«Se al prefetto di Treviso piace tanto il burqa, lo faccia indossare a sua moglie...Convinto come sono che in uno Stato moderno i Prefetti non servono a niente. Di fronte ad una simile esternazione su una questione grave e preoccupante come quella dell'uso pubblico del burqa, c'è veramente da domandarsi che cosa aspetti il Ministro dell'Interno a trasferire il Prefetto di Treviso, che, in tutta evidenza, esprime un modo di pensare lontano mille miglia da quello dei trevigiani preoccupati e, giustamente, timorosi di fronte all'espansione dell'Islam fondamentalista nel nostro Paese».
Mario Borghezio
Grande grandissimo Borghezio. Non poteva esprimere meglio il pensiero di tutti noi trevigiani e veneti.
1 commento:
Come ti ho già scritto sul mio blog, NON MOLLATE, trevisàn. Questo è un progetto che si inserisce a buon diritto in quanto ha affermato Ferrero (rifondarolo) sulla razza padana da addomesticare mandandovi un bel po' di "risorse etniche" per tagliare la razza bovina che secondo costoro sareste. Questa provocazione del burqa da parte di Rosy Bindi (sostenuta da Ferrero) va in questa stessa direzione. Pur di fare un dispetto ai lombardo-veneti, se le inventano tutte e sostengono posizioni teocratiche come il burqa. Dall'esportazione della democrazia per abbattere in burqomani, all'importazione (italiota e cattosinistra) della teocrazia.
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