Lista unica tra Fi e An; Lega federata; se vuole, l’Udc può aderire, altrimenti “noi andiamo avanti ugualmente”, ha detto ieri Silvio Berlusconi, aggiungendo che la decisione non è una risposta a Veltroni ma una evoluzione di un processo unitario avviato anni fa. In parte ha ragione anche se l’impressione è che sia stata una risposta al “vado da solo” di Veltroni.
Pesante la situazione dell’Udc, al quale Berlusconi ha negato la stessa possibilità offerta alla Lega, quella di federarsi, perché l’Udc non è un partito territoriale. Di essere stato escluso – ma in fondo è quello che voleva – Casini lo ha fatto capire nel suo commento: “L’imposizione di un partito unico rispondente ad una estemporanea operazione elettorale non ci interessa oggi come non ci interessava ieri”.
Alessandro Corneli - GRRG.IT
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