Quotidianamente, in
dibattiti televisivi (talkshow per i poliglotti), conferenze stampa,
interviste, dichiarazioni varie una pletora di ministri, sottosegretari,
politici più o meno di professione, politologi, opinionisti, tuttologi
assortiti ci elencano i problemi di cui soffre il nostro paese: crisi del
credito, crisi del mercato immobiliare,
disoccupazione, specialmente giovanile, fallimenti, diminuzione del PIL
e simili amenità.
Quello di cui forse non si
rendono conto è il fatto che noi, i cittadini, questi problemi li conosciamo
molto bene, e ne soffriamo, ed è perfettamente inutile che tutti questi
personaggi ce li facciano conoscere, come se fossero loro, con il loro
incontestabile ed invidiabile sapere, ad avere scoperto questi fatti. Ciò che a
noi interessa non è certo l’elencazione delle nostre disgrazie, ma una chiara
indicazione di come pensano di porvi rimedio.
In altre parole, nessuno va
dal medico per sentirsi dire “lei non sta bene, ha la febbre, soffre di
dolori…” e basta, ma per vedersi assegnata o per lo meno suggerita una terapia.
Di chiacchiere abbiamo già fatto da tempo il pieno.
L’attuale governo del
premier Enrico Letta, in un sussulto di consapevolezza delle proprie
responsabilità, sta predisponendo un provvedimento dal titolo promettente:
“Fare”. Esso contiene un po’ di tutto, ma l’impressione è che si tratti dei
soliti pannicelli caldi: tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione,
meno severità e prepotenza da parte di Equitalia, e simili. Si stanziano poi un
paio di miliardi per nuovi lavori infrastrutturali: saranno pagati anche questi
“a babbo morto?”.
Per quanto ci si sforzi,
non si riesce a capire in qual modo questi provvedimenti possano aiutare
l’economia a ripartire. Si tratta di cose estremamente necessarie, ma in fin
dei conti possono riassumersi in una frase: saremo meno severi, ma vi terremo
d’occhio… Non c’è un solo accenno ad un qualsivoglia, sia pur modesto, taglio
di spese, unico strumento per trovare i fondi necessari per ripartire.
Per tutte queste semplici
considerazioni non vogliamo essere giudicati menagramo, ma temiamo che questo
“fare” assomigli troppo e più semplicemente a “dire”… e si sa che tra l’uno e
l’altro c’è di mezzo il mare. Non dimentichiamo che il precedente governo di
saccenti “tecnici” varò un provvedimento definito “salva Italia” e tutti
abbiamo visto com’è andata a finire.
Il Bertoldo
Nessun commento:
Posta un commento