24 maggio 2007

Cui Prod(i)est?

In occasione delle commemorazioni per il compimento del primo anno di vita del governo delle sinistre, guidato (si fa per dire…) dall’onorevole Romano Prodi, siamo stati informati che nel corso della presente legislatura sono stati presentati dal governo oltre cento disegni di legge, ossia, tenendo conto della settimana di cinque giorni, dei giorni di ferie e dei giorni persi per missioni all’estero o all’interno, una media di un provvedimento legislativo ogni due giorni. E poi qualcuno dice che la compagine governativa, formata come è noto da oltre cento “galli nel pollaio” batte la fiacca.
Di queste proposte di legge solo molto poche – esattamente una decina - sono state definitivamente approvate dal Parlamento, e lo stakanovista “homo ridens” ne ha severamente stigmatizzato il comportamento, provocando non solo una piccata risposta del presidente della Camera, Bertinotti, che lo ha accusato di scarsa conoscenza delle procedure parlamentari, ma addirittura un richiamo all’ordine da parte del Presidente della Repubblica. Insomma, si è trattato dell’ennesima prova della forte coesione ed unità d’intenti, oltre che di buon accordo, della compagine di maggioranza.
Questo gustoso episodio richiama alcune riflessioni. Innanzi tutto va notato che le proposte governative possono dividersi in quattro categorie. Quelle destinate a disfare il lavoro delle precedenti legislature; quelle tendenti a sottrarre quattrini dalle tasche dei contribuenti (non certo da quelle degli evasori, il cui vantaggio economico cresce col crescere del livello della tassazione); quelle del tutto inutili, destinate solo a creare polemiche, divisioni e malumori nel paese e nella stessa maggioranza, ed infine quelle che hanno come unico scopo quello di favorire sfacciatamente l’interesse della stessa maggioranza, del suo leader e dei loro amici.
Di quest’ultima categoria vogliamo citarne alcune a titolo di esempio, anche se è impossibile ricordarle tutte. Innanzi tutto il ddl sul conflitto di interessi, tendente a riservare in sostanza l’attività politica ai politici di professione: cui Prod(i)est ?
Abbiamo poi il ddl sul riordino della RAI, tendente ad escludere ogni partecipazione dell’opposizione: cui Prod(i)est ?
Il nuovo ddl sulla riorganizzazione del sistema televisivo, con severe restrizioni all’attività di chi opera in regime di mercato, senza contributi statali e senza riscossione di canoni: cui Prod(i)est ?
Il disegno di legge sull’immigrazione, con la proposta di concedere il diritto di voto agli immigrati dopo un periodo decisamente troppo breve di permanenza in Italia: cui Prod(i)est ?
La proposta di ridurre sensibilmente le pene per il reato di bancarotta fraudolenta, in modo da alleggerire la situazione di alcuni “amici” in passato assai generosi ed attualmente un po’ inguaiati, e di permettere loro di giungere più rapidamente alla prescrizione del reato: cui Prod(i)est ?

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