Ennesimo dietrofront del governo malesiano: La parola "Allah" non puo' essere utilizzata dai cristiani. In un comunicato il Ministro degli affari islamici, il Datuk Abdullah Mohd Zin, ha dichiarato che :"Allah puo' solo essere utilizzato dai musulmani e in un contesto islamico"
Alcuni giorni fa', il Ministero della sicurezza aveva rilasciato un permesso ad un giornale cattolico, L'Herald, di continuare le sue pubblicazioni "senza alcuna restrizione".
L'articolo
Non basta che i cristiani vengano discriminati e oppressi, per la loro fede, in Malesia, ora viene anche applicata la legge che vieta loro di scrivere il nome "Allah" in riviste e libri cristiani.
Il Dio dei cristiani e' uguale al Dio degli ebrei o musulmani. Dio e' Dio, qualsiasi nome gli si vuole dare. L'idea di imporre un "copyright" su uno dei suoi nomi e' un'assurdita e segno di grande ignoranza e stupidita'.
5 commenti:
Condivido in pieno le tue osservazioni. Il governo della Malesia dimostra, oltre ad una scandalosa intolleranza, una forte ignoranza riguardo alla fede musulmana. E' noto, infatti, che la parola "Allah" è la traduzione in arabo della parola "Dio". I Cristiani di lingua araba, infatti, chiamano Dio "Allah".
sempre piu ridicoli questi musulmani fanatici....Che Allah li benedica! poveri noi ma dove sta andando il mondo?
Prima di parlare bisognerebbe conoscere, si eviterebbe di farsi trasportare dal pregiudizio antimusulmano.
La Malesia ha anche chiuso un giornale perchè ha pubblicato una vignetta irrispettosa verso la religione cristiana, (era disegnato cristo con una birra in mano). Per loro la religione è una cosa che DEVE essere rispettata qualunque essa sia. Infatti la Malesia (stato musulmano) ha celebrato il Natale e si appresta a celebrare il caapodanno cinese, in un ESEMPIO di multiculturalita' intesa come tutela delle differenze etniche e NON come standardizzazione forzata.
Per il Natale, sulle prime pagine dei giornali vi erano gli auguri del primo ministro musulmano, del ministro cinese e di quello indiano.
Questo si chiama RISPETTO per gli altri, cosa che noi occidentali - nel nome di una presunta scientificità - abbiamo perso e ci arroghiamo il diritto (per vendere un maggior numero di copie) di parlare male di chiunque anche ingiustamente.
Non riesco ad immaginare, nonostante ci siano numerosi immigrati anche in Italia, alcuna tv o giornale o uomo politico fare gli auguri per le celebrazioni di feste religiose musulmane, ortodosse, indu o buddhiste...
Però noi obbligando (di fatto) gli altri a celebrare le nostre feste ci riteniamo un paese che rispetta gli altri. NOI SIAMO I VERI INTOLLERANTI che pretendiamo che gli altri seguano solo e solamente le indicazioni di vita che ci predica la pubblicità e celebrando nella cattedrale dei centri commerciali il rito domenicale dello shopping - che ha sostituito la messa - rispettando così i comandamenti della nuova religione: il consumismo.
Ma credo che sia troppo difficile da capire per chi ha la mente intasata dalla tv
Anonimo, ma cosa scrivi? Per favore risparmiaci il tuo politically correct bs.... E allora? Gli auguri gli ha fatti anche Amahdinejad se e' per questo...
La Malesia deve per forza rispettare il suo multiculturalismo ma il paese si sta anche radicalizzando. Per quanto riguarda il Cristo con la birra, e' stata una mossa politica. Il giornale che ha pubblicato il cartoon era era un giornale della minoranza tamul. E c'erano di mezzo alcuni politici indiani. Insomma una sporca mossa politica.....Se l'avesse pubblicata un giornale musulmano avrebbero agito in modo diverso. Questo pero' non lo spieghi a chi legge questo bog.
Bravo Mango ben risposto.... anonimo piantiamola con questa demagogia da quattro soldini e appunto la prossima volta pensa ad informarti che farai una miglior figura. Parli di religione di messa ma non e Cristo che ha preconizzato la tolleranza vedi io se vedo un uomo fare shopping la domenica invece di andare a messa non me ne turbo prego anche per lui....
ciao anonimo e continua a pregare vedrai che il tuo pensiero si ammorbidirà
una persona che va a messa ogni domenica
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