09 ottobre 2006

Futuri Politici



Una disposizione della proposta di legge finanziaria propone che, al fine di ridurre le spese della pubblica amministrazione, si riduca del 10% il numero dei bocciati, in modo da evitare il superaffollamento delle classi della scuola media superiore, dovuta all’elevato (?) numero di ripetenti. Innanzi tutto occorre ricordare che gli eccessivi costi della scuola non sono dovuti all’elevato numero di studenti, ma all’esagerato numero di docenti e di addetti, e che quindi solo riducendo il loro numero (proporzionalmente fra i più alti nel mondo, con risultati non certo esaltanti) si potranno ridurre le spese.
Poi occorre ricordare che il livello di istruzione mediamente impartito dalla nostra scuola non è fra i più elevati, e che la riduzione del numero dei bocciati non potrà certo migliorare la situazione.
Ma forse il vero motivo di questo provvedimento non è in realtà quello di agire sul lato delle spese – questa è una affermazione di pura facciata – ma solo quello di preparare convenientemente la nuova classe politica e dirigente del paese, in modo che essa non possa in alcun modo essere di livello culturale ed intellettuale superiore all’attuale.

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