L'arresto vergognoso di Vittorio Emanuele di Savoia per accuse infamanti mi lascia perplesso ma non mi stupisce.
Siamo dopotutto il paese degli scandali e sotto regime comunista. A prescindere dalle accuse che mi sembrano non solo ben poco convincenti ma anche da provare, il giudice Woodcock (le norme di buona educazione m'impediscono di tradurre questo cognome in italiano...) e' ben conosciuto per essere un protagonista con preferenze per casi che finiscono sulle prime pagine dei quotidiani e che fanno l'apertura dei telegiornali.
Invece quello che mi lascia perplesso e' il "timing" di quest'arresto vergognoso, che scoppia quando in Italia ci troviamo in un momento delicato dal punto di vista politico. Siamo alla vigilia di un importante referendum sulla Costituzione. La Repubblica Italiana e' nata Il 2 giugno 1946, con un referendum per decidere tra Repubblica e Monarchia e la sua costituzione e' basata sui valori della Resistenza e dell'antifascismo. E' giusto dunque dire che il fondamento di questa Costituzione e di questa Repubblica e' la Resistenza e dunque la vittoria di una parte politica che, con il diritto del vincitore, ha posto le sue regole.
Questo non sfugge ai vari brontosauri Cossiga, Ciampi e Scalfaro e basta leggere i loro commenti e le loro prese di posizione a favore del no. Cosi come non sfugge ai "leaders" di sinistra.
Dare addosso a un Savoia, in questo momento, permette di riabilitare ed esaltare la Resistenza, la Repubblica e la Costituzione vigente contro una riforma che, secondo questi personaggi, vorrebbe proprio eliminare questa continuità, che è poi anche legittimità.
Tra l'altro oltre a Vittorio Emanuele è stato coinvolto un personaggio molto vicino a Gianfranco Fini, leader di Alleanza Nazionale, e cioè Salvo Sottile. Mi sembra dunque chiaro il messaggio politico: An è sotto tiro, la sua adesione sempre più convinta al SI referendario è ancora più sospetta perché An conserva, secondo la sinistra, un nucleo fascista quanto meno nostalgico, da estirpare.
Non dobbiamo poi dimenticare il fatto che, se le prime pagine sono occupate adesso dalle vicende del Savoia, non hanno spazio per le non-decisioni del Governo, per la vergognosa manovra economica, per le divergenze in seno all’Unione, la mancanza di coerenza nella nostra politica estera, per la battaglia del controllo della RAI et cetera.
L'Italia e' sotto un vergognoso regime comunista della peggiore specie che vuole portare indietro il paese, bloccando le necessarie riforme indispensabili per la sua modernizzazione. Non solo, ma un regime che per fini politici non esita a mettere in galera un uomo che in fondo, nel bene o nel male, rappresenta sempre la storia del nostro paese.
Semplicemente indecente!
4 commenti:
Francamente non so se sia solo una questione politica o (come ritengo più probabile) una squallida storia cavalcata per fini politici...Senz'altro il momento è inopportuno...ma mi guardo bene dal difendere quell'uomo perchè rappresenta qualcosa....Lo difenderò a spada tratta se, come uomo,risulterà invece innocente...
Dietrologia da due lire e degna di miglior causa.
Impegnamoci a non fare andare al mare il nostro elettorato piuttosto che perdere tempo gridando al complotto.
Francamente mi sembra eccessiva come dietrologia. Manco la Spectre...
E poi mi pare che, oltre alle intercettazioni, ora stia venendo anche altre prove tangibili.
Insomma, non si può pretendere che, a due settimane dal voto, le cose smettano di accadere.
Savoiardo!! Biscotto...
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