31 ottobre 2007

«Via della Spiga - hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi. Alboreto is nothing»

Addio Guido, superbo, altissimo, sbarbatissimo. Eri un vero mito!

Immigrazione: Dati spaventosi e scandalosi!!!

Alla fine del 2006 gli stranieri regolari (comunitari e non) presenti in Italia sono stati calcolati tra un minimo di 3 milioni e 590 mila e un massimo di 3 milioni e 690 mila, pari al 6,2% della popolazione totale. A fine 2005, erano 3.035.000 e questo vuol dire che sono aumentati, in un anno, di circa mezzo milione. La metà degli stranieri è costituita da europei e dalla sola Romania sono arrivati almeno 556 mila persone. Gli immigrati di religione islamica sono ormai più di un milione e 200 mila e costituiscono il secondo gruppo religioso del paese. Tra gli altri immigrati, gli ortodossi sono più numerosi dei cattolici. E le lingue parlate in Italia dagli immigrati sono almeno 150. Quanto alla distribuzione sul territorio, 6 immigrati su 10 sono insediati nell’Italia settentrionale.
Gli stranieri irregolari intercettati lo scorso anno dalle forze dell'ordine sono stati 124.383. Di questi, solo il 36,5% è stato rimpatriato effettivamente, quasi la metà di quelli del 1999. Il 13% di questi irregolari sono giunti via mare. Benché spettacolari, soprattutto a causa dei tragici naufragi, le vie d’immigrazione più consistenti sono via terra.
Gli stranieri incidono per quasi un quarto sulle denunce penali ed altrettanto per presenze in carcere. I maggiori protagonisti a livello penale sono gli irregolari (4 casi su 5) per lo più per reati legati allo sfruttamento della prostituzione, all'estorsione, al contrabbando e alla ricettazione.
L'acquisizione della cittadinanza nel 2005 ha avuto un vero e proprio boom (19.266 casi) se si considera gli 11.945 del 2004.Il 40% dei casi sono cittadini dell'est europeo. Nel periodo 1995-2005 sono state presentate 213.047 domande per ottenere la cittadinanza, delle quali 125.535 definite positivamente. Nella maggior parte si è trattato di matrimoni (80% da cittadini dell'est) mentre si sono ridotti i casi di naturalizzazione (20.731).
Aumenta il numero degli immigrati proprietari di un'abitazione. Nel 2006, sono stati un sesto tra quanti hanno acquistato una casa e tendenzialmente stanno diventando la metà di quanti hanno bisogno della prima casa.
Da GRRG.it

Terroristi di Bali: L'unico rimorso? Che siano morti anche dei musulmani

I 3 terroristi indonesiani Imam Samudra, Mukhlas e Amrozi, condannati a morte per l'attentato di Bali hanno dichiarato di essere pronti a morire e che l'unico rimorso e che nell'attentato siano morti anche dei musulmani.
202 persone, quasi tutti turisti stranieri, furono assassinati nei due attentati del 12 otobre 2002 a Kuta.
"La gente mi chiede perche' rido?" ha detto uno degli attentatori "perche' presto saro' riunito con 72 angeli"
“Ho ucciso tante persone con le mie bombe. Sono stato messo alla prova in questa prigione, ma se fai arrabbiare gli infedeli, sarai ricompensato"
L'articolo
Pazzi! Sono dei folli, e questo deve solo rafforzare la nostra risolutezza nel combattere il fanatismo religioso e il terrorismo islamico.

Prostituta filippina implicata nell'omicidio di due americani a Hong Kong

Una prostituta filippina di 20 anni, Michelle Balinigit Callejas e' stata arrestata e accusata di avere ucciso venerdi insieme ad una complice i due uomini d'affari americani.
L'articolo
Uccisi con del Rohypnol...Che tra l'altro e' lo stratagemma più utilizzato dalle prositute asiatiche per derubare i polli occidentali arrapati. Questa volta gli e' andata male.
Intelligenti pauca...

30 ottobre 2007

Prigionieri musulmani querelano autorita' carceraria per avere ricevuto sandwich al prosciutto

Prigionieri musulmani in Gran Bretagna hanno citato in giudizio l' autorita' carceraria per avere ricevuto sandwich al prosciutto durante il mese di Ramadam.
Piu' di 200 prigionieri hanno dichiarato che i loro diritti umani sono stati violati quando nel menu' speciale della sera erano inclusi anche dei sandwich al prosciutto. Il menu' era stato appositamente creato per il mese di Ramadan.
Secondo un portavoce del Ministero della Giustizia nessun sandwich al prosciutto e' stato dato ai prigionieri musulmani. "Si e' trattato di un errore di stampa che e' stato immediatamente rettificato" ha dichiarato.
L'articolo
Quando sei in prigione perdi i tuoi diritti.
Poi sarebbe anche ora di chiarire una cosa. I musulmani possono benissimo mangiare prosciutto in assenza di un'altra alternativa.

Re Abdullah: La Gran Bretagna non e' seria nella sua lotta contro il terrorismo

Il Re dell'Arabia Saudita, Abdullah, ha accusato la Gran Bretagna di non fare abbastanza nella lotta contro il terrorismo.
"Fornimmo un'informazione al Regno Unito prima degli attentati terroristici in Gran Bretagna, ma sfortunatamente non fu presa alcuna contromisura. E forse si poteva evitare la tragedia", ha dichiarato il monarca saudita in un' intervista alla BBC.
L'articolo
Questo detto dal piu' grande finanziatore del terrorismo mondiale.
Da che pulpito viene la predica!

Schwarzenegger : La marijuana non e' una droga

Il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha detto che la marijuana non e' una droga.
L'articolo

Uragani: 2007 la stagione meno attiva degli ultimi 30 anni

Secondo il "Center for Ocean-Atmospheric Prediction Studies (COAPS)" il 2007 sara' la stagione meno attiva degli ultimi 30 anni.
L'articolo
Ma secondo Al Bore e tutti gli ecoterroristi non doveva essere una stagione di terribili uragani?

29 ottobre 2007

Il ricatto del petrolio sull'Occidente e l'antisemitismo strisciante

Un articolo di Francesco Pugliarello
Perché scaricare la causa della crisi identitaria del Vecchio Continente tutta ed unicamente sugli arabi? Ci sfugge che da tempo siamo caduti in un tranello studiato a tavolino dal cartello dei Paesi produttori di petrolio che prende le mosse al tempo della costituzione dello Stato di Israele e si radica nella grande crisi economica del 1973. Abbiamo dimenticato quali valori morali ed etici siamo stati capaci di costruire e diffondere nel mondo, dal diritto alla libertà, al diritto alla vita, alla democrazia: una civiltà che ha costruito i suoi connotati facendo pure degli errori, ma trovando gli antidoti per correggerli. Questa volta però l'errore politico degli anni '70 è difficilmente sanabile; potrebbe essere esiziale per tutti, perchè ci si è imbarcati in un'avventura scaturita da un colossale ricatto. E' come se l'Occidente avesse rinunciato al potere del cuore e della mente per perseguire degli interessi comuni con la controversa «nazione islamica».
L'articolo

Il pugnale del revisionismo

Un articolo di Gabriele Cazzulini
«Non fu così terribile». Quindi 2974 morti non sono una tragedia. Non conta neppure il fatto che fossero civili? Evidentemente no. Per Doris Lessing, fresca laureata Nobel per la letteratura, la tragedia dell'11 settembre non è così profonda da giustificare la guerra in Afghanistan e Iraq. E' un'affermazione perdonabile ad un uomo dalla mentalità ruvida e imbottita di sonniferi. Anche un premio Nobel non è esente da stati confusionali. Però le sue sciocchezze echeggiano molto più estesamente che le sciocchezze di un uomo qualunque. Allora iniziano a spargersi le tossine del revisionismo che uccide due volte le stesse vittime perché cerca di contraffarne la tragedia, di seppellire il ricordo dei morti insieme alle responsabilità dei vivi. Le opinioni sono dure quanto la pioggia sulla strada. Ma quando picchiano tutte sullo stesso punto possono uccidere. Sono passati solo sei anni e già l'11 settembre deve fronteggiare i suoi revisionisti che iniziano a prendere la gomma per cancellare i numeri, spostare i dati, riscrivere la realtà sulla pelle dei morti e dei vivi.
L'articolo

Kuala Lumpur firma contratto di US$ 200 milioni con Yangon

La societa' malesiana Astral Asia Bhd ha firmato un contratto di US$ 200 milioni con la Birmania per sviluppare 170,000 ettari di terreni al sud del paese in una piantagione di olio di palma.
L'articolo
Alla faccia delle sanzioni. Ennesima prova che non funzionano mai, e che tutto e' solo grande ipocrisia. I soldi andranno ai Generali e il popolo continuera' a morire di fame.
Ricordo poi che l'olio di palma e' utilizzato per fare i biofuels.
Le aziende malesiane, che hanno quasi il monopolio di questo settore sono i piu' grandi diforestatori del sud est asiatico.
Il ministro Pecoraro Scanio e' un big fan dei biofuels.

Sarkozy interrompe intervista 60 minutes

Il Presidente francese, Nicolas Sarkozy ha interrotto un'intervista sul canale televisivo CBS durante il programma 60 Minutes dicendo che era troppo occupato per rispondere alle domande stupide.
L'articolo
Il Video
Chapeau Sarkozy. Ha avuto perfettamente ragione di abbandonare questa intervista.
Questi giornalisti idioti devono imparare a smetterla di fare domande personali da tabloidi alla Jerry Springer o Oprah Winfrey Show.

Cristina!


La first lady argentina Cristina Fernandez de Kirchner e' stata eletta Presidente della Repubblica , la prima donna nella storia del paese.
L'articolo

Achmed The Dead Terrorist

Hilarious!

H/t: Umberto Marra

I ministri inutili

Qualcuno mi puo' spiegare a cosa servono questi ministri?
Vannino Chiti: Ministero Rapporti Parlamento e Riforme
Giulio Santagata: Ministero Attuazione Programma

Perche' nel governo del geriatrico Prodi non esistono ne riforme ne programmi.
Buffoni!

Venezuela nuota nel petrolio ma non nutre il suo popolo

Un articolo dell'ex Ministro colombiano Fernando Londoño

"La Nación más rica de América nada en petróleo y se ahoga en dólares, pero no tiene leche, ni huevos, ni carne, ni papa"
Columna de Fernando Londoño, "Uribe vs. Chávez" en "El Colombiano"
No se trata de enfrentar dos personalidades, en todo tan distantes, ni de proponer un pugilato intelectual entre uno que lo es de veras y otro que no lo es en absoluto. El tema, o como dirían los escolásticos el estado de la cuestión, es la manera de vida, o la concepción del mundo -expresión tan cara a la filosofía alemana-que representa el triunfo uribista o chavista en estas próximas elecciones.
Porque eso es lo que está en juego. El Polo Democrático colombiano, y sus ocasionales y sorpresivos amigos del liberalismo, son subalternos del dictador venezolano, y no sería imaginable para Colombia otra cosa que la organización social y política del chavismo, si esos partidos conquistaran el poder.
Colombia pasaría a ser la otra Bolivia, el otro Ecuador, la otra Nicaragua suramericana. El que paga manda, también en política, y los maletines cargados de dólares, los que han circulado en los países nombrados, y por fortuna circularon sin gloria en el Perú, no sólo eligen, sino que imponen.
Para empezar, Chávez es la violencia. Su extraña carrera arranca de un sangriento Golpe de Estado fallido, donde otros pusieron la sangre y él se quedó con la notoriedad.
Cuando la oposición venezolana se hizo temible por lo grande, era cosa de ver la frialdad de los matones chavistas asesinando a sangre fría la gente que en las calles de Caracas protestaba inerme contra el régimen. Y habríamos de ser tontos de capirote si ignoráramos las milicias bolivarianas, centenares de miles de validos del régimen, listos para la masacre y ordenados para sostener a sangre y fuego ese sistema de favoritismos, negociados, ineficiencia proverbial y despilfarros que es el Socialismo del Siglo XXI.
El Polo tiene santurrones estratégicos y matones de oficio. En el poder, los santurrones se desvanecen y los matones pasan al centro de la escena. Igual que en Venezuela y por supuesto igual que en Cuba, de donde vienen el estilo, la inspiración y el método.
Chávez es la lucha de clases. Por supuesto que también sangrienta. Basta oír una vez el "Aló Presidente" para enterarse de la novedad. Por eso salen por millares los venezolanos preparados y capaces de su país, a buscar horizontes mejores. Al menos un sitio donde no los asesinen.
Chávez es la dialéctica del odio, de la revancha, del ajuste secular de cuentas. Desde Colón las tenemos pendientes los que no somos totalmente indígenas, salvándose acaso los enteramente negros. Cualquier pinta blanca en la sangre, o cualquier sospecha de mantuano presupone una condena.
Chávez es el fin de la empresa libre. Como en los mejores regímenes fascistas, la propiedad privada no desapareció en Venezuela. Apenas tiene que pagarle al régimen el peaje de la obediencia incondicional. Con los resultados conocidos.
La Nación más rica de América nada en petróleo y se ahoga en dólares, pero no tiene leche, ni huevos, ni carne, ni papa.
Y no puede mostrar una sola empresa nueva, una fábrica importante, una producción agrícola significativa, nada. En Venezuela comen los que reciben autorizaciones del poder para sobrevivir. Cada vez más pocos y cada vez más selectos, de acuerdo con los afectos oficiales.
Chávez es la inequidad social. La nueva burguesía, siempre al mejor estilo chavista, nada en dinero fácil. Los restaurantes revientan, los automóviles lujosos pululan, los capitales nuevos son tan numerosos como desafiantes. Pero la inmensa mayoría del pueblo carece de empleo y para subsistir cada uno ha de declarar que ama a Chávez como los cubanos, cada vez más miserables, aman a Fidel. El afecto al tirano es la cartilla de racionamiento.
Chávez es la corrupción. Pero no la corrupción circunstancial de gobiernos sin ética. Es la corrupción estructural e irreparable de todas las dictaduras. Y es la esclavitud. En esos "socialismos", los de ayer, los de hoy y los de siempre, no cabe la libertad. El que quiera a Chávez, que se mida las muñecas para un buen par de grilletes. Los necesitará.
¿Y Uribe? Es todo lo que no es Chávez.

27 ottobre 2007

I biofuels sono un crimine contro l'umanita'

Un esperto delle Nazioni Unite ha condannato il crescente uso di raccolti per produrre biofuels in sostituzione del petrolio, come un crimine contro l'umanita'.
L'articolo
E non e' solo la sostituzione dei raccolti , ma anche come queste multinazionali bruciano intere foreste per potere poi coltivare la terra. L'ho visto in amazonia, l'ho visto in Indonesia, lo vedo sempre di piu' sempre piu' spesso in tutte le foreste del mondo....
I veri terroristi ecologici sono proprio loro, quelli che Pecoraro Scanio ed altri ignoranti lodano come i salvatori del pianeta..
H/t: Natalia D.

SILVIO BERLUSCONI ASSOLTO!!!

La sesta sezione penale della corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione di Silvio Berlusconi per la vicenda Sme. Anche il Procuratore generale Oscar Cedrangolo aveva chiesto la convalida del verdetto emesso lo scorso 27 aprile dalla corte di Appello di Milano, quando i giudici di merito avevano prosciolto l'imputato dall'accusa di aver corrotto i togati romani.
L'articolo
«Sarebbe interessante rivelare quale sia stato, oltre ai risvolti politici, anche il mero costo economico per l’erario di tutti i Magistrati ed i mezzi impiegati in questa assurda vicenda. Ha perfettamente ragione il Presidente Berlusconi. Non c’è nulla da festeggiare per la sentenza definitiva sulla Sme ma semmai molto da recriminare per i tanti anni dedicati dal nostro leader a difendere se stesso, i suoi collaboratori e l’azienda e persino il nascente partito di maggioranza relativa del Paese dai costanti e crescenti attacchi della Magistratura che oggi si manifestano in tutta loro infondatezza».
Giorgio Jannone
direttivo di Forza Italia alla Camera

26 ottobre 2007

GP di Singapore: Si correra' di notte.


Ottima notizia, non solo per lo spettacolo e per chi vive in europa (nessuna sveglia presto di domenica), ma anche perche' e' una ditta italiana, il gruppo Valerio Maioli S.p.a. che disegnera' e costruira' tutto il sistema di illuminazione del circuito.
L'articolo

$91 !!!!

Prezzo del crudo a $91 oggi a New York.
L'articolo
Gulp! Gasp!

Ministro Di Pietro, due o tre cose che so di lui

"Anni fa, dalle nostre conversazioni, mi parve di capire che in fondo era abbastanza vicino alle posizioni di Alleanza Nazionale, ma rifiutava l’idea di poter passare per fascista"
Un articolo di Mario Galardi
Con le sue recenti prese di posizione molto polemiche, Di Pietro sta avendo una seconda fase di grande notorietà, ed è tornato in primo piano sotto i riflettori.
Conosco personalmente Antonio Di Pietro. Nella seconda metà degli anni novanta venne a Caracas, dove chi scrive era presidente della Camera di Commercio Italiana-Venezuelana, per tenere alcune conferenze in materia giudiziaria. Lo ricevemmo, invitandolo a una riunione e poi a pranzo, e ci incontrammo anche il giorno dopo. Per questo motivo ebbi l’occasione, insieme ai membri della giunta direttiva, di trascorrere con lui molte ore. Si dimostrò persona molto cordiale, estrosa e alla mano. Di Pietro era carico della fama mondiale che la sua attività di pubblico ministero gli aveva procurato, e già si preannunciava la sua discesa in campo nell’arena politica. A distanza di anni, credo di non venir meno a nessun dovere di confidenzialità se affermo che Di Pietro, in quel momento, non aveva ancora deciso in quale lato dello schieramento politico avrebbe dovuto collocarsi. Dalle nostre conversazioni, mi parve di capire che in fondo era abbastanza vicino alle posizioni di Alleanza Nazionale, ma rifiutava l’idea di poter passare per fascista. Probabilmente i tempi non erano del tutto maturi (la svolta di Fiuggi era recente) e l’ostracismo verso la destra, alimentato dai comunisti e dalla maggioranza dei “maitres a penser”, emanava ancora tutto il suo influsso (non è che oggi non lo esercitino più, ma, per nostra fortuna, la loro capacità di marginalizzare gli avversari è sensibilmente diminuita). Comunque sia, Di Pietro decise poi di schierarsi nel centrosinistra, e penso che nella sua decisione abbia avuto un peso determinante, più che un calcolo di convenienza, l’avversione per Berlusconi e la propria indisponibilità a collaborare con lui.
L'articolo

E' ora di dire basta

Un articolo di Aurora Franceschelli
Se dovessimo fare un ritratto del Belpaese in questo preciso momento storico, l'immagine che più risponderebbe alla realtà attuale dell'Italia è quella di in Paese in ombra, un Paese la cui linfa vitale è stata risucchiata lentamente. Eppure il nostro tessuto produttivo è ricco di piccole e medie imprese che si battono ogni giorno per sopravvivere, di cittadini che lottano per tenere in piedi un'economia, quella famigliare, che appare sempre più dissanguata dalle leve fiscali di Visco e da livelli di retribuzione non assolutamente adeguati al costo della vita. La perdita del potere d'acquisto sembra essere diventato un dei nodi cruciali di un'economia, quella italiana, che arranca; la nostra economia arretra: lo dimostrano gli ultimi dati sugli ordinativi dell'industria che vedono l'Italia in controtendenza rispetto a gli altri Paesi d'Europa (Italia -1%, Area euro +5,2%); lo dimostrano soprattutto i dati che si riferiscono sia al debito pubblico che a quello dei privati cittadini. Eppure, malgrado i dati allarmanti sul nostro debito pubblico (terzo al mondo con una percentuale di 106,8), il Governo Prodi, dopo aver svuotato le tasche dei contribuenti per farle confluire in quelle erariali, ha utilizzato l'extragettito per aumentare la spesa pubblica. Nel 2006, infatti, la spesa dello Stato ha raggiunto livelli record: secondo i dati forniti da Eurostat il rapporto spesa-pil è salito lo scorso anno al 50,1%, dal 48,3% del 2005 e dal 47,7% del 2004 (sempre in controtendenza rispetto alla zona euro, che si attesta intorno al 47,2%).
L'articolo

25 ottobre 2007

No al suicidio dell’italiano

Un articolo di di Magdi Allam
Aiuto, stiamo «suicidando» la lingua italiana! Dalla pubblica amministrazione alla scuola, dalla sanità alla giustizia, dalla religione alla sicurezza, dal lavoro alla pubblicità, ci affanniamo a persuadere le menti e a conquistare gli animi degli immigrati comunicando con decine di idiomi diversi, mobilitando un esercito di mediatori linguistico-culturali, anziché chiedere ed esigere che siano degli ospiti— che accogliamo dando loro l'opportunità di migliorare la loro condizione di vita — a conoscere e a dialogare nella nostra lingua nazionale.
Oltretutto, se ci pensiamo bene, l'italiano è la certezza che ci è rimasta di un'identità collettiva vilipesa e tradita dal rischio di estinzione a causa delle conseguenze letali del morbo del multiculturalismo sul piano della perdita dei valori comuni e condivisi. In un mondo in cui siamo soltanto noi a parlarlo e che ci ha già declassato a idioma di serie B, se siamo noi stessi a relativizzarne il valore all'interno stesso dell'Italia mettendolo sullo stesso piano di decine di lingue straniere, la sua morte certa sarà ancora più precoce dell'inevitabile tracollo demografico di una popolazione autoctona a tasso di natalità zero. Nonè una scoperta assolutamal'apparire sui tram milanesi della pubblicità della Kinder Ferrero in inglese, spagnolo e arabo ci costringe a una rinnovata riflessione.
L'articolo

A geriatric assault on Italy's bloggers

By G8 standards, Italy is a strange country. Put simply, it is a nation of octogenarian lawmakers elected by 70-year-old pensioners. Everyone else is inconsequential.
Romano Prodi, the Prime Minister, is a spry 68, knocking off 71-year-old Silvio Berlusconi in last year’s election. President Giorgio Napolitano, 82, has six more years left on his term; his predecessor was 86 when he called it quits. In the unlikely event that Italy declares war, the decision will come from a head of state who was a month shy of 20 when the Germans surrendered at the end of the Second World War.
read more
H/t: Natalia

Sul sito di Di Pietro, il figlio di Mastella cornuto

Continua in modo indiretto la guerra tra i due ministri.

Prima l'insulto a Di Pietro sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia

Adesso un commento sul sito ufficiale di Di Pietro contro il figlio di Mastella
CUCKOLD MASTELLA (Mastella Cornuto)
The first son of italian minister of justice CLEMENTE MASTELLA, named Pellegrino Mastella, was betrayed by his wife Alessia Camilleri while she was spending her holidays in August 2007 on the boat of Mastella's friend Diego Della Valle, famous as patch-shoes seller. Alessia Camilleri, wife of Pellegrino Mastella, was fucked by the son of Diego Della Valle on his own boat when Pellegrino Mastella was still in the Ministry of Production in Rome where he works as useless and very salary-earner clerk.
Alessia Camilleri had moved off some days before with her parents-in-law, Clemente Mastella and his mature mistress Sandra Lonardo. All three sailed from Capri and went to Eolian Islands on the barge of the patch-shoes maker Diego Della Valle.
Some days later, Pellegrino Mastella also reached his tribe at Lipari. When he arrived there, he found his wife Alessia Camilleri totally naked on the boat with Della Valle's son and he understood that they had copulated without his knowledge while he was in Rome.
After this surprise, Pellegrino Mastella decided to divorce at once while his father, mafia's boss Don Clemente, tried to not let be known this horny story in the italian reportings.
So Don Clemente Mastella from Ceppaloni decided to block italian media about the knowledge of his cuckold son Pellegrino Mastella.
Clemente Mastella, as cuckold-himself, is now trying to block all web sites of the most clever italian people because they could let known through all the world this great cuckold misadventure of his son Pellegrino which - at now - is still nearly unknown in Italy.
At the moment Alessia Camilleri has leaved the house where she was living with the son of "fat" Clemente Mastella in Rome and she went to live with patch-shoes maker Della Valle's son in another northern italian city.
Now we all know why mafious hack Clemente Mastella is attempting to introduce a new bad law in Italy to limit peoples' freedom of expression.

Qualcuno mi puo' passare il pop corn per favore?
H/t: Natalia D.
Vignetta: El Ciuco Rubro

Le follie del governo Prodi: Persi 500 milioni di euro

Con lo scioglimento della società Stretto di Messina e l'annullamento del contratto, "sono stati persi 400-500 milioni di euro. Abbiamo fatto una furbizia". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, riferendo del voto di ieri sera in commissione Bilancio con il quale si è deciso l'annullamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.
"Di fatto abbiamo buttato via 500 milioni, abbiamo fatto come i talebani. Difficile ora ricominciare" ha detto Di Pietro spiegando che 150 milioni sono andati alla società Stretto di Messina per il progetto preliminare del ponte e la realizzazione di tre gare.
"I vincitori di queste gare avranno stanotte brindato a champagne visto che senza spostare un muratore né una cazzuola di cemento intascano un guadagno del 10% per violazione contrattuale e senza pagarci nemmeno le tasse".
Il costo di tale penale ammonta a 300 milioni in totale che vanno ad aggiungere ai 150 della società di gestione: "In Italia – ha concluso Di Pietro - funzionano meglio gli uffici legali che non quelli di progettazione".
L'articolo
Non capisco una cosa. A parte la vergogna di questa notizia, siamo veramente un paese del terzo mondo, governati da incapaci senza visione, senza piani per il futuro, che cancellano progetti per ideologia, fregandosene del bene del paese e del suo popolo, ostaggi di politici con una mentalita' archaica; ma se il ministro Di Pietro non e' d'accordo con le azioni del governo cui fa parte e che lui supporta, non ha che da dimettersi.

24 ottobre 2007

S&P: Economia italiana continua il trend verso il basso

La debolezza struttuale delle finanze pubbliche italiane portera' ad un deficit vicino al 3% del GDP fino al 2010 a meno che il governo non metta a segno un controllo vigoroso della spesa.
Il potenziale di crescita economica e' basso e la competitivita' internazionale delle aziende italiane in diminuzione.
Nel lungo periodo le prospettive di crescita potrebbero indebolirsi ulteriormente.
L'articolo
Ieri dopo una conferenza all'universita' di Singapore dove aveva parlato il Presidente della Bocconi Mario Monti sul tema "Competition Policy in the EU" mi si avvicina uno, noto Prodiano e mi fa': " .....certo che Padoa Schioppa e' un genio. C'e lo invidiano tutti nel mondo..."
Non sapevo se dargli due ceffoni subito o piangere....

McCain: Se eletto sparo a Bin Laden

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, il Senatore McCain, visitando una fabbrica di armamenti ha detto: "Seguiro' Bin Laden fino alle porte dell'inferno e gli sparero' adosso con i vostri prodotti"
L'articolo
Grande McCain. Mi piace sempre di piu'!

Missione italiana


Lanciato in orbita lo shuttle Discovery dal Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. A bordo anche l’astronauta italiano Paolo Nespoli ed il carico principale, un modulo grande quanto un piccolo autobus costruito dagli italiani, battezzato Harmony e che sara' agganciato con una spettacolare manovra alla stazione spaziale internazionale da Nespoli.

G8 di Genova, altro che manifestanti: Delinquenti teppisti!

Il processo ai 25 "manifestanti" (delinquenti) accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 del luglio 2001 a Genova è arrivato alle battute finali. I due pm Anna Canepa e Andrea Canciani hanno richiesto pene complessivamente per 225 anni di carcere. Per i 25 imputanti le richieste vanno da un minimo di 6 anni a un massimo di 16.
L'articolo
Ma allora vedi che questi al G8 non erano dei "manifestanti" ma dei veri e propri delinquenti teppisti manipolati dalla sinistra per imbarazzare il Presidente Silvio Berlusconi.
Finalmente dei GIP che hanno capito. E questi vergognosi sinistri che ci governano dedicano una sala al parlamento per uno di loro.
Ma che schifo. Una vera vergogna!

23 ottobre 2007

L'eterno dubbio amletico


Vignetta: El Ciuco Rubro

Impazziti alla CIA?

Logo anti terrorista sul sito ufficiale della CIA. When something strange in the neighborhood. Who you gonna call ?
Terrorist busters !
Something weird and it dont look good. Who you gonna call ?
Terrorist busters !


Chi ha disegnato questo logo va spedito subito a Gitmo....
H/t: Wonkette

Il Governo Prodi contro la libertà di espressione

Un articolo di Amedeo Gentile, Forza Italia
Blog, pagine personali, siti amatoriali: tutti dovranno essere iscritti al ROC, il Registro degli operatori della Comunicazione dell’AgCom, certamente con tanto di pagamento di una tassa e sanzioni penali in caso di reato. All’indomani della diffusione del disegno di legge di riordino del settore editoriale, cresce in rete la protesta e la confusione, per un provvedimento che, se approvato in Parlamento, porrebbe seri limiti alla libertà di espressione online. Tutto è nato da una definizione allargata di “attività editoriale” e dalla successiva estensione a qualsiasi pubblicazione, delle responsabilità penali previste per i reati a mezzo stampa ed è sintomatico che nessun ministro del Governo Prodi si è dissociato, evidentemente sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
L'articolo

A proposito della morte del piccolo Rom

leggo tutti i giorni il Giornale e oggi, scorrendo sul web la cronaca di Roma, mi sono imbattuto nell'articolo firmato Redazione sulla morte del piccolo Rom di due mesi. Sono sbalordito per i luoghi comuni che vi ho potuto riscontrare. Leggendo l'articolo sembra quasi che si faccia colpa alle forze dell'ordine (" La comunità che si è insediata presso via Riva Ostiense fa parte di quel gruppo di famiglie rom sgomberate pochi mesi fa da Magliana, sempre sulla riva del Tevere. Una comunità come tante, una comunità che sceglie luoghi nascosti per costruire baracche di legno o impiantare tende e lo fa per evitare di incorrere nei rastrellamenti della polizia e del nuovo corpo dei vigili urbani..............Questo ci basta per dire che Francesco non doveva trovarsi in quella tenda, che la sua famiglia non avrebbe dovuto subire uno sgombero dalle sponde del Tevere per ritrovarsi nelle stesse condizioni a poche centinaia di metri di distanza") di aver sgomberato un insediamento illegale. Per una volta che le forze dell'ordine hanno fatto quello per cui si chiamano così mi trovo pure qualcuno dalle pagine di un giornale, nel quale sento rispecchiarmi, che criticano una delle poche benemerenze nel mare di demeriti.
E' logico essere addolorati, e io lo sono sinceramente, per la morte del piccolo ma, acclarato questo, se una colpa posso dare al sindaco Veltroni, del quale certo io non sono un fautore, è quella di non aver incriminato i genitori di omicidio colposo e maltrattamento di minore e quindi di non averli espulsi, con procedimento d'urgenza, da Roma e dal paese per rimandarli nel loro paese d'origine.
Forse chi ha scritto quell'articolo non vive a Roma o di sicuro non vive in prossimità di questi insediamenti e legge solo sui giornali o sulle agenzie di stampa quel che devono sopportare i residenti grazie al lassismo e al " volemose bbene" imperante in una città che di tutto fuorché di questo avrebbe bisogno. Mi batto perché questo sindaco, che ribadisco non ho mai voluto, se ne vada a casa, o a fare il segretario del PD, visto che la sua opera ha ridotto una città, sì tutta lustrini e set cinematografici, ma nella quale mia moglie non può portare fuori il cane la sera (e non alle due di notte) senza correre il rischio di trovare qualcuno di questi o altri poverini a farle la festa.
Ma stiamo scherzando!
Forse, senza volerlo, sono capitato su un set di Scherzi a parte e io ho abboccato? Ma la cosa non mi diverte per niente e quanto letto in quell'articolo lo trovo offensivo e indegno viste le gesta di questi soggetti nelle cronache degli ultimi tempi, e non.
"Questo bimbo muore mentre nella città si celebra la festa del cinema. Lo spettacolo non può andare avanti." Altro che interrompere la Festa del Cinema!
Forse si vogliono dimenticare gli ultimi episodi di violenza ed efferatezza che proprio in quella zona si sono svolti da un pò di tempo a questa parte? E per quelli cosa vogliamo interrompere? Io interromperei la presenza di amministratori che utilizzano questi episodi per creare quelle tensioni che servono a mantenersi la poltrona!
Don Alessandro B.

22 ottobre 2007

la farsa delle elezioni municipali a Cuba


Elezioni municipali ieri a Cuba. Le elezioni sono indette ogni due anni e devono votare tutti i cittadini di piu' di 16 anni. Chi non vota riceve la visita di un responsabile dei Comitati di Difesa della Rivoluzione che sono in ogni quartiere. La campagna elettorale e' proibita e i candidati sono tutti membri del partito comunista scelti a mano alzata da comitati di quartiere.
Il tasso di pertecipazione ieri e' stato intorno al 98%.....
Ha votato anche il fantasma di Fidel Castro

Alla faccia della coerenza e della decenza

Alla chetichella il Consiglio de Ministri ha approvato un progetto di legge che in sostanza mette il bavaglio ai cittadini, equiparando i siti Internet ed i blog ad organi di stampa e sottoponendoli pertanto allo stesso regime di autorizzazione, imponendo quindi dei gravami che nella maggior parte dei casi sarà impossibile, ai titolari degli stessi siti e blog, soddisfare, tralasciando oltre a tutto le inevitabili lungaggini burocratiche che di fatto costituiranno un ulteriore intralcio alla libera espressione delle opinioni dei cittadini.
Tutto questo evidentemente in omaggio alle reiterate dichiarazioni di difesa della libertà di espressione e di democrazia. Addirittura si sta costituendo un Partito denominato Democratico, che annovera una chiara maggioranza fra i componenti del governo che ha licenziato il progetto di legge liberticida. Alla faccia della coerenza e della decenza.
h/t: Il Bertoldo
Vignetta: El Ciuco Rubro

Elezioni Svizzera. Storica vittoria dell' UDC

Il partito dell'UDC (Unione Democratica del Centro) del carismatico Christoph Blocher ha vinto le elezioni al Consiglio nazionale (la camera dei rappresentanti del popolo) con una percentuale del 29%, un risultato mai raggiunto da nessun altro partito dal 1919.
Il grande perdente della giornata è il Partito socialista (PS), che appena alcuni mesi fa non aveva nascosto le sue ambizioni di diventare il partito più forte in parlamento. La sua deputazione passa da 52 a 43 membri in Consiglio nazionale e il suo peso elettorale regredisce del 3,8% al 19,5%.
L'articolo
Un chiaro messaggio del popolo svizzero contro la disastrosa politica socialista degli ultimi 4 anni. Chi vive a Ginevra per esempio, ne sa qualchecosa....

I vandali rossi della fontana? Veri artisti


Un articolo di Vittorio Sgarbi
A sentirne parlare, nel pomeriggio di ieri, la reazione fu di immediata simpatia per l’autore del gesto, non conoscendone l’entità, e valutandone il carattere di burla senza danni per il monumento. Così le mie dichiarazioni alle agenzie furono sdrammatizzanti e paradossali rispetto alla dominante «verde» che, indignata, esecrava. Ma a vederla, a vederla oggi nelle fotografie sui giornali! Quale rinnovato divertimento che le parole non possono descrivere! Quell’effetto di gazpacho, di zuppa di pomodoro fredda nel piatto settecentesco, e il felice contrasto con il bianco del prospetto e delle sculture. Da ringraziare, e da conservarla così per qualche tempo e invece la smodata reazione del nuovo segretario del Partito democratico, le parole pronunciate con tono grave e voce bassa: «Quanto è accaduto oggi alla fontana di Trevi è stato davvero molto grave. È un’offesa a Roma per fortuna senza gravi conseguenze. C’è gente che non perde occasione per dimostrare di voler male alla città».
Fatico a capire. Dov’è il male; quali sono le conseguenze, se non gravi; e perché davvero. In quel «davvero» c’è tutto Veltroni. Come può un gesto divertente offendere la città? D’altra parte non doveva essere «davvero» così grave se nel resoconto del vicecapo gabinetto del sindaco, Luca Odevaine, si dice che, già alle 22, «a tempo di record, la fontana era completamente ripulita». Si può discutere la quantità di valore estetico del divertimento, ma non si può discutere che il gesto si sia fermato nel più autentico spirito dell’avanguardia. E non si capisce perché le baggianate di Maurizio Cattelan o, prima, gli impacchettamenti di Christo abbiano avuto ammiratori deliranti e critici assolutamente favorevoli. Così come i concerti al Colosseo e tutte le imprese Son et lumière che hanno illustrato Roma e i suoi monumenti per maggior gloria del sindaco. E perché Veltroni invece di preoccuparsi della grave offesa di un gesto innocuo non si è pronunciato sull’immondo ascensore che svetta dietro il Vittoriano?

Islamizzazione silente

Un articolo di Alexandra Javarone, Ragionpolitica.it
Due settimane fa Abdelmajid Zergout, è tornato a guidare le preghiere della comunità mussulmana di Varese. A maggio, dopo esser stato riconosciuto appartenere al gruppo radicale islamico combattente marocchino, Zergout era stato prosciolto dalla Prima Corte d'Assise di Milano per una serie di vizi formali. Sottoposto a provvedimento urgente d'espulsione, sulla base del decreto Pisanu, era rimasto in libertà grazie al ricorso presentato dal suo legale rappresentante avanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. L'imam, accusato di associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale (come peraltro sottolineato dalla stessa sentenza delle Corte «mostra una chiara adesione alla ideologia islamica fondamentalista, raccoglie denaro per la causa comune, ed esalta la lotta all'infedele attraverso il jihad ») è, dunque, nuovamente libero di predicare odio e intolleranza sul suolo italiano, sfruttando la democrazia occidentale per far apologia di terrorismo.
L'articolo

In Australia una legge per vietare i copricapi islamici

In Australia il governo di Howard sta considerando una legge che vieti negli aeroporti australiani copricapi islamici come la hijab, il burqa o il niqab per le donne musulmane.
L'articolo
a Treviso invece.....

Esempio di integrazione secondo la sinistra italiana.

h/t: Oriana

La scuderia dei ladroni fallisce!


Fino all'ultimo Ron Dennis ci ha provato.
Proprio una squadra di miserabili antisportivi arroganti e falsi. Hope they learned their lesson. You cannot win by cheating....

20 ottobre 2007

Arrestato in Thailandia il pedofilo Christopher Paul Neil


Ottima notizia quella dell'arresto ieri del pedofilo canadese Christopher Paul Neil, accusato di avere violentato ragazzini in Vietnam e Cambogia.
Le sue vittime erano tutti minorenni alcuni di soli 6 o 7 anni.
L'articolo
Lo sfruttamento sessuale dei minori e' un dramma per centinaia di minorenni nel sud est asiatico, un problema che ahime' non e' combatutto come dovrebbe esserlo: Con ferocia!
Corruzione, frontiere colabrodo, poca cooperazione tra le polizie fanno si che questi animali di pedofili possono ancora agire indisturbati e permettersi di commettere questi crimini orrendi. Sarebbe anche ora che la comunita' internazionale cominciasse a svegliarsi su questo vergognoso problema.

The face of senility and dementia


"You don't have money to fund the war or children. But you're going to spend it to blow up innocent people if we can get enough kids to grow old enough for you to send to Iraq to get their heads blown off for the president's amusement."
"heads blown off for the president's amusement?" Representative Pete Stark comment is the most offensive and insulting rant I have heard so far against President Bush.
Insane liberal.

Allarme censura (perche' di questo si tratta!)

Un articolo dal sito civile.it
Non finiscono mai di provarci, da qualsiasi orientamento politico provengano.
Il web e' libero nel mondo ma in Italia bisogna subordinarlo ad una iscrizione al Roc.
Spieghiamo bene.
Il disegno di legge sull'editoria presentato il 3 agosto 2007 dal Governo, bravi, propone:
Al link indicato il testo normativo proposto.
LE REGOLE PROPOSTE
Capo I Il prodotto e l’attività editoriale
Art. 2 (Definizione del prodotto editoriale)
1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
2. Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.
3. La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.
Art. 5 (Esercizio dell’attività editoriale)
1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative
Art. 7 Attività editoriale su internet)
1. L’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
2. Per le attività editoriali svolte su internet dai soggetti pubblici si considera responsabile colui che ha il compito di autorizzare la pubblicazione delle informazioni.
COME FUNZIONA OGGI
Oggi e' prodotto editoriale quello realizzato da una casa editrice, una impresa cioe' che chiede in Prefettura l'iscrizione nel registro degli editori con una semplice dichiarazione, e con indicazioni idonee nell'attività svolta al momento dell'iscrizione alla Camera di Commercio.
Chi ha un prodotto editoriale puo' registrare al Roc, registro operatori di comunicazione presso l'autorità per le comunicazioni, il proprio sito web.
Chiederlo non e' obbligatorio se non si e' editori. E' invece necessario se si vogliono contributi pubblici.
La nozione di prodotto editoriale e' vincolata al lucro.
L'iscrizione al Roc impegna in una dichiarazione annuale su come e quanto si guadagna e al pagamento di diritti annuali in rapporto agli stessi. L'iscrizione al Roc ha tempi biblici: ci si trova l'anno dopo ad utilizzare un modulo elettronico che chiede il numero di registrazione al roc, senza che voi sappiate ancora qual'e'. E vi resta la raccomandata sperando in bene. (accetto rettifiche, naturalmente).
COME DIVENTERA'
La proposta e' semplice: diventa prodotto editoriale anche "la cosa" fatta senza scopo di lucro. Pensiamo al blog di Grillo: e' tutto gratuito, vende i propri cd, ma il sito e' tutto gratuito, e lui non e' impresa.
Con la nuova dizione il sito, anche gratuito, anche gestito da un privato, diventa prodotto editoriale. Ogni blog personale diventa prodotto editoriale, soggetto alla normativa sulla stampa, con limitazioni in caso di sequestro, ma responsabilità penali aggravate in caso di denuncia penale.
L'attività editoriale diventa tale anche se svolta da non imprenditori. Basta pubblicare su internet.
All'art.7 abbiamo una meravigliosa incapacità di essere imprecisi, consentendo interpretazioni estensive della responsabilità dei singoli, contrariamente a quanto afferma il codice delle comunicazioni per cui solo chi e' autore di uno scritto risponde, non chi lo distribuisce (come telecom non risponde per le telefonate ingiuriose). Vediamo l'art. 7:
"1. L’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa."
Cosa significa rileva ? Significa che io blogger mi devo iscrivere al roc con tutti gli adempimenti del caso ?
"2. Per le attività editoriali svolte su internet dai soggetti pubblici si considera responsabile colui che ha il compito di autorizzare la pubblicazione delle informazioni."
Cosa significa autorizzare ? Consentire ? Controllare ?
Autorizzare puo' anche essere letto come chi predispone il servizio che permette ad altri di scrivere in pubblico.
E cosi' tutti i blogger saranno responsabili per il commento lasciato da un lettore.
L'ITER DELLA NORMA
Il Governo l'ha appena approvata.
CONCLUSIONI
Potessero, chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico.
Su internet il controllo e' piu' facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sara' il modo migliore per far finire l'internet Italiana.
Ricordate: il disegno di legge e' uscito in pieno agosto 2007. Come tutte le leggi che vogliono migliorare la vita di noi tutti.
Guardate il video

19 ottobre 2007

Iran: Butcher ayatollahs hang another innocent young victim

A young woman accused of killing an 80-year-old man who held her prisoner in his home and raped her repeatedly has been hanged in public in Teheran yesterday.
Fakhteh Samadi, a former law student, had to end her studies after her marriage failed. She was working as a carer for an 80-year-old man who held her captive and raped her several times.The woman claimed to have suffered from deep depression and was deprived of medicines prescribed by her 'jailer'. After yet another attempt to rape her, she hit his head with a metal object killing him.
According to medical experts who visited her in prison, Fakhteh was According to medical experts who visited her in prison, Fakhteh was in a state of panic and reacted unconsciously. The court, without taking account of medical or legal opinion, condemned Fakhteh to death.
In 2006 Iran carried out the second highest number of death sentences, most of them by hanging. It was surpassed only by China. According to recent figures released by the International Coalition Against the Death Penalty, 265 executions took place in Iran between October 2006 and the end of September 2007.
Sadly not a single article is to be found in the international press, except on a few Italian blogs about this umpteenth act of barbarism in a country ruled by ruthless butchers and retrograded clerics.

Barcelona: Una strada a Che Guevara.....


Utilizzando i soliti metodi "democratici", alcuni imbecilli comunisti hanno deciso di rinominare una strada, "La calle del Duque de la Victoria" nel quartiere gotico di Barcelona, "Carrer de Ernesto Che Guevara" in onore del criminale comunista Ernesto "El chancho" Guevara, senza pero' aspettare la decisione della "Ponencia del Nomenclátor" la commissione di rappresentanti della municipalita' che aveva proposto altri nomi.
Cosi tipico di questi sinistri.... Tra poco a Barcelona potremo visitare la "Plaza de Pol-Pot" oppure "La Iglesia del Santísimo Stalin"....
Ignobile.
L'articolo

Massacro in Pakistan


Piu' di cento morti dopo l'attentato contro il convoglio che trasportava l'ex Primo Ministro pakistanese Benezir Bhutto al suo ritorno dall'esilio.
Si sospetta terroristi di Al-Qaeda che hanno minacciato piu' volte di ucciderla per il suo supporto agli stati Uniti e la guerra contro il terrorismo
L'articolo

Internet, il nuovo campo di battaglia del terrorismo


Piu' di 100 nuovi siti internet inglesi, pieni di informazioni, immagini e video di attentati terroristici, stanno aiutando a diffondere il messaggio della jihad globale di Al-Qaeda ed altri gruppi estremisti tra la popolazione musulmana negli Stati Uniti ed in Europa.
L'articolo
Basta andare su Allah U Tube per vedere i vergognosi video di propaganda che vengono postati ogni giorno da questi maiali terroristi per spargere il loro messaggio di odio contro l'occidente. Ancora piu' vergognoso il fatto che per Allah U Tube non non e' un problema.

Nessun dialogo con il Partito Democratico. Questo governo deve andare a casa.

Un articolo di Amedeo Gentile
Lo dice Silvio Berlusconi, in quanto ci sono tutte le condizioni affinchè Prodi vada a casa: è certo ormai che un buon numero di senatori della maggioranza è pronto ad adoperarsi in tal senso, quindi sarebbe inopportuno mettersi a dialogare proprio adesso con un governo che ha un piede nella fossa.
E l’avvento del Pd e del suo leader Veltroni, per Silvio Berlusconi non cambiano granchè le cose. “Non mi sembra che dopo questo show mediatico, che presto svanirà, possa esserci un miglioramento per la sinistra italiana, Veltroni si troverà al posto di Prodi di fronte all’alternativa di dire sempre sì ai diktat della sinistra radicale o andare a casa”.
L'Articolo

Veltroni guiderà il PD mentre la Margherita conta i petali...

Un articolo di Vitaliano Vita, GRTV
Ora tocca agli altri… perché cosi come stanno le cose l’Italia non puo continuare! Brogli o non brogli sul numero dei partecipanti… il risultato è stato raggiunto: affidare ad un personaggio che non fosse compromesso con l’attuale Governo il compito di rinsaldare la maggioranza della coalizione e trovare regole nuove che assicurino rispetto del programma e maggiore partecipazione democratica. Un compito non facile per il povero Walter costretto a passare dalla serenità dei Colli, alla Guerra Civile! Dover dire basta al permissivismo che ha caratterizzato questo biennio non sarà facile… non sarà facile eliminare il ricorso agli abusi… consentiti dalla precaria situazione di questo Governo … No non sarà facile per Veltroni, che oggi si scopre amico d’infanzia di Prodi… ridurre l’entrate e le uscite del Potere …togliere alle microaggregazioni politiche la visibilità ed il protagonismo al quale si sono abituate… Abolire gli sfarzi e certe comodità costose che oggi gravano sullo Stato (come ridimensionare le 570 mila auto blu, i cui costi annuali tra consumi, autisti e manutenzione, superano il disavanzo di una finanziaria…) Qualche difficoltà anche sull’altro versante, colpevole prima di essersi fatto superare per mancanza di umiltà e coordinamento, poi per avere sostenuto le denunce dell’ antipolitica… che in parte riguardano anche il suo recente passato. Difficoltà però superabili… specialmente quando non si è al Governo e si puo parlare come opposizione… infatti l’ostacolo maggiore per loro consiste nel trovare l’accordo con i propri alleati che pero hanno radicati stessi principi etici e sociali, che, in definitiva, cercano, pretesa naturale, maggiore spazio e partecipazione…
Ma una cosa è certa cosi come stiamo combinati… il nostro Paese non puo andare avanti senza l’abolizione degli sprechi. Non si tratta infatti soltanto delle richieste contraddicenti dei membri di Governo, ma anche dell’invivibilità causata, in danno delle classi di cittadini piu deboli, dalla politica fiscale in atto, divenuta un mezzo di persecuzione del cittadino, che, ormai, per poter rispondere alle pretese del fisco ha bisogno di domiciliarsi presso un ufficio legale. Ne è prova il taglio delle spese agli enti pubblici locali che per finanziarsi devono ricorrere al sopruso, devono esercitare le funzioni di esattori fiscali, ricorrendo ad una serie di abusi, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie... sottomettendo il cittadino a morosità per deduzione… (le multe non contestate per infrazioni al Codice della Strada , rilevate attraverso foto camere, hanno superato ogni precedente… chi è proprietario di un terreno, ancorché destinato a pascolo o uso agricolo deve pagare un canone mensile per rifiuti urbani e la proprietà viene sottoposta a sequestro in caso di mancato pagamento anche in assenza di notifica…) Povera Italia, altro che Paese del diritto… altro che Democrazia… Per cambiarla non basta la buona volontà di alcuni, occorre l’assenso o la condanna di tutti, oggi che l’epoca delle ideologie è finita, che tutti dicono o pretendono di dire le stesse cose.

18 ottobre 2007

A pie' di lista

L’Unioncamere del Veneto ha pubblicato un interessante e documentato libretto intitolato “I costi del non federalismo”, nel quale viene svolta una attenta analisi della situazione fiscale italiana su base regionale, purtroppo limitata, in genere, ai dati del 2003. Il quadro che ne risulta è a dir poco sconcertante.
Tra tutti un dato emerge in modo assolutamente clamoroso: la differenza fra quanto le amministrazioni pubbliche, a qualunque livello ed a qualunque titolo, riscuotono in ciascuna regione e quanto in ognuna di esse erogano. Tre regioni da sole, Lombardia (30 miliardi), Veneto (11,5 miliardi) ed Emilia Romagna (10,5 miliardi) per un totale di circa 52 miliardi di euro, contribuiscono al finanziamento di tutte le altre, con l’esclusione di Piemonte, Toscana e Marche che si trovano praticamente in equilibrio. In aggiunta a questo determinante contributo al mantenimento delle regioni in deficit, le amministrazioni pubbliche, nel 2003, hanno dovuto prevvedere a reperire, attraverso l’indebitamento, oltre 15 miliardi per pareggiare il conto. Tale somma corrisponde all’incirca al deficit della sola Sicilia.
Questa situazione abnorme, che nel 2003 ha sottratto all’intero paese enormi risorse – qualcosa come i 52 miliardi di euro di cui si già detto – che avrebbero potuto essere più utilmente consacrate ad investimenti, pubblici o privati, certamente produttori di maggior reddito, per destinarle evidentemente a consumi del tutto improduttivi, sprechi, privilegi immeritati ma costosi e favoritismi clientelari. Al fine di approfondire il problema vale la pena di citare alcuni altri dati. Mentre la pressione fiscale media in Italia si valutava nel 32,3%, essa saliva al 35,7% in Lombardia, per scendere gradualmente fino al 26% della Basilicata e della provincia autonoma di Bolzano.
Altro dato importante è quello relativo alle spese di funzionamento delle regioni per abitante. A fronte di un costo medio di 133 euro nel 2003 (peraltro in crescita, anno dopo anno, di circa il 7%, ben superiore al tasso di inflazione) troviamo solo 7 regioni (sempre le stesse) al di sotto della media nazionale, mentre tutte le altre sono al disopra, fino a toccare un massimo di 374 euro per abitante nel Molise. Se analizziamo poi il numero di dipendenti regionali in rapporto alla popolazione, constatiamo che a fronte di una media nazionale di 99 dipendenti per 100.000 abitanti, abbiamo le solite sette regioni al di sotto della media, con un minimo di 43 dipendenti per la Lombardia, e le altre tutte al disopra della media nazionale, fino al massimo di 294 in Molise e 255 in Calabria. Analogo discorso può farsi a proposito delle retribuzioni del personale dipendente dalle regioni, generalmente più elevate nelle regioni a maggior densità di personale ed a più alto passivo, naturalmente senza tenere conto dei differenti livelli del costo della vita.
Infine un’ultima chicca. Nel periodo 1996-2003 il totale dei residui fiscali negativi delle regioni in disavanzo ha raggiunto circa 530 miliardi di euro, e solo l’intervento delle solite regioni “virtuose” ha permesso di contenere il deficit a circa 240 miliardi.
A conclusione di queste brevissime note, si può rilevare che in buona parte dell’Italia, se si escludono le regioni del nord, è invalso il criterio di spendere “a piè di lista”, tanto c’è sempre chi, col proprio lavoro, col proprio spirito di intrapresa e con la propria organizzazione, coprirà tutte le spese. Questo criterio appare tanto più ingiusto ed irrazionale se si considera che in tal modo non solo si appesantisce enormemente la gestione delle regioni più produttive, ma, attraverso gli sprechi ed i favori clientelari, si disperdono ricchezze importanti che potrebbero consentire un ben diverso ritmo di sviluppo – ormai vicino allo zero – sia attraverso un deciso incremento degli investimenti infrastrutturali pubblici nelle regioni più produttive, che ormai soffrono di sintomi di strangolamento, sia diminuendo la pressione fiscale a tutti i livelli, al fine di lasciare maggiori mezzi finanziari ai cittadini ed alle aziende che non mancherebbero di investirli con tassi di rendimento e produttività ben diversi da quelli realizzati dagli organismi pubblici, incrementando in tal modo in maniera corretta il PIL e quindi anche le entrate fiscali
A livello generale, va poi rilevato che non sembra adeguato al nostro paese un esercito di oltre 3.500.000 dipendenti pubblici, il cui costo è rappresentato non solo dalle retribuzioni e spese connesse, ma soprattutto dalla totale inefficienza dovuta all’esagerato affollamento degli uffici ed alle bizantine e costose procedure che una così pletorica burocrazia escogita per giustificare la propria esistenza.
Purtroppo però ogni speranza che la situazione possa, sia pur lentamente, evolversi in senso positivo è annullata dal fatto che la maggioranza delle istituzioni legislative ed esecutive che dovrebbero farsi carico del processo di razionalizzazione e di risparmio proviene proprio dalle regioni d’Italia ove più radicato è il concetto “spendi pure come vuoi, tanto c’è chi si dà da fare per pagare anche le tue spese, senza chiedere – almeno finora – nulla in cambio”.
Lo studio completo

17 ottobre 2007

Il villaggio islamico

Si chiama Mundogari ed e' a soli 50 kilometri dalla capitale Nuova Delhi, nello stato di Haryana. In questo villaggio di 5000 persone che si vanta di essere un "vero villaggio islamico", le ragazze non hanno diritto di andare a scuola o di ricevere qualsiasi altro tipo di educazione. Prima di uscire devono rigorosamente coprirsi da capo a piedi.
La scuola e' aperta solo ai maschi.
La televisione e' proibita cosi come ascoltare la radio. L'editto promulgato dall' ecclesiastico musulmano locale vieta chiunque di ascoltare musica o guardare la televisione sotto pena di avere commesso una blasfemia.
"Nessuna donna nel nostro villaggio ha mai studiato dopo il decimo grado. sono andata a scuola fino al quinto grado. Tante restrizioni sono state imposte a noi donne. Dicono che secondo il Corano, le donne non devono essere educate" racconta Saima, una maestra di asilo
L'articolo
Senza parole. Veramente degli animali medievali questi islamisti.

Chavez sta costruendo il muro dell'oppressione

Lo ha dichiarato l'ex Presidente Boliviano Jorge Quiroga ieri al congresso del partito venezuelano Primero Justicia.
"La liberta' senza eguaglianza non e' sostenibile. L'eguaglianza senza liberta' e' una tirannia. Il Venezuela sta costruendo il muro politico della tirannia, piu' pericoloso del muro di Berlino e piu' vergognoso del Rio Grande...."
Il Video

Pekino, beccati questa!

Sua Santità il Dalai Lama, dopo avere incontrato il Presidente Bush, ha ignorato la furiosa reazione della Cina. "Succede sempre cosi" ha detto ridendo il leader spirituale del Buddhismo Tibetano che dal 1959 vive in esilio in India.
L'articolo

Il partito "democratico"

Finalmente, con grande strepito ed evidenza mediatica (come è ormai uso dire), si sono svolte le cosiddette “primarie” del Partito Democratico. La cosa riveste un significato emblematico che permette di gettare uno sguardo su quello che potrebbe essere questo partito.
Innanzi tutto si è “eletto” a stragrande maggioranza (una volta si sarebbe definita maggioranza bulgara) un segretario già nominato dai vertici del principale partito che confluirà nel PD. Per la prima volta nella nostra storia abbiamo il segretario di un partito che non c’è e che non ha ancora fissato le proprie caratteristiche, che saranno il frutto dei lavori della assemblea costituente del partito, i cui componenti sono stati “eletti” con le stesse modalità del segretario.
Secondo quanto ci è stato ripetutamente affermato, si tratterà di un partito completamente nuovo, che dovrà incidere potentemente sul rinnovo della politica italiana: per fare ciò si sono richiesti, abbastanza bizzarramente, anche i voti degli immigrati regolari, la cui influenza sul voto definitivo non è nota. (E perché no i clandestini, che sono tollerati e protetti, soprattutto dalle sinistre, anche se svolgono attività non propriamente ortodosse ?)
Per quanto riguarda lo stile democratico, già si è detto in apertura.
Si è poi affermato che questo partito nasce dalla convergenza di due culture: quella laico-marxista e quella cattolica di sinistra (qualunque cosa significhi oggi l’espressione “di sinistra”). Si tratterà dunque di un partito multiculturale, ed a parte il fatto che a sinistra sembrano avere il chiodo della multiculturalità, ci si domanda se ciò possa essere una buona cosa. Se due culture differenti, costrette a convivere, non giungono ad una sintesi, di solito si assiste ad una feroce lotta col risultato che una di esse è destinata a scomparire o comunque a soccombere. Ciò è sempre avvenuto storicamente, e, per il bene del paese, c’è da augurarsi che non accada questa volta con effetti rovinosi per tutti.
Infine questo partito nascerà col dichiarato proposito di realizzare le “riforme” di cui l’Italia avrebbe estremamente bisogno. Il programma non sembra particolarmente originale: tutti i partiti si sono sempre dichiarati favorevoli alle “riforme”, ma si sono bene guardati dal precisare di quali riforme si tratti e soprattutto si sono bene guardati dal realizzarle. Se qualche “riforma” è stata realizzata da qualcuno, essa normalmente è stata cancellata dal successore, con la motivazione che “quella riforma” non è quella che gli italiani vogliono e di cui hanno bisogno.
Insomma, non è facile capire in cosa questo partito si differenzi dagli altri di cui il paese già dispone in abbondanza. L’unica vera differenza sta nella definizione: purtroppo durante tutto l’ultimo secolo il termine “democratico” è stato usato ed abusato quasi unicamente da partiti che di democratico avevano ben poco: c’è da augurarsi che non succeda così anche questa volta, anche se le premesse, di metodo e di persone, non fanno bene sperare.
H/t: Il Bertoldo

12 ottobre 2007

Dida , un imbarazzante peso morto

Dida deve andarsene.
E ' diventato un peso morto con le sue buffonate poco sportive.
Ancora piu' imbarazzante la decisone del Milan di presentare ricorso...
Non siamo mica l'Inter.
E che capperi!

Premio Nobel a Al Gore?

Former U.S. Vice President Al Gore and other climate campaigners appear front-runners to win the Nobel Peace Prize on Friday for their drive for tougher action to combat global warming.
L'articolo
Gulp! follia!

Iran: 122,000 donne ammonite

La polizia iraniana ha ammonito 122,000 donne per non avere rispettato il codice di abbigliamento islamico
L'articolo
stiamo parlando di pettinature considerate troppo occidentali, non minigonne...Questi islamisti sono medievali....

Prodi è sotto assedio

Un articolo di Amedeo Gentile

Ormai Prodi è solo e letteralmente sotto assedio. Asserragliato nel suo bunker, con l’obiettivo di durare il più possibile, costi quel che costi all’Italia ed agli italiani. Il sempre perfido e pungente Sartori ha scritto: “Figurarsi se Prodi passa la mano, piuttosto se la taglia”.
Comunque in questa situazione, quanto più Prodi sopravvive tanto più regalerà alla sinistra la sconfitta più sonante della sua storia ed anche il Corriere della Sera riconosce di avere qualche responsabilità nell’avere determinato questa situazione catastrofica per il Paese, come ha ammesso qualche giorno fa il direttore Paolo Mieli.
L'articolo

11 ottobre 2007

Sale la tensione tra Malesia e Indonesia

Sale la tensione tra i due paesi musulmani del sud est asiatico. Prima per colpa di una canzone pubblicitaria "Malaysia truly Asia" utilizzata dal Malaysia Tourism Promotion Board, l'ente turistico malesiano e che il governo indonesiano dice e' stata copiata da una loro canzone popolare.
L'articolo
E adesso per due incidenti che hanno visto implicate le forze di sicurezza malesiane. Il primo l'arresto della moglie di un diplomatico indonesiano perche' credevano fosse un immigrante illegale; il secondo, l'irruzione senza motivi nella casa di un studente indonesiano.
L'articolo
Si vede che siamo in pieno periodo di ramadan. Con il caldo poi....

Il Vietnam di D’Alema

Il Giornale
Certe rivelazioni dei politici italiani fanno un po’ sorridere. L’altro giorno ad Hanoi il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha confessato che in gioventù «la solidarietà al Vietnam è stata un’esperienza formativa di grandissimo valore». Il titolare della Farnesina, insomma, tifava per i vietcong finanziati dall’Unione Sovietica (che per lui erano i buoni) contro i soliti cattivoni a stelle e strisce. Ma alla sua amica Condoleezza Rice qualcuno l’ha detto?

Finanziaria di stampo comunista

Siamo in pieno periodo di finanziaria e, come è ovvio, le disparità di opinioni, e non solo fra maggioranza ed opposizione, ma addirittura all’interno della stessa maggioranza, si moltiplicano e si inaspriscono. Vale forse la pena di riflettere su alcuni aspetti delle motivazioni che il governo presenta, al fine di giustificare l’ulteriore stretta fiscale che si preannuncia.
Uno degli argomenti che – come si suol dire - tiene banco in queste occasioni è la lotta all’evasione fiscale. Lasciando perdere le stupidaggini tipo “le tasse sono una cosa bellissima”, uno degli argomenti prediletti consiste nel definire l’evasione un furto e quindi l’evasore come un ladro. Occorre dire subito che questa affermazione non ci convince. Infatti, secondo il sentire corrente, per furto si intende in genere l'impossessamento indebito di un bene di proprietà altrui ed è l'azione tipica del ladro. Si riferisce classicamente alla sottrazione di un bene mobile in danno del legittimo proprietario.
Quindi se ne può dedurre che chi qualifica l’evasione fiscale come un furto considera che ogni forma di ricchezza, e quindi in primis il reddito, sia la proprietà esclusiva non di chi lo ha prodotto, ma dello stato. Solo in questo caso chi ne trattiene una parte superiore a quella consentita dall’autorità commette in definitiva un furto, in quanto si appropria di un bene che non gli appartiene. Dispiace dover ricordare che questa concezione è la stessa che si riscontrava nei regimi assoluti prima della rivoluzione francese, e che essa collima perfettamente con quanto costituiva la dottrina base del comunismo sovietico.
Dobbiamo dedurne quindi che ci troviamo attualmente in Italia in un ambiente culturale che pedissequamente copia l’ideologia sovietica e che mira in definitiva alla confisca della proprietà privata a favore dello stato ?
h/t: Il Bertoldo

Un giudizio inconveniente


Un giudice inglese ha decretato ieri che Il film documentario di Al Gore, una verita' incoveniente e' invece pieno di falsita' incovenienti.
L'articolo

10 ottobre 2007

Il duo comico "fratelli Chavez"

Un video imperdibile. I due fratelli Chavez (Hugo il dittatore e Adan il ministro dell'educazione) sull'ora ufficiale bolivariana.....
Atrazar, hermanos, ATRAZAR!!!!

giocatore di calcio tedesco-iraniano boicotta partita contro Israele.


Ashkan Dejagah, un giocatore della squadra under 21 tedesca si rifiuta di giocare una partita contro Israele, citando "ragioni personali". "Ho piu' sangue iraniano che tedesco nelle vene e questo va rispettato. Tra l'altro lo faccio per rispetto. I miei genitori sono iraniani". Dejagah e' nato a Teheran ma ha un passaporto tedesco.
L'articolo

Pazzesco. Nella serie ennesimo musulmano imbecille.
Ma quando si svegliera' l'europa?

'Suicide of civilisation' warning as Italian town permits burka

A row has broken out in Italy over the wearing of the burka after the prefect of a city in the north-east announced he was permitting it, despite legislation outlawing any clothing that stops the wearer being recognised.
Article continues

La vergogna di Treviso

«Se al prefetto di Treviso piace tanto il burqa, lo faccia indossare a sua moglie...Convinto come sono che in uno Stato moderno i Prefetti non servono a niente. Di fronte ad una simile esternazione su una questione grave e preoccupante come quella dell'uso pubblico del burqa, c'è veramente da domandarsi che cosa aspetti il Ministro dell'Interno a trasferire il Prefetto di Treviso, che, in tutta evidenza, esprime un modo di pensare lontano mille miglia da quello dei trevigiani preoccupati e, giustamente, timorosi di fronte all'espansione dell'Islam fondamentalista nel nostro Paese».
Mario Borghezio
Grande grandissimo Borghezio. Non poteva esprimere meglio il pensiero di tutti noi trevigiani e veneti.

Il suicidio dell'Italia

Presto in tutta Italia...

Il prefetto e la Bindi dicono sì al burqa. E l’Italia si vergogna
Un articolo di Marcello Foa

A dare la notizia è stato il Corriere del Veneto e oggi Magdi Allam l’ha ripresa con un articolo sul Corriere della Sera: il prefetto di Treviso Vittorio Capocelli ha legittimato il burqa con queste parole: «Se per motivi religiosi una persona indossa il burqa, lo può fare, basta che si sottoponga all’identificazione e alla rimozione del velo». E subito il ministro della Famiglia Rosi Bindi, a quanto pare, avrebbe appoggiato la decisione con queste parole: «Allo stesso modo con il quale vogliamo vedere i crocifissi appesi nelle nostre aule siamo tenuti a essere rispettosi del velo con cui le donne islamiche si coprono il volto. Se viene liberamente portato è un segno della propria civiltà». In queste ore il caso sta esplodendo: un altro ministro, Barbara Pollastrini (Diritti e Pari opportunità) ha reagito scandalizzata e Magdi Allam, correttamente, nell’articolo ricorda che anche Amato e Prodi sono contrari alla legittimazione del burqa. Meno male, ma questo non basta a placare la mia indignazione: com’è possibile che un prefetto ovvero un alto rappresentante delle istituzioni, dello Stato, di tutti noi, possa legittimare una tenuta che non ha nulla di religiso, ma che rappresenta una delle forme più umilianti di sottomissione delle donne? Qual è la logica? La nostra missione è quella di aiutare i Paesi più sviluppati a evolversi o è quella di accettare anche le pratiche più retrive dell’Afghanistan talebano, in nome del relativismo culturale? Capocelli dovrebbe essere rimosso e la signora Bindi sia coerente: se ne vada. Subito, per rispetto, per pudore. L’Italia si vergogna (o almeno lo spero).

09 ottobre 2007

scontro tra pacifiste sull'uso dell'aereo di stato

La psicosi della Casta tra i Parlamentari Italiani ha un nuovo tema, o peggio, un nuovo fantasma: “Guai a farsi beccare mentre si fruisce di un privilegio. Piccolo o grande che sia!”
Ma un “privilegio” (piccolo o grande che sia) così come lo chiamano loro, per tutti gli altri fessi impiegati della Pubblica Amministrazione (impiegati come loro, ma a stipendio esilarante) viene chiamato con il nome proprio, o meglio, al plurale, con i loro nomi propri quali, per l’appunto: peculato d’uso, appropriazione indebita, abuso, omissione, furto o peggio, corruzione e malversazione.
L'articolo
h/t: Vincenzo

Non dimentichiamo il Venezuela

Studenti musulmani rifiutano di studiare malattie non islamiche

In Inghilterra, alcuni studenti musulmani rifiutano di assistere ai corsi o rispondere alle domande di esame che hanno a che fare con l'acool o malattie sessuali perche' dicono che queste offendono le loro convinzioni religiose.
L'articolo

h/t: Oriana

Visco salvato sulla linea


Sul caso Visco la maggioranza ha salvato in Senato il proprio viceministro per un solo voto. A favore del governo hanno votato infatti due senatori a vita. Non voglio discutere qui se il voto dei senatori a vita, non eletti ma nominati, possa rappresentare correttamente un’ancora di salvezza per il governo: nelle votazioni vince chi riporta il maggior numero di consensi, e così è stato anche questa volta.
Invece bisognerebbe forse sottolineare come uno dei due votanti che hanno permesso al governo di superare questa difficile prova ed al viceministro di conservare la propria poltrona è stato in passato conosciuto per aver dichiarato di fare uso abituale di droghe “a scopo terapeutico”, bien sur.....
Auguro al Senatore che questa cura lo conservi ancora per molti anni, ma vorrei porre una domanda. Si annunciano pene molto gravi per chi venga sorpreso a guidare un automezzo dopo aver assunto alcool o droghe. Come mai è vietato guidare un qualunque automezzo sotto l’effetto di droghe, e non è vietato invece guidare o contribuire a guidare un intero paese nelle stesse condizioni ?
h/t: Il Bertoldo

Ernesto "El Chancho" Guevara


Forse non tutti sanno che il suo vero soprannome era "El Chancho" perche' puzzava come un maiale.
Ernesto "Che"Guevara, celebrato da una settimana sulla BBC international come un eroe, un santo.
Ovviamente non raccontano di quando era comandante della prigione San Carlos de La Cabaña dove diresse i processi e le esecuzioni dei membri del regime di Batista. Piu' di 550 persone furono uccise su ordine di Guevara...
He was appointed commander of the La Cabaña Fortress prison, and during his five-month tenure in that post (January 2 through June 12, 1959), he oversaw the trial and execution of many people, among whom were former Batista regime officials and members of the "Bureau for the Repression of Communist Activities" (a unit of the secret police known by its Spanish acronym BRAC). José Vilasuso, an attorney who worked under Guevara at La Cabaña preparing indictments, said that these were lawless proceedings where "the facts were judged without any consideration to general juridical principles" and the findings were pre-determined by Guevara. It is estimated that between 156 and 550 people were executed on Guevara's extra-judicial orders during this time.