L'articolo dell'amico Alessandro Corneli.
Questo è troppo. Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania, e padrone della stessa Regione da circa un ventennio, ha detto: Non mi dimetto perché le mie dimissioni non risolverebbero il problema.
Sicuramente le sue dimissioni non farebbero volatilizzare le migliaia di tonnellate di spazzatura. Ma è come se un assassino dicesse: Non condannatemi poiché la mia condanna non farebbe resuscitare la vittima.
Bassolino nega e distrugge il principio di responsabilità in base al quale ciascuno deve rispondere al proprio livello, dal più basso al più alto. Altrimenti, è la sua logica, la responsabilità è sempre di qualcun altro, ma quando questo altro non fa quello che dovrebbe, la responsabilità sale di grado. Un presidente di Regione che ragiona al modo di Bassolino dovrebbe essere destituito: e se non ci sono strumenti giuridici per farlo, vuole dire che sono sbagliati quelli che ne hanno costituito la carica.
Nella vicenda, il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, cerca di tirarsi fuori e accusa Prodi, dicendo che giù un anno fa era stato avvertito del precipitare della situazione. Ovvero lo accusa di essersi disinteressato della cosa. Accusa più che plausibile poiché un anno fa Prodi era impegnato, con Padoa Schioppa, a riversare sugli italiani una prima tremenda Finanziaria.
In pratica, è tutta la filiera di comando della sinistra che finisce sotto accusa. E ancora non ci spieghiamo perché il centrodestra non attacchi a fondo. Più corrente Di Pietro, che ha formalizzato la dissociazione del suo partito dalla Giunta. E potrebbe non fermarsi qui.
da GRRG.it
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