20 marzo 2007

Libero, ma a che prezzo?


Mastrogiacomo e' stato liberato.
Me ne rallegro anche se mi domando perche' sono sempre questi giornalisti di sinistra a finire nei guai nelle zone piu' pericolose del pianeta.
Detto questo, il prezzo pagato per la sua liberta' e' stato altissimo. Un uomo morto, massacrato, decapitato e 5 terroristi liberati.
E l'ennesima figura da buffoni per il nostro paese.
Inanzitutto nei confronti dei nostri alleati. Ma sopratutto, adesso che i terroristi hanno capito come sia facile estorcere concessioni da questo governo, tutto il personale italiano di Emergency, che ricordiamo e' un NGO italiano, sono in grave pericolo. Perche' il metodo sara' adesso utilizzato per qualsiasi tipo di situazioni che vedranno coinvolti ostaggi italiani.
Con questo governo sembrerebbe che calare le braghe sia il metodo preferito per ottenere successi altrimenti impossibili.

vignetta copyright Il Giulivo

1 commento:

Ombra ha detto...

Rapire un giornalista è sempre una cosa molto grave perchè si vuole in questo modo colpire il principio di liberta di stampa e di dare notizie..che in questi ultimi tempi è sempre più difficile per la pressione di poteri rossi che controllano le principali fonti di stampa italiana..come neanche nei più aspri e oscuri regimi socialisti.
Ma l'Italia riesce sempre a fare la figura pessima su come decide di comportarsi con i rapitori..pagando riscatti o liberando pericolosi personaggi, accusati di terrorismo...
..ed ora ci si mette anche Gino Strada con Emergency a fare il para-stato...scalvando le operazioni diplomatiche e di inteligence che ogni stato ha, e ancora mettendo a rischio il rapporto con i nostri alleati in questa GUERRA!!