23 giugno 2006

Ho fatto un sogno....

Per l'Italia
Noi italiani all'estero, qualunque sia il nostro credo politico, candidati e non candidati ci siamo battuti per un'Italia nuova, utilizzando l'occasione del voto all'estero come espressione di un rinnovo delle mentalità e una rottura con il passato.
Purtroppo tanto le elezioni, quanto la realtà attuale contraddicono le parole, la volontà, l'energia prodigata per dire ai nostri connazionali e al mondo che l'Italia di oggi non é più l'Italia di ieri.
Quanto sta accadendo rivela ancora che la tradizione storica di un Paese, stroncato dalle malefatte che condizionano ancora ogni settore della vita economica, si perpetua senza fine.
Non sono ancora spente le polemiche, le illazioni, le denunce per i brogli delle ultime elezioni, di cui sono stato personalmente testimone, che si aprono già nuove denunce di brogli per il voto all'estero del prossimo referendum.
Come far capire agli incompetenti che dirigono il Paese sul piano amministrativo e politico che dobbiamo finirla con i brogli nella gestione della "cosa pubblica" ?
Come far capire ai nostri dirigenti che ogni giorno uomini e donne che si battono nell'onestà del loro operato vedono il loro lavoro mandato in frantumi dalla disonestà quotidiana e spregiudicata dei loro rappresentanti ?

Di fronte a tanto scempio, ho fatto un sogno.
Che i giocatori miliardari e i miliardari del calcio che hanno rubato e violato le leggi elementari della morale e del diritto restituiscano i soldi rubati agli italiani.
Che i soldi recuperati siano utilizzarti per creare posti di lavoro e permettere a tanti poveri di essere felici non per i sucessi della loro squadra, ma per la loro vita, per il loro lavoro, per la loro famiglia per i loro figli.
Che la mafia di ogni settore della vita sia debellata.
Che dopo quarant'anni lo Stato finisca di costruire le abitazioni per i terremotati del Belice.
Che nel sud e soprattutto in Sicilia la gente possa avere l'acqua corrente ogni giorno.
Che i ghetti periferici delle grandi città italiane diventino deglio spazi umani di vita e non dei nidi di delinquenza.
Che si possa viaggiare da Milano a Canicatti' e Venezia a Torino con treni per tutti, che rispettino gli orari e la dignità umana e non in 30 ore che corrisponde alla velocità media dei treni africani.
Che si possano costruire strade, ponti, lineee ferroviarie che uniscano l'Italia all'interno e con il resto del mondo.
Che la sporcizia di molte città italiane, tra le quali la capitale sia debellata.
Che gli ospedali possano funzionare e che la sanità non sia un mondo di corrotti.
Che i malati di cancro e di altre gravi malattie possano farsi curare in Italia senza aver bisogno di partire all'estero.
Che i medici e i talenti di ogni settore possano svolgere il loro lavoro senza espatriare.
Che il talento e il merito siano le porte di accesso agli impieghi.
Che tra le donne e gli uomini si arrivi ad una vera eguaglianza sociale e umana.
Che le donne di talento e di merito possano trovare un lavoro senza prostituirsi.
Che lo Stato, le Regioni, le Province i Comuni siano gestiti da donne e uomini che rispettino il valore della democrazia e l'onestà del mandato.
Che leggi esistenti siano applicate e le nuove leggi siano ponderate.
Che i magistrati facciano i magistrati.
Che la giustizia sia equa con tutti.
Che chi sbaglia paghi e gli onesti vadano in paradiso.....

Putroppo é l'ora del risveglio, il sogno é finito.
La realtà un inferno.

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