27 aprile 2007

Per gli italiani all'estero, nulla di fatto

Un articolo di Ricky Filosa
Persino Bucchino, parlamentare DS eletto in Canada, ha dichiarato recentemente che questo Governo non ha fatto nulla per gli italiani all'estero. Bucchino parla di Rai International, di pensioni, di assegno sociale, di assistenza sanitaria in tutto il mondo: "nulla di questo è stato fatto, non abbiamo portato a casa niente". La delusione e la rabbia del parlamentare sono fortissime.
Seguiamo Bucchino dall'inizio, come facciamo con tutti gli altri deputati e senatori eletti nel mondo, e non. Avevamo già capito che non era affatto un ipocrita: lui agli italiani residenti oltre confine ci tiene davvero, lo si vede dalle cose che dice e che fa.
Aveva criticato già tempo fa un suo incontro con Bobo Craxi, sottosegretario agli esteri. In occasione di un viaggio di Craxi in Canada, il sottosegretario aveva voluto vederlo per avere da lui alcuni suggerimenti, consigli, delucidazioni. L'incontro non fu per niente positivo: Bucchino , in una sua nota di qualche giorno dopo, affermò - citiamo a memoria - "mi resi conto, stando davanti a Bobo Craxi, che a lui non interessava nulla di ciò che gli stavo dicendo. Mai, come allora, il mio tempo fu più sprecato, buttato via". Dopodichè, Craxi si recò in Canada, e lì scoppiò un altro bel casino: il Caso Gonella ce lo ricordiamo tutti, no? Bobo era stato capace di affermare "gli eletti all'estero non contano un cazzo", ed il direttore de L'Ora di Ottawa, Luciano Gonella, ascoltò quelle parole. E non solo lui. Tanti furono gli interventi quella volta: alla fine tuto venne insabbiato, e in parlamento - proprio rispondendo ad una interrogazione sul caso- furono capaci solo di dire che Bobo Craxi aveva già smentito, e quindi il fatto non sussisteva. E chi è Bobo, il Vangelo?
Torniamo a Bucchino: ci stiamo affezionando a quest'uomo venuto da lontano, con un cuore più italiano di quello di Mortadella, Baffetto, e tanti altri compagni. Ha avuto sempre la forza di dire ciò che pensa davvero: è diverso dai vari Razzi, Narducci, Bafile, e via dicendo. Noi, pur guardando il mondo da una visione politica diversa rispetto alla sua, lo apprezziamo.
Le critiche a questo Governo Culatello da parte dell'esponente diessino, si aggiungono a quelle dei sindacati, dei ministri e sottosegretari che hanno manifestato in piazza contro Prodi, e naturalmente a quelle del centrodestra: ma questo è fisiologico. Quello che soprende è invece che un governo si sia inimicato in così poco tempo la sua stessa base elettorale: il ceto medio-basso, quelli che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, che non riescono a comprarsi una casa, che vengono massacrati dagli affitti esorbitanti, che non si possono permettere una vacanza perchè costerebbe troppo, quelli che si sono illusi di essere protetti dalla sinistra. A questi elettori è stato dato poco e niente. E chissà se la prossima Finanziaria colmerà le distanze.
Gino Bucchino, con questo nome un po' così, è simpatico e noi tifiamo per lui: ma chi ce lo doveva dire che saremmo arrivati a fare il tifo per un deputato DS? Questo succede quando si ha la capacità di mettere da parte i colori politici, e di pensare in grande: di guardare solo agli interessi degli italiani all'estero, e a quelli dell' Italia. I lettori - e gli elettori - apprezzano sempre l'obiettività.

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