30 aprile 2007

Lettera Aperta

Da il Legno Storto

Al Presidente della Repubblica
al Presidente del Consiglio
al Ministro degli affari esteri
al Ministro della difesa

Siamo un gruppo di cittadini preoccupati della sicurezza e dell'efficienza degli uomini mandati a rappresentare l'Italia nell'ambito dell'operazione Enduring Freedom, al di là dai convincimenti politici individuali in merito alla maggiore o minore opportunità della medesima.
Siccome riteniamo di poter avere in Lei un interlocutore sensibile, e profondamente consapevole della delicatezza della materia, gradiremmo che dissipasse i nostri timori riguardo alla possibilità che la vicenda afghana subisca una impasse, tale da nuocere in primis all'incolumità fisica dei nostri militari: un'alea che deve ovviamente essere sempre contemplata, ma che sarebbe indice di insipienza e di irresponsabilità far scaturire dalla trascuratezza nell'approntare quegli strumenti di protezione e di sostegno che una corretta gestione delle cose militari impone, soprattutto laddove la volontà politica di rifinanziare la missione di cui trattasi sia già stata esplicitata nelle sedi preposte. Non vorremmo che, in seguito ad una futile discussione sul significato delle parole "missione di pace", la capacità operativa e la dotazione di mezzi a disposizione dei nostro uomini non fosse la migliore di cui siamo capaci, e proporzionale alla gravità del pericolo, come hanno diritto di pretendere coloro che sono impegnati in Afghanistan e tutti gli Italiani.
In tutta franchezza, ci riesce difficile comprendere gli evidenti ritardi nell'invio dei rinforzi, come pure gli equilibrismi dialettici sul dotare (oppure no) di determinati strumenti il contingente nazionale, già posto suo malgrado, per ammissione dello stesso ministro degli Esteri, nel mirino dell'offensiva talebana. Non vorremmo risultasse una beffa con esiti drammatici l'avere accettato che il lavoro dei nostri militari proseguisse, a causa di incomprensioni - e ci pare di usare un eufemismo - sul come e quando dare concreto avvio al rafforzamento.
Non volendo insegnare agli esperti il proprio mestiere, chiediamo di valutare con la massima serietà l'importanza di sbloccare quanto prima una situazione foriera di pericolo.

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