30 maggio 2007

Una vergogna chiamata ICE o Come svendere l'Italia all'estero!

Ogni anno, l'Istituto Nazionale per il Commercio Estero (I.C.E.),l'Ente Pubblico che ha il compito di promuovere e sviluppare il commercio con l'estero ed i processi di internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale, organizza un Festival Italiano nei vari paesi del mondo.
Gli uffici dell'ICE di Singapore sono situati in uno dei piu' bei palazzi della citta', e la stanza della Direttrice e' veramente spettacolare con vista sul mare e tanto di bardature e cotillons, il tutto adatto ad una certa tradizione italiana che, nell'incapacita' di apprezzare veramente il buon gusto della discrezione, considera il dar nell'occhio come un mezzo efficace di marketing. Parvenue,direbbero i miei amici d’Oltralpe.
E anche quest'anno l’ICE di Singapore ha organizzato, Dio sa con quanto meditato dispendio di energie!, un festival del "Made in Italy" che si e' rivelato uno spettacolo cosi penoso nella sua modestia e dilettantismo da far arrossire dalla vergogna. Tra l’altro allestito in un Shopping Mall situato lontano dal vero centro commerciale della citta' e frequentato da una clientela che non ha niente a che vedere col target che dovrebbe ispirare l'attivita' dell'ICE .
Infatti, questo preteso festival, naturalmente (e bisognava prenderlo in considerazione come orientamento fondamentale) non si presta a consolidare la vera immagine del Made in Italy che in tutta l'Asia che conta e' decisamente rivolto ai prodotti di lusso. (Per inciso, ricordo che, durante il governo Berlusconi il messaggio era, appunto, di dare risalto al lusso, che rappresenta l'unico mezzo di penetrazione in mercati in cui e' sovrabbondante il prodotto medio basso).
Da quando sono al governo i sinistri, sembra invece che il messaggio sia quello di vendere alle masse...”E' come portar vasi a Samo e nottole ad Atene” direbbe il mio ex professore di lettere del Liceo.
Detto questo, ripeto, lo spettacolo e' stato a dir poco desolante.
All'inaugurazione del festival c'erano 30 persone in tutto! Anche perche' l'invito era per le 11 del mattino di un venerdi in questo Shopping Center nuovo, fuori dalle arterie importanti della citta', un centro che tra l'altro sta andando molto male in termini di fatturato ed e' frequentato soprattutto da giovani e il popolino locale. Si e' quindi inevitabilmente formata una folla di cinesi che non capivano cosa stesse succedendo ma che pero' si sono gettati avidi e contenti sui cocktails e aperitivi che erano stati disposti per gli "ospiti di riguardo" (la cui maggioranza ha snobbato l'invito). E non parliamo dei dettagli gastronomici: un vino da mensa popolare di un colore giallo scuro, fette di pane foderate di un salmone di freschezza dubbiosoa o rattrappiti pezzi di pollo...
Lo Stand Italia, poi, consiste in un automobile Lamborghini (che anche se un marchio italiano e' difatti un'azienda tedesca), due automobili Alfa Romeo, un baracchino che vende vestiti non si sa bene di che marca, una specie di chiosco con sopra delle macchine da caffe', qualche bigiotteria e....finisce li. Sembrano le bancarelle dei vu' compra' di una borgata romana.
E tutta questa paccottiglia dovrebbe rappresentare il made in Italy? Pietosi!
Soldi dello Stato e quindi del contribuente spesi per offrire questo tipo di immagine a livello terzomondista del nostro paese che ispira tenerezza?
Una vera vergogna, della quale nessuno osa parlare chiaramente ma questa, purtroppo, e' la realta' dell'Italia sotto il governo Prodi.
E anche se si e' costretti a realizzare, come sembra sia la scusa avanzata dagli inetti organizzatori, questo tipo di eventi, condizionati da un budget limitato o perche' e' la burocrazia centrale di Roma a decidere, ma almeno, vivaddio!, che lo si faccia con classe, con stile, con la dignita' ed il buon gusto che ci detta il nostro cosi unico patrimonio culturale. Invece no. Questi non vogliono far sforzi, tutto e' buttato li "alla carlona" senza logica, ispirati da "il chi me lo fa fare" tanto il loro lauto e immeritato stipendio corre lo stesso!
E non si tratta di capitali come Tombouctou o Ouagadougou, ma di Singapore, considerata una delle piu' prestigiose vetrine oggi disponibile in Asia.
VERGOGNA!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungo un'altro VERGOGNA! Se questo e' il modo che fa business il Governo siamo rovinati! Mandiamoli a casa prima che sia troppo tardi!

Anonimo ha detto...

Mi commuove la tua capacità di continuare a meravigliarti. Cosa puoi aspettarti da chi mette nelle sue priorità di governo la concessione di cittadinanza e di voto agli immigrati con 5 anni di permanenza in Italia e addirittura dopo tre anni per il voto amministrativo? Fra qualche anno, ma per fortuna io non ci sarò più, avremo in parlamento gente che non parlerà nemmeno l'italiano scorretto, alla Di Pietro per intenderci.
Viva l'Italia

Anonimo ha detto...

hai detto la parola giusta "vergogna" ma di che cosa ti stupisci ocn un governo simile che non sa nemmeno da dove si comincia a fare "commercio"... Siamo governati da un branco di politici presuntuosi igoranti che pensano che si il cittadino italiano a dover essere al loro servizio e non il contrario. ma non dura non disperiamo

andreamonni ha detto...

E' bello come usi una critica sacrosanta all'ICE contro il governo Prodi. Infatti ricordo gli stupendi eventi organizzati dall'ICE a Singapore durante il governo Berlusconi! Speriamo che il governo Prodi cada presto per riavere gli stupendi e utili eventi dell'ICE.

Nobile di Treviso ha detto...

Mio caro Andrea
durante il governo Berlusconi fu organizzato un festival coi fiocchi. Parteciparono il fiore delle aziende italiane. Tutto il lusso era presente. Sei in malafede e un bugiardo come tutti i sinistri
Vergognati.