29 agosto 2006

Politica estera pericolosa

Ha perfettamente ragione, Alessandro Corneli di scrivere che "La sinistra continua a magnificare la propria politica estera, e la destra si limita a dire che è scorretto, che così non si fa, e sciocchezze del genere, come se scoprisse adesso le regole della politica."
Stiamo vivendo settimane incredibili, e rimango scioccato dalla mancanza di risposte serie da parte della destra e sopratutto dal fatto che nessuno, o quasi, reagisce.
Sarebbe forse ora di suonare il campanello di allarme.
La politica estera italiana e' riuscita a fare una virata di 360 gradi senza neanche un dibattito da parte dell'opposizione.
La politica di D'Alema e' semplice: Antiamericani e pro islamisti.
La guerra in Libano contro i terroristi Hezbollah ha offerto un'opportunita' unica alla sinistra (e D'alema in particolare) di portare avanti questa sua politica, approfittando della crisi e giocando perfettamente le carte ONU.
Forte del suo successo, D'Alema rilascia interviste che francamente, come dicono gli inglesi, "might raise some eyebrows".
Al New York Times dice: " I francesi hanno amici e nemici in Libano. Noi, no. Non abbiamo nemici in Libano”.
Al quotidiano israeliano Haaretz :" Hezbollah non è considerato un gruppo terroristico dall'Unione Europea, e non lo è nella mia opinione personale. Hezbollah è un'organizzazione militare ma anche una forza che partecipa alle elezioni”.
E nessuno dice niente. Nessuno reagisce.
Leggo poi, che il ministro della difesa Parisi ha detto che "il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo è scritto nella storia e nella geografia". Un ministro di stato non puo' sostenere affermazioni, che come scive giustamente Corneli :"autorizza qualche centinaio di milioni di islamici a sostenere che il ruolo di Israele non è scritto né nella storia né nella geografia."
Questi continuano a gettare olio sul fuoco e nessuno dice niente. Nessuno reagisce.
Io auguro e spero che questa missione finisca bene e in fretta. Ma ne dubito. L'europa e' un continente troppo disunito diplomaticamente e fragile politicamente. Molto bravi tutti a parlare e pontificare ma quando si tratta di agire....
Inoltre, con D'Alema che cerca di isolare gli Stati Uniti e l'Inghilterra (gli unici due paesi capaci di gestire la situazione) modificando cosi gli equilibri dell'alleanza fondamentale per combattere il terrorismo,(l'alleanza dei tre B's), l'Italia rischia seriamente di trovarsi sola ed impantanata nel fango del medio oriente.
Indovinate poi chi come al solito dovra' venire a salvarci?

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