Una pausa per parlare di Sergio.
Anzi, il salotto di Sergio, punto di ritrovo essenziale per chi come me, vuole vedersi le partite di questa nazionale da infarto senza essere circondato dai soliti italiani chiassosi, sentenziosi, opinionisti saccenti, tutti grandi allenatori oppure circondato da qualche "locale" cretino che di calcio ne capisce poco o niente e che tifa solo in base all'ammontare della sua scommessa.
Invece con qualche amico discreto, ci ritroviamo da Sergio, napoletano DOC, verace come le vongole.
Seduti su un ampio divano comprato nuovo di zecca, guardiamo le partite proiettate su uno schermo gigante in high definition dove ogni mossa, ogni azione, ogni fallo possono essere rivisti al "ralenti", incluso i valzer degli sputi...
Ogni 4 anni Sergio si prepara per il mondiale. Cambia, si metamorfosa come una farfalla in bruco. Il rasoio sparisce. Il suo linguaggio diventa incomprensibile. Una specie di dialetto anglo-napoletano colorito e popolaresco. Passa da momenti di euforia a momenti di grande depressione; Si agita, si alza, invoca Maradona, San Gennaro ed altri santi e patroni. Ormai classico il lancio del pacchetto di sigarette su ogni azione ritenuta incoerente secondo la sua logica.
Ad ogni partita il suo salotto diventa il set di una divertente commedia nel piu' puro stile comico napoletano.
Grande Sergio, evviva Napoli!
1 commento:
Sergio e' un Signore, con la maiuscola; appartiene a quella classe di napoletani che se anche gettati in miseria mantengono uno spirito decaduto, ma nobile. Sergio, pero', ha rotto l'incantesimo, creatosi nelle prime due partite dell'Italia. Al piccolo circolo di "amici discreti" se ne sono aggiunti altri, le regole della pura e sana scaramanzia partenopea si sono infrante come un macinino che si blocca proprio durante la preparazione de 'O ccafe'. Si e' vinto comunque, a fatica, ma si e' vinto. Ora sta a Sergio trovare la formula vincente per vendicarci di Hiddink allenatone degli Socceroos.... Ordunque a te Sergio l'ardua sentenza, padrone di casa: che si aprino le porte di Balmoral Crescent oppure che le si chiudino per sempre ! Per vincere un mondiale bisogna sconfiggere anche la credenza popolare. Il vero scaramantico e' quello che non crede alla scaramanzia. L'ultima volta fu l'82, " 'a Tavula 'mbandita ", se vinciamo quest'anno (06) sara' grazie a " chella ca guarda 'nterra... ". Lascio a te, O Sergio, la traduzione dell'ultima per i non napoletani; un abbraccio e Forza Pirlo, casacca numero 21, " 'a Femmena annura " magari lituana....la Smorfia ha sempre ragione !
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