23 ottobre 2007

A proposito della morte del piccolo Rom

leggo tutti i giorni il Giornale e oggi, scorrendo sul web la cronaca di Roma, mi sono imbattuto nell'articolo firmato Redazione sulla morte del piccolo Rom di due mesi. Sono sbalordito per i luoghi comuni che vi ho potuto riscontrare. Leggendo l'articolo sembra quasi che si faccia colpa alle forze dell'ordine (" La comunità che si è insediata presso via Riva Ostiense fa parte di quel gruppo di famiglie rom sgomberate pochi mesi fa da Magliana, sempre sulla riva del Tevere. Una comunità come tante, una comunità che sceglie luoghi nascosti per costruire baracche di legno o impiantare tende e lo fa per evitare di incorrere nei rastrellamenti della polizia e del nuovo corpo dei vigili urbani..............Questo ci basta per dire che Francesco non doveva trovarsi in quella tenda, che la sua famiglia non avrebbe dovuto subire uno sgombero dalle sponde del Tevere per ritrovarsi nelle stesse condizioni a poche centinaia di metri di distanza") di aver sgomberato un insediamento illegale. Per una volta che le forze dell'ordine hanno fatto quello per cui si chiamano così mi trovo pure qualcuno dalle pagine di un giornale, nel quale sento rispecchiarmi, che criticano una delle poche benemerenze nel mare di demeriti.
E' logico essere addolorati, e io lo sono sinceramente, per la morte del piccolo ma, acclarato questo, se una colpa posso dare al sindaco Veltroni, del quale certo io non sono un fautore, è quella di non aver incriminato i genitori di omicidio colposo e maltrattamento di minore e quindi di non averli espulsi, con procedimento d'urgenza, da Roma e dal paese per rimandarli nel loro paese d'origine.
Forse chi ha scritto quell'articolo non vive a Roma o di sicuro non vive in prossimità di questi insediamenti e legge solo sui giornali o sulle agenzie di stampa quel che devono sopportare i residenti grazie al lassismo e al " volemose bbene" imperante in una città che di tutto fuorché di questo avrebbe bisogno. Mi batto perché questo sindaco, che ribadisco non ho mai voluto, se ne vada a casa, o a fare il segretario del PD, visto che la sua opera ha ridotto una città, sì tutta lustrini e set cinematografici, ma nella quale mia moglie non può portare fuori il cane la sera (e non alle due di notte) senza correre il rischio di trovare qualcuno di questi o altri poverini a farle la festa.
Ma stiamo scherzando!
Forse, senza volerlo, sono capitato su un set di Scherzi a parte e io ho abboccato? Ma la cosa non mi diverte per niente e quanto letto in quell'articolo lo trovo offensivo e indegno viste le gesta di questi soggetti nelle cronache degli ultimi tempi, e non.
"Questo bimbo muore mentre nella città si celebra la festa del cinema. Lo spettacolo non può andare avanti." Altro che interrompere la Festa del Cinema!
Forse si vogliono dimenticare gli ultimi episodi di violenza ed efferatezza che proprio in quella zona si sono svolti da un pò di tempo a questa parte? E per quelli cosa vogliamo interrompere? Io interromperei la presenza di amministratori che utilizzano questi episodi per creare quelle tensioni che servono a mantenersi la poltrona!
Don Alessandro B.

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