi provocano in noi un pesante senso di tristezza: sarebbero questi gli uomini deputati a governare questo paese? Nessuno ha mai ricordato loro la vecchia massima “prima di affermare qualcosa, conta fino a dieci e poi sta’ zitto”?
Il Bertoldo
Come era da prevedere la notizia ha suscitato un vespaio di critiche da parte del Sindaco Alemanno e di molti esponenti del centrodestra. Le ragioni principali addotte sono state: “si perde un’ottima occasione di rilanciare lo sviluppo”, “i benefici di una simile operazione supereranno di gran lunga l’entità dell’investimento” (naturalmente senza portare alcuna prova a queste affermazioni, prova del resto impossibile) e simili banalità.
Ma l’affermazione più originale è stata che il rifiuto risponde ad un ben noto sentimento anti romano tipico del Nord. In sostanza si tratterebbe di una vera e propria congiura contro la Capitale, ordita dai poteri settentrionali. La cosa è evidentemente del tutto ridicola: posto che ci siano i soldi per questo investimento, non c’è proprio alcuna altra necessità più urgente a Roma? E quando si trova un cittadino – certamente anche nel proprio interesse – che si offre di restaurare a proprie spese un monumento di interesse mondiale come il Colosseo, lo si respinge in nome di moralismi tanto più farisaici se si pensa allo stato pietoso in cui versa gran parte del patrimonio artistico italiano.
Ma il complesso di persecuzione anti nordista ci aveva già dato un’altra perla, per bocca dello stesso sindaco Alemanno. In occasione delle eccezionali nevicate che hanno paralizzato la città, sembra anche per l’inefficienza dei servizi pubblici, il primo cittadino ha accusato dell’accaduto una qualche congiura nordista anti romana. Ora, se è vero che il Nord ha una certa confidenza con la neve, sa anche come sbarazzarsene senza paralizzare intere città per pochi centimetri caduti. Invece di enunciare teorie risibili, il sindaco non farebbe meglio a chiedere a chi se ne intende come si deve fare?
Dato però che la stupidità non è monopolio di nessuno, anche un eminente rappresentante della Lega – che in fatto di sciocchezze non è seconda a nessuno -, l’on. Calderoli, non ha voluto perdere la battuta. All’annuncio fatto da un esponente del governo che la pseudo sede ministeriale aperta da Bossi a Monza sarà chiusa, l’on. Calderoli non ha esitato a censurare questa decisione come un chiaro esempio di anti settentrionalismo del governo.
A questo punto una domanda viene spontanea: il governo è anti-nord od anti-sud? Ai politici l’ardua sentenza.
Questi episodi provocano in noi un pesante senso di tristezza: sarebbero questi gli uomini deputati a governare questo paese? Nessuno ha mai ricordato loro la vecchia massima “prima di affermare qualcosa, conta fino a dieci e poi sta’ zitto”?
Il Bertoldo
16 febbraio 2012
Gli svizzeri puliranno lo spazio
Scienziati svizzeri hanno in programma di lanciare un "satellite bidello" appositamente costruito per pulire lo spazio da tutti i detriti che orbitano e che possono provocare danni fatali e costosi ad astronavi o satelliti
La notizia
La Grecia si sfoga sui tedeschi.
A parte gli scherzi, ma la Grecia non avrebbe mai dovuto entrare nell' Euro, e pagano gli errori di anni di politiche socialiste, lassismo, corruzione....
Adesso dovrebbebro dichiarare default, uscire dall'Euro e vendere alcune delle loro isole.
Ma la cosa cosi com'e impostata e' semplicemente ridicola.
Zoellick lascia
Chi prendera' il suo posto?
Interessante perche' e' sempre stato un americano. Ma questa volta potremmo vedere un asiatico alla testa della banca mondiale.
15 febbraio 2012
Henrique Capriles sfidera' Chavez
Cominciano gli attacchi da parte del regime comunista contro il candidato liberale Henrique Capriles Radonski che ha vinto le primarie dell’opposizione venezuelana e che sfidera' il presidente Hugo Chávez alle prossime elezioni presidenziali che si terranno il 7 ottobre 2012.
Lo accusano di essere un omossessuale, un ebreo, un fascista ecc...ecc...
Proprio i sinistri sono uguali un tutto il mondo. Beceri, ossessionati e stupidi.
In mancanza di argomenti validi, la loro strategia consiste soltanto ne'attaccare e discreditare il carattere dell'avversario.
Festivalino di Sanremino
la Rai, in piena crisi, continua a spendere quantità spropositate di denaro pubblico per finanziare un baraccone circense dove le bestie cantano, dove vecchie cariatidi dicono banalità e dove altrettante vecchie cariatidi, invitati e prezzolati rispondono con boati di gaudio da giornali e televisioni.
Sipario.
(Via FalceMartello)
Sipario.
(Via FalceMartello)
Ottima decisione
Pensate come piangono tutti i politici, palazzinari, faccendieri ed altri ladri che pensavano di spartirsi la torta.
Roma 2020, niente Olimpiadi. Monti: scelta di responsabilità
Roma 2020, niente Olimpiadi. Monti: scelta di responsabilità
L'Europa declassata in massa
Lasciamo perdere l'Italia che non conta piu' niente.
Io comincerei a preocuparmi seriamente.
Europe is DEAD!
14 febbraio 2012
Il grande giornalismo di Repubblica
Le mail di Repubblica al tiranno siriano Assad
Forse la giornalista di Repubblica dovrebbe andare a Homs a vedere come sono belle le rose di Damasco....
Pazzesco!
13 febbraio 2012
Notiziole
La Cancelliera tedesca, signora Angela Merkel, ha recentemente dichiarato che un “default” della Grecia costituirebbe una gravissima sciagura per l’Europa e metterebbe a serio rischio non solo il destino dell’euro, ma forse anche quello della Unione stessa.
La cosa francamente ci stupisce, visto l’atteggiamento di assoluta chiusura nei confronti di qualunque proposta tendente ad eliminare o quanto meno a ridurre le anomalie non solo della costruzione europea, ma soprattutto quelle legate alla concezione stessa dell’euro come moneta unica di diciassette paesi molto diversi fra loro, senza che si sia provveduto a definire politiche economiche, fiscali, sociali e finanziarie coerenti e coordinate fra di essi.
Non è chiaro se si tratti di un sincero ripensamento, di una specie di riconoscimento dei propri errori, o semplicemente di una mossa con motivazioni puramente elettorali. Sarà interessante vedere quale atteggiamento assumerà in avvenire quando si discuterà nuovamente della questione degli eurobonds e del riconoscimento alla Banca Centrale Europea del ruolo di prestatore di ultima istanza; sarà certamente coerente con le proprie idee, ma il problema è: quelle di prima o quelle di adesso?
o o o o
Il Presidente del Consiglio, professor Mario Monti, in visita negli Stati Uniti, ha detto di avere come programma di cambiare la mentalità e le abitudini degli italiani. Purtroppo per lui, questo programma era già stato enunciato un secolo e mezzo fa, sembra da Massimo D’Azeglio con la famosa frase “abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”. In tutto questo tempo anche altri hanno enunciato lo stesso concetto, compreso Mussolini, ma non sembra che i risultati siano entusiasmanti, se ancora oggi si sente il bisogno di riaffermarlo.
C’è da sperare che il Professore ce la faccia, anche se, visti i precedenti, i dubbi siano più che leciti.
o o o o
Chi non se ne fosse accorto avrà certamente appreso con stupore dalla stampa o dalla televisione che in Italia fa molto freddo e nevica. La cosa stupefacente è che lo stesso avviene in tutto l’emisfero settentrionale. Immaginiamo la sorpresa in certi ambienti: nevica e gela persino a Kyoto. Che ciò sia dovuto ad un eccesso di riduzione delle emissioni di gas serra? In tal caso urge provvedere, ripristinando i livelli precedenti. Infatti, se il riscaldamento mondiale d’origine antropica avrebbe ridotto le produzioni alimentari, bisogna convenire che non diverso risultato provoca il raffreddamento. Come dobbiamo regolarci?
Il Bertoldo
La cosa francamente ci stupisce, visto l’atteggiamento di assoluta chiusura nei confronti di qualunque proposta tendente ad eliminare o quanto meno a ridurre le anomalie non solo della costruzione europea, ma soprattutto quelle legate alla concezione stessa dell’euro come moneta unica di diciassette paesi molto diversi fra loro, senza che si sia provveduto a definire politiche economiche, fiscali, sociali e finanziarie coerenti e coordinate fra di essi.
Non è chiaro se si tratti di un sincero ripensamento, di una specie di riconoscimento dei propri errori, o semplicemente di una mossa con motivazioni puramente elettorali. Sarà interessante vedere quale atteggiamento assumerà in avvenire quando si discuterà nuovamente della questione degli eurobonds e del riconoscimento alla Banca Centrale Europea del ruolo di prestatore di ultima istanza; sarà certamente coerente con le proprie idee, ma il problema è: quelle di prima o quelle di adesso?
o o o o
Il Presidente del Consiglio, professor Mario Monti, in visita negli Stati Uniti, ha detto di avere come programma di cambiare la mentalità e le abitudini degli italiani. Purtroppo per lui, questo programma era già stato enunciato un secolo e mezzo fa, sembra da Massimo D’Azeglio con la famosa frase “abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”. In tutto questo tempo anche altri hanno enunciato lo stesso concetto, compreso Mussolini, ma non sembra che i risultati siano entusiasmanti, se ancora oggi si sente il bisogno di riaffermarlo.
C’è da sperare che il Professore ce la faccia, anche se, visti i precedenti, i dubbi siano più che leciti.
o o o o
Chi non se ne fosse accorto avrà certamente appreso con stupore dalla stampa o dalla televisione che in Italia fa molto freddo e nevica. La cosa stupefacente è che lo stesso avviene in tutto l’emisfero settentrionale. Immaginiamo la sorpresa in certi ambienti: nevica e gela persino a Kyoto. Che ciò sia dovuto ad un eccesso di riduzione delle emissioni di gas serra? In tal caso urge provvedere, ripristinando i livelli precedenti. Infatti, se il riscaldamento mondiale d’origine antropica avrebbe ridotto le produzioni alimentari, bisogna convenire che non diverso risultato provoca il raffreddamento. Come dobbiamo regolarci?
Il Bertoldo
Foibe, lo schiaffo di Pisapia e l'incapacità di liberarsi dai vecchi riti della sinistra
Le associazioni degli esuli, comunque, hanno protestato energicamente per l’andamento della Giornata. «Ci sentiamo offesi e umiliati, il sindaco dovrebbe scusarsi» ha detto il presidente del Movimento nazionale Istria-Fiume-Dalmazia, Romano Cramer. Pisapia - il suo racconto - è arrivato a questa cerimonia organizzata frettolosamente, alla carlona, e ha dato la chiara impressione di volersela cavare con una «toccata e fuga». Ha svolto il suo intervento come un compitino che non si può eludere (d’altra parte alla Camera votò contro l’istituzione della legge) e in pratica non si è allontanato troppo dalla tesi revisionista per cui, in fondo in fondo, le foibe sono state «colpa dei fascisti». Infine non ha dato la parola agli altri ospiti, e la cerimonia più discussa degli ultimi 8 anni si è chiusa così.
L'articolo
I "buoni", si sa, hanno solo di un colore....
L'articolo
I "buoni", si sa, hanno solo di un colore....
12 febbraio 2012
Barzelletta argentina
Adesso i cattivi inglesi nascondo armi nucleari alle Falklands...
E tutto talmente ridicolo che c'e' da chiedersi se la Kirchner non soffre di overdose di silicone al cervello...
L'Argentina denuncia la Gran Bretagna all'ONU
Brasile, stretta sui turisti spagnoli
La cosidetta vendetta terzo mondo. Siccome tutte le puttane e la feccia brasiliana va generalmente in Spagna, gli amici spagnoli, giustamente, hanno imposto alcune regole. E i brasiliani, che sono il popolo piu' arrogante del pianeta, quasi quanto gli argentini, che si credono eletti da Dio e si autodefiniscono "primer mundo", si sono offesi e per ripicca impongono adesso le loro sanzioni tra l'altro cretine.
La notizia
La notizia
Il Giappone 11 mesi dopo il terremoto e tsunami
11 mesi ! UNDICI!
Senza fare tante storie, in una anno di crisi economica, tranquilli, sereni...
Vedere per credere.
Meanwhile nell'italietta de noiantri , per una nevicata...Vabbe' lasciamo perdere.
10 febbraio 2012
Monotonia
Non sempre il Presidente del Consiglio dice la verità, o per lo meno quella che da molti, se non da tutti, è percepita come la verità.
L’ultima sua affermazione, che ha suscitato molte critiche, favorevoli, sfavorevoli od ironiche si riferisce all’invito ai giovani perché non si affannino a cercare un posto fisso: secondo Mario Monti il posto fisso è monotono e noioso. Di questo avviso non sembrano essere la quasi totalità di coloro che fanno politica, dei sindacalisti e simili specie umane. Oppure dobbiamo credere che in effetti si annoino moltissimo, ma per una sorta di masochismo continuino a soffrire in silenzio, compensati più o meno lautamente dal popolo sovrano per i loro auto inflitti patimenti.
Pensiamo per esempio alla noia mortale di cui debbono aver sofferto per tutta la vita Giulio Andreotti, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano e simili dinosauri della politica: e mai un lamento, mai un tentativo di uscire dall’infernale situazione. Questi sì che possono essere considerati dei veri eroi!
E poi ci sono le innumerevoli schiere dei parlamentari - 945 tra senatori e deputati, più i condannati (senatori) a vita per ogni legislatura – più le decine di migliaia di consiglieri comunali, provinciali, regionali, pronti ad accoltellarsi per ottenere e poi cercare di mantenere il loro “posto fisso”. Nessuno di loro è pronto ad ascoltare le sagge parole del super Tecnico, del Consulente Supremo chiamato dal Presidente Napolitano – citato più sopra – per salvare il paese. Del resto lo stesso Napolitano, prima ancora che Monti enunciasse la sua teoria sul posto fisso, ha voluto cooptarlo fra i senatori a vita, un posto fisso per definizione.
In altra occasione abbiamo espresso l’opinione che l’unico modo per far sì che, soprattutto i giovani, la smettano di aspirare al posto fisso sarebbe quello di abolire per legge i posti fissi che proprio la legge ha istituito e continua a mantenere. Ma dato che chi dovrebbe abolire l’idea stessa di posto fisso sono coloro che non solo ne godono, ma soprattutto che vorrebbero perpetuare – se non altro per sé – la simpatica istituzione, ci sono poche speranze che l’invito del Presidente Monti venga ascoltato e tradotto in realtà
Il Bertoldo
L’ultima sua affermazione, che ha suscitato molte critiche, favorevoli, sfavorevoli od ironiche si riferisce all’invito ai giovani perché non si affannino a cercare un posto fisso: secondo Mario Monti il posto fisso è monotono e noioso. Di questo avviso non sembrano essere la quasi totalità di coloro che fanno politica, dei sindacalisti e simili specie umane. Oppure dobbiamo credere che in effetti si annoino moltissimo, ma per una sorta di masochismo continuino a soffrire in silenzio, compensati più o meno lautamente dal popolo sovrano per i loro auto inflitti patimenti.
Pensiamo per esempio alla noia mortale di cui debbono aver sofferto per tutta la vita Giulio Andreotti, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano e simili dinosauri della politica: e mai un lamento, mai un tentativo di uscire dall’infernale situazione. Questi sì che possono essere considerati dei veri eroi!
E poi ci sono le innumerevoli schiere dei parlamentari - 945 tra senatori e deputati, più i condannati (senatori) a vita per ogni legislatura – più le decine di migliaia di consiglieri comunali, provinciali, regionali, pronti ad accoltellarsi per ottenere e poi cercare di mantenere il loro “posto fisso”. Nessuno di loro è pronto ad ascoltare le sagge parole del super Tecnico, del Consulente Supremo chiamato dal Presidente Napolitano – citato più sopra – per salvare il paese. Del resto lo stesso Napolitano, prima ancora che Monti enunciasse la sua teoria sul posto fisso, ha voluto cooptarlo fra i senatori a vita, un posto fisso per definizione.
In altra occasione abbiamo espresso l’opinione che l’unico modo per far sì che, soprattutto i giovani, la smettano di aspirare al posto fisso sarebbe quello di abolire per legge i posti fissi che proprio la legge ha istituito e continua a mantenere. Ma dato che chi dovrebbe abolire l’idea stessa di posto fisso sono coloro che non solo ne godono, ma soprattutto che vorrebbero perpetuare – se non altro per sé – la simpatica istituzione, ci sono poche speranze che l’invito del Presidente Monti venga ascoltato e tradotto in realtà
Il Bertoldo
Halftime Italia, faremo meglio nel secondo tempo?
..."Ma la cosa più stupefacente passata quasi completamente inosservata è che dopo giorni di accuse (e di varie ilarità) all'indirizzo del sindaco di Roma Alemanno, che in preda a sindrome da accerchiamento ha osato polemizzare con la Protezione civile, ebbene in un'audizione al Senato è proprio il capo della Protezione civile Gabrielli a dare ragione, nel merito, ad Alemanno. Il quale aveva denunciato che la Protezione civile è ormai ridotta ad un ruolo meramente burocratico, da «passacarte». Apriti cielo! Ebbene, ieri Gabrielli ha spiegato alla Commissione che ha dovuto difendere l'onore dell'istituzione e dei suoi meteorologi, ma nel merito ha detto la stessa identica cosa: «Il 26 febbraio del 2011, la legge n. 10 ha reso di fatto, oggi, non operativa la Protezione Civile». Una sentenza senz'appello: oggi la Protezione civile non è operativa. E ha fornito un esempio «delle tante perversioni di questa legge»: «I governatori delle regioni interessate (Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Molise, Marche) non hanno chiesto lo stato d'emergenza, non perché è Gabrielli che li consiglia di non farlo perché non si vuole prendere l'onere della gestione, ma perché sanno perfettamente che la richiesta dello stato d'emergenza equivarrebbe all'innalzamento delle accise regionali sulla benzina»."
L'articolo
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Consulenti e Tecnici
Era inverno ed un lombrico, per sua natura nudo, soffriva un freddo terribile. Chiese consiglio in giro per risolvere il suo problema e gli consigliarono di rivolgersi al saggio locale, il Gufo, che sapeva trovare soluzioni a tutto.
Pian piano il lombrico si incamminò e quando giunse davanti al Gufo lo supplicò di suggerirgli un rimedio per difendersi dal freddo invernale.
Il Gufo aggrottò le sopracciglia, iniziò a riflettere ed alla fine disse al lombrico: “l’unica cosa che devi fare per difenderti dal gelo è di farti crescere una folta pelliccia. Infatti gli orsi, i conigli, le volpi, i lupi e moltissimi animali non soffrono il freddo come te, perché sono coperti di pelliccia”.
Stupito da tanta scienza il lombrico ringraziò commosso e se ne andò. Cammin facendo riflettè al consiglio e non riuscì a capire come avrebbe dovuto fare; decise pertanto di tornare a chiedere spiegazioni al Gufo.
Quando fu da lui gli disse: “Saggio Gufo, ti ringrazio per il consiglio, ma io sono un lombrico, non una volpe o un orso: cosa devo fare per far crescere una pelliccia che non è nella mia natura?”.
Il Gufo, con molto sussiego, rispose: “ Io ti ho indicato il rimedio, al resto pensaci tu, è affar tuo”.
Il Bertoldo
Pian piano il lombrico si incamminò e quando giunse davanti al Gufo lo supplicò di suggerirgli un rimedio per difendersi dal freddo invernale.
Il Gufo aggrottò le sopracciglia, iniziò a riflettere ed alla fine disse al lombrico: “l’unica cosa che devi fare per difenderti dal gelo è di farti crescere una folta pelliccia. Infatti gli orsi, i conigli, le volpi, i lupi e moltissimi animali non soffrono il freddo come te, perché sono coperti di pelliccia”.
Stupito da tanta scienza il lombrico ringraziò commosso e se ne andò. Cammin facendo riflettè al consiglio e non riuscì a capire come avrebbe dovuto fare; decise pertanto di tornare a chiedere spiegazioni al Gufo.
Quando fu da lui gli disse: “Saggio Gufo, ti ringrazio per il consiglio, ma io sono un lombrico, non una volpe o un orso: cosa devo fare per far crescere una pelliccia che non è nella mia natura?”.
Il Gufo, con molto sussiego, rispose: “ Io ti ho indicato il rimedio, al resto pensaci tu, è affar tuo”.
Il Bertoldo
07 febbraio 2012
Posto Fisso
In questi ultimi tempi fervono le polemiche su alcune affermazioni fatte da esponenti del governo riguardo a certe aspirazioni abbastanza generalizzate di molti giovani, quelli per il cui “posto” (per carità, non parliamo di lavoro) sindacati, politici, media, clero sono in costante agitazione.
Il Presidente del Consiglio, con un certo humor, ha sconsigliato di aspirare al posto fisso, perché sarebbe “monotono”. Il Ministro dell’Interno ha criticato la voglia di posto fisso, per di più vicino a mamma e papà. Il ministro del Welfare ha detto che non si deve dare l’illusione del posto a vita, che non ci possiamo permettere. Ed il vice ministro del Welfare ha definito “sfigati” coloro che a ventotto anni non sono ancora laureati.
A nostro parere le polemiche in argomento sono del tutto inutili, buone soltanto a dare fiato a stampa e televisione, a segnalare personaggi politici o sindacali del tutto insignificanti quali interpreti, soprattutto con comparsate in TV, di principi obsoleti e promotori di battaglie inutili e soluzioni insensate. Anche gli esponenti del governo si limitano ad esortare i giovani ad adottare comportamenti più in linea con i tempi che corrono, ma si guardano bene dal proporre rimedi.
A rigor di logica, prima di affrontare gli eventuali rimedi, occorre fare il punto della situazione. Per quale motivo tanti giovani – e non solo loro – aspirano all’agognato posto fisso? Perché nella società italiana il “posto fisso” c’è, per legge. E’ evidente che se non ci fosse nessuno si sognerebbe di farne la propria massima aspirazione. E dove si annida questa anomalia? Essenzialmente nella pubblica amministrazione, statale, regionale, provinciale, comunale, ed in tutte le loro innumerevoli ramificazioni e dipendenze, ma anche in certe disposizioni dello Statuto dei Lavoratori, tali il famigerato articolo 18.
E’ pur vero che l’articolo 4 della Costituzione “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro”, ma parla di “lavoro” e non di “posto”, ed all’articolo 97 vengono fissate le modalità per accedere ai pubblici uffici (per concorso), ma non si specifica in alcun modo che gli incarichi pubblici debbano essere a vita.
Sembra quindi che, anziché dissertare accademicamente e polemizzare a vuoto, sarebbe opportuno che si incominciasse a ragionare seriamente sul problema. Appare ragionevole che si discuta accanitamente sulla modifica o l’abolizione dell’art. 18, ma per quale motivo non si affronta il problema anche per quanto riguarda la pubblica amministrazione? La Costituzione, questo intoccabile totem, non precisa forse che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Però questo principio non può e non deve essere aggirato furbescamente emanando leggi di favore ad hoc per determinate categorie di cittadini.
Il Bertoldo
Il Presidente del Consiglio, con un certo humor, ha sconsigliato di aspirare al posto fisso, perché sarebbe “monotono”. Il Ministro dell’Interno ha criticato la voglia di posto fisso, per di più vicino a mamma e papà. Il ministro del Welfare ha detto che non si deve dare l’illusione del posto a vita, che non ci possiamo permettere. Ed il vice ministro del Welfare ha definito “sfigati” coloro che a ventotto anni non sono ancora laureati.
A nostro parere le polemiche in argomento sono del tutto inutili, buone soltanto a dare fiato a stampa e televisione, a segnalare personaggi politici o sindacali del tutto insignificanti quali interpreti, soprattutto con comparsate in TV, di principi obsoleti e promotori di battaglie inutili e soluzioni insensate. Anche gli esponenti del governo si limitano ad esortare i giovani ad adottare comportamenti più in linea con i tempi che corrono, ma si guardano bene dal proporre rimedi.
A rigor di logica, prima di affrontare gli eventuali rimedi, occorre fare il punto della situazione. Per quale motivo tanti giovani – e non solo loro – aspirano all’agognato posto fisso? Perché nella società italiana il “posto fisso” c’è, per legge. E’ evidente che se non ci fosse nessuno si sognerebbe di farne la propria massima aspirazione. E dove si annida questa anomalia? Essenzialmente nella pubblica amministrazione, statale, regionale, provinciale, comunale, ed in tutte le loro innumerevoli ramificazioni e dipendenze, ma anche in certe disposizioni dello Statuto dei Lavoratori, tali il famigerato articolo 18.
E’ pur vero che l’articolo 4 della Costituzione “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro”, ma parla di “lavoro” e non di “posto”, ed all’articolo 97 vengono fissate le modalità per accedere ai pubblici uffici (per concorso), ma non si specifica in alcun modo che gli incarichi pubblici debbano essere a vita.
Sembra quindi che, anziché dissertare accademicamente e polemizzare a vuoto, sarebbe opportuno che si incominciasse a ragionare seriamente sul problema. Appare ragionevole che si discuta accanitamente sulla modifica o l’abolizione dell’art. 18, ma per quale motivo non si affronta il problema anche per quanto riguarda la pubblica amministrazione? La Costituzione, questo intoccabile totem, non precisa forse che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge? Però questo principio non può e non deve essere aggirato furbescamente emanando leggi di favore ad hoc per determinate categorie di cittadini.
Il Bertoldo
Italia schiava d'Europa
Notizia spaventosa!
Ma e' mai possibile che tutta l'energia della settima economia mondiale, la quarta europea dipenda al 90% dall'estero?
Bisogna costruire centrali nucleari subito!
Ma e' mai possibile che tutta l'energia della settima economia mondiale, la quarta europea dipenda al 90% dall'estero?
Bisogna costruire centrali nucleari subito!
Liberato il braccio destro di Bin Laden in Europa.
Pazzesco!
E tutto questo perche' la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo aveva sentenziato che non poteva essere estradato in Giordania.
Ma dico, quest'uomo e' un terrorista, pericoloso, considerato il braccio destro di Osama Bin Laden in Europa.
Europe is screwed.
Italia senza speranze
Vi supplico, voi che siete giovani, andatevene, scappate!
Tutti gli italiani che conosco e che hanno avuto il coraggio di lasciare il paese, hanno fatto fortuna all'estero.
Siamo un grande popolo, perche' abbiamo un vantaggio su tutti gli altri.
Sappiamo adattarci a qualsiasi situazione.
Comunque che tristezza....
"Oggi ancora più mazzette".
Tutti gli italiani che conosco e che hanno avuto il coraggio di lasciare il paese, hanno fatto fortuna all'estero.
Siamo un grande popolo, perche' abbiamo un vantaggio su tutti gli altri.
Sappiamo adattarci a qualsiasi situazione.
Comunque che tristezza....
"Oggi ancora più mazzette".
La Grecia fara' default il 20 Marzo
Questi politici europei ci prendono per i fondelli.
I campanelli d'allarme stanno suonando e tutti fanno finta di non sentirli.
Cosa si sono inventati adesso? Ah si! Il Psi (private sector involvement) un nuovo termine per cercare di coprire la verita' e perdere ancora piu' tempo.
Non so dove l'ho letto, ma in sintesi: Se uno deve a una banca 10mila Euro, viene perseguitato fino alla morte, se invece deve a una banca 100 milioni di Euro, la banca si mette a pecora e negozia...Anzi, presta ancora piu' soldi.
E' comunque straordinario e stiamo vivendo un grande periodo della storia d'Europa.
Sicuramente la fine dell'Euro e, spero, la fine dell'Unione Europea cosi com'e' concepita.
La rivincita di Cartagine
Contro gelo 800 tonnellate di sale.
Dopo 5 giorni , cominciano a prendere le misure necessarie.
Buffoni!
06 febbraio 2012
60 anni di regno
60 anni di servizio, a salutare la plebe con un gesto della mano, e chiedere "siete arrivati da lontano?" oppure "...e cosa fate nella vita?"
60 facts about the Queen you didn't know
60 facts about the Queen you didn't know
Non ci sto
Tutti ricordano il famoso “Non ci sto” pronunciato – a reti unificate – dal non compianto Presidente Oscar Luigi Scalfaro. In sostanza l’illustre personaggio dichiarava di non voler assumersi alcuna responsabilità, e quindi di sentirsi esonerato dal fornire alcuna spiegazione, riguardo l’utilizzo di centinaia di milioni di fondi “riservati” del suo ministero. Come tutti sanno Scalfaro era un ex magistrato che aveva peraltro sostenuto con estrema severità le presunte responsabilità di alcuni imputati di collaborazionismo.
Qualche giorno fa la Camera dei Deputati, con voto segreto, ha deliberato finalmente l’attuazione di un plebiscitario referendum del 1987 che sanciva la responsabilità civile dei magistrati. Apriti cielo: da parte della magistratura è stato un coro di “non ci sto”, la frase preferita del loro mentore, che è stata assunta come slogan della corporazione. La maggior parte delle dichiarazioni rilasciate da eminenti membri della magistratura sarebbero comiche se non mostrassero il lato incoerente di chi tali affermazioni ha avuto il coraggio di esternare.
Cominciamo con Luca Palamara, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, il loro sindacato, in cui egli si è assunto un po’ le funzioni di Susanna Camusso al maschile. Egli ha solennemente dichiarato che “si vuole impedire che il giudice possa decidere liberamente”. In definitiva sembra che egli consideri che l’assumersi una qualche responsabilità per il proprio operato riduca la libertà individuale: a che titolo quindi i magistrati attribuiscono responsabilità a destra ed a manca, se chi è soggetto a responsabilità non è libero? Forse il Palamara voleva dire “si vuole impedire che il giudice possa sbagliare liberamente”. Pietoso!
Il Primo Presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, ricalca i concetti del Palamara: “la responsabilità del giudice limita sempre l’indipendenza”. In sostanza il Presidente Lupo ritiene che i giudici siano degli irresponsabili. Andiamo bene!
Ancora il Palamara “ il giudice, di fronte all’eventualità di essere trascinato in giudizio da una delle due parti, finirà per non decidere”. E’ veramente un elogio della serietà, senso di dignità e correttezza della magistratura che egli rappresenta.
Infine, citiamo ancora un’affermazione di vari magistrati: “la norma è incostituzionale, perché costituisce un attentato all’autonomia dei magistrati”. E’ incredibile che si pensi che l’autonomia della magistratura, sancita dalla Costituzione, copra anche qualunque errore, malizia, addirittura comportamenti faziosi, mentre gli altri sessanta milioni di cittadini debbono rispondere, spesso di fronte agli stessi giudici che si ritengono intoccabili, delle proprie responsabilità.
Nelle aule dei tribunali troneggia la scritta “La legge è uguale per tutti”. Proprio per tutti?
Il Bertoldo
Qualche giorno fa la Camera dei Deputati, con voto segreto, ha deliberato finalmente l’attuazione di un plebiscitario referendum del 1987 che sanciva la responsabilità civile dei magistrati. Apriti cielo: da parte della magistratura è stato un coro di “non ci sto”, la frase preferita del loro mentore, che è stata assunta come slogan della corporazione. La maggior parte delle dichiarazioni rilasciate da eminenti membri della magistratura sarebbero comiche se non mostrassero il lato incoerente di chi tali affermazioni ha avuto il coraggio di esternare.
Cominciamo con Luca Palamara, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, il loro sindacato, in cui egli si è assunto un po’ le funzioni di Susanna Camusso al maschile. Egli ha solennemente dichiarato che “si vuole impedire che il giudice possa decidere liberamente”. In definitiva sembra che egli consideri che l’assumersi una qualche responsabilità per il proprio operato riduca la libertà individuale: a che titolo quindi i magistrati attribuiscono responsabilità a destra ed a manca, se chi è soggetto a responsabilità non è libero? Forse il Palamara voleva dire “si vuole impedire che il giudice possa sbagliare liberamente”. Pietoso!
Il Primo Presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, ricalca i concetti del Palamara: “la responsabilità del giudice limita sempre l’indipendenza”. In sostanza il Presidente Lupo ritiene che i giudici siano degli irresponsabili. Andiamo bene!
Ancora il Palamara “ il giudice, di fronte all’eventualità di essere trascinato in giudizio da una delle due parti, finirà per non decidere”. E’ veramente un elogio della serietà, senso di dignità e correttezza della magistratura che egli rappresenta.
Infine, citiamo ancora un’affermazione di vari magistrati: “la norma è incostituzionale, perché costituisce un attentato all’autonomia dei magistrati”. E’ incredibile che si pensi che l’autonomia della magistratura, sancita dalla Costituzione, copra anche qualunque errore, malizia, addirittura comportamenti faziosi, mentre gli altri sessanta milioni di cittadini debbono rispondere, spesso di fronte agli stessi giudici che si ritengono intoccabili, delle proprie responsabilità.
Nelle aule dei tribunali troneggia la scritta “La legge è uguale per tutti”. Proprio per tutti?
Il Bertoldo
05 febbraio 2012
Lusi chi?
Il destino di chi a sinistra viene sorpreso con le mani nel sacco (o più semplicemente viene accusato di aver commesso qualche illecito) è sempre il medesimo: nessuno lo conosce, e a ogni modo non è uno importante, e se lo è ha agito personalmente e nessuno ne sapeva niente.
L'articolo
Lo stupro di gruppo delle leggi fatto su Facebook
"tutti questi dettagli non sono stati spiegati sui giornali, dando l'idea - grazie anche a scelte discutibili nei titoli - che la sentenza significasse che laddove ci fosse uno stupro di gruppo, i colpevoli non vanno in galera. Niente di più falso: la pena minima per questo reato è di 6 anni, e quindi non c'è modo di evitare il carcere, se si viene condannati."
L'articolo
E’ la maledizione dell’ sms o twitter, la generazione di cervelli limitati a recepire 120 caratteri: la gente legge i titoli - o L’Internazionale - ed è convinta di essere informata.
(Via FalceMartello)
O wikipedia...
L'articolo
E’ la maledizione dell’ sms o twitter, la generazione di cervelli limitati a recepire 120 caratteri: la gente legge i titoli - o L’Internazionale - ed è convinta di essere informata.
(Via FalceMartello)
O wikipedia...
Perche' pagare le tasse?
C'e' stata un ondata di freddo che ha colpito tutta l'Europa.
Voli annullati, treni bloccati, strade chiuse.
E' chaos in tutto il continente.
Voli annullati, treni bloccati, strade chiuse.
E' chaos in tutto il continente.
Ma differenza del nostro paese, nel resto del continente i responsabili si rimboccano le maniche e lavorano per minimizzare i disagi.
Grazie anche ad un sitema di allerte che permettono di prevedere e dunque essere proattivi e non solo reattivi.
In Italia, sono bravi solo a polemizzare e dare la colpa agli altri.
Poi per fare polemica...Manco fosse stato un blizzard. Suvvia, pochi centimetri di neve riescono a mettere in ginocchio la capitale d'Italia?
E intanto il cittadino, che paga le tasse e dunque si aspetta di ricevere un minimo di servizi, deve solo stare zitto e subire supino le angherie di questi irresponsabili.
Ennesimo desolante spettacolo, di un paese sempre piu' medievale, la dimostrazione che i soldi che il popolo versa nelle casse vengono utilizzati per arricchire questa casta di miserabili incompetenti che ci governano.
Allora cari italiani, se potete evitare di pagare le tasse, fatelo.
E' un dovere!
E mai le parole di Milton Friedman, che dichiaro' che se il nostro paese si regge ancora e' grazie al mercato nero ed all’evasione fiscale che sono in grado di sottrarre ricchezze alla macchina parassitaria ed improduttiva dello Stato per indirizzarle invece verso attività produttive, sono cosi vere oggi!
E intanto il cittadino, che paga le tasse e dunque si aspetta di ricevere un minimo di servizi, deve solo stare zitto e subire supino le angherie di questi irresponsabili.
Ennesimo desolante spettacolo, di un paese sempre piu' medievale, la dimostrazione che i soldi che il popolo versa nelle casse vengono utilizzati per arricchire questa casta di miserabili incompetenti che ci governano.
Allora cari italiani, se potete evitare di pagare le tasse, fatelo.
E' un dovere!
E mai le parole di Milton Friedman, che dichiaro' che se il nostro paese si regge ancora e' grazie al mercato nero ed all’evasione fiscale che sono in grado di sottrarre ricchezze alla macchina parassitaria ed improduttiva dello Stato per indirizzarle invece verso attività produttive, sono cosi vere oggi!
04 febbraio 2012
USA: Fa discutere un quadro che ritrae Obama che calpesta la costituzione
Il dipinto intitolato " The Forgotten Man" dell'artista Jon McNaughton, ritrae un' arrogante Obama circondato da tutti i 43 presidenti, che ignora un uomo depresso seduto su una panchina mentre il suo piede destro calpesta la Costituzione con James Madison accanto che lo supplica di fermarsi.
La notizia
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