Preoccupato, anche se non lo dice, di conservare la leadership del Pd, Veltroni ha detto: “Costituiremo un governo dell'opposizione, un governo ombra che avrà un numero di ministri coincidente con quelli che andrà formando il Pdl”. Ma questa è una trovata momentanea che non garantisce nulla.
Più importante il suo tentativo di interpretare il voto: “Vedendo i dati del Senato, abbiamo preso da +6 a +10% nella grandi città”. Ammette che sulla sconfitta di tutte le forze dell'ex centrosinistra “ha pesato il giudizio verso il Governo”: bella scoperta. Tuttavia, secondo lui, “il dato elettorale è inequivocabile, con una forte affermazione del Pdl”. Invece c’è stato un massiccio spostamento di voti della coalizione vincente verso la Lega con il Pdl che ha perso 804 mila voti rispetto al 2006 né ha lesinato le prime critiche: “Sono rimasto molto negativamente colpito dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, affermazioni che non fanno vedere un buon inizio” a causa di “un certo tono verso le altre forze politiche e annunci che rivelano una certa idea di autosufficienza”. Si è riferito alla nomina di un commissario europeo al posto di Frattini: “Vorrei sapere se vale la logica dello spoil system che non valse quando toccò a noi nominare il commissario europeo”.
Forse non manca molto che Veltroni dica di avere vinto e che Berlusconi non è legittimato a governare.
Da GRRG-IT
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