Finalmente
dobbiamo riconoscere, almeno una volta, che dopo tante affermazioni sulla cui
veridicità è lecito più che qualche scetticismo, un membro del governo sembra
aver detto qualche cosa che, almeno in determinati ambiti, è certamente vero.
Anzi,
non è chiaro se si tratti di una confessione inattesa, di una critica abilmente
mascherata oppure di una “voce dal sen fuggita” forse involontariamente.
Il
ministro del lavoro, la lacrimosa Elsa Fornero, ha ultimamente proposto che le
retribuzioni dei lavoratori, che abitualmente crescono con l’anzianità, a
partire dai cinquanta anni subiscano una graduale diminuzione per ogni anno di
ulteriore anzianità. La proposta appare quanto meno insolita e bizzarra, ma
l’autrice ha voluto darne una razionale (almeno a suo parere) giustificazione.
Secondo
l’esimia professoressa il rendimento operativo degli esseri umani diminuisce a
partire dal cinquantesimo anno, e pertanto sembra giusto che, a fronte di una
diminuita efficienza, anche il compenso per il lavoro prestato subisca una
parallela decurtazione.
La
tesi appare alquanto discutibile, soprattutto se estesa alla generalità dei
lavoratori, uomini o donne che siano. Però non si può fare a meno di constatare
che esistono chiari esempi che illustrano quanto le affermazioni della signora
Fornero contengano evidenti elementi di verità.
Ci
riferiamo al fatto che praticamente tutti i membri del governo “tecnico”
attualmente in carica hanno più o meno ampiamente superato l’età canonica
precisata dal ministro, ed i risultati del loro operare non lasciano dubbi. Non
abbiamo alcun elemento di prova per dimostrare che essi, in età più giovanile,
fossero estremamente efficienti: tuttavia le carriere da essi percorse
sembrerebbero indicare le loro capacità precedenti.
Peraltro
la loro azione di governo, svolta dopo aver superato la fatale soglia dei
cinquanta, ha dimostrato che, supposto che in passato le loro prestazioni
fossero migliori, la loro efficienza come governanti ultracinquantenni non è
stata particolarmente esaltante. Basti ricordare che essi hanno scelto la linea
operativa più facile, quella delle tasse, senza curarsi delle conseguenze
negative su tutta la linea; la loro indecisione di fronte alla necessità di
ridurre le spese, per non urtare nessuno; i risultati in gran parte negativi
registrati da qualche mese a questa parte. D’altra parte non dobbiamo
dimenticare che anche la principale ispiratrice del nostro Presidente del
Consiglio ha da tempo passato la cinquantina.
Per
non parlare del Presidente della Repubblica….
Il Bertoldo
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