Dal sito della bellissima, bravissima, simpaticissima, (issima su tutto) Francesca Alberisi questo video perche' appunto, Napoli non e' solo immondizia.
5 commenti:
Anonimo
ha detto...
Napoli non è solo immondizia...già... Aggiungiamoci che il 39% della popolazione di Napoli...ha precedenti penali. Il 61% di persone pulite è una percentuale un po' bassina, non credete?
PS Non trovo le fonti,questa l'ho sentita in una trasmissione radiofonica su radio 1, condotta da Mensurati.
e in quanto alla gioventù napoletana non c'è molto da illudersi....
Uno studente su tre vede aspetti "positivi" nei clan di camorra Clan di camorra e studenti: in un questionario risposte choc
Risultati choc dal Questionario anticamorra a cui hanno risposto 6227 ragazzi di Silvia Pepe
Gli studenti napoletani non hanno fiducia nelle forze dell´ordine e nelle istituzioni. Credono infatti che sia scarso il loro impegno nel combattere la criminalità organizzata. E´ questo il primo dato preoccupante che emerge dal "Questionario anticamorra" distribuito nelle scuole di Napoli e provincia dall´Associazione studenti napoletani contro la camorra. I risultati offrono uno spaccato dell´attuale percezione che i giovani hanno del problema camorra: il 37 per cento non ha fiducia nelle forze dell´ordine, il 4 per cento crede che la figura del camorrista si possa associare a quella di un "eroe".
Per il settimo anno consecutivo ventinove istituti superiori hanno aderito all´iniziativa degli Studenti contro la camorra partecipando alla compilazione di un questionario diviso in venticinque domande interamente dedicate al fenomeno della criminalità organizzata. A rispondere in forma anonima sono stati 6227 ragazzi e ragazze in età compresa tra i 13 e i 21 anni. L´obiettivo dell´Associazione è quello di comprendere fino in fondo quale è il rapporto delle nuove generazioni con il fenomeno della camorra, cosa ne pensano, e soprattutto quanto ne sanno. E dai risultati del questionario emergono anche dati rassicuranti come il fatto che il 61 per cento degli studenti pensa che "nella camorra non ci sia nulla di positivo". Tuttavia il fatto che 2303 ragazzi, ovvero il 35 per cento, individui nella camorra elementi positivi è certamente un fatto preoccupante. Il 14 per cento di questi, infatti, pensa al "lavoro" come aspetto positivo della criminalità organizzata; il 9 per cento invece ritiene che la camorra offra la "sicurezza"; mentre il 17 per cento guarda con interesse al "potere". Tuttavia i giovani hanno le idee chiare su mafia e criminalità. Insomma sanno di cosa si parla. Il 99 per cento conosce il fenomeno sociale chiamato camorra; il 60 per cento crede che nel sud Italia ci sia maggiore malavita che nel centro-nord; il 60 per cento conosce la storia di Raffaele Cutolo e il 62 per cento quella di Giovanni Falcone; il 55 per cento crede che un pentito di mafia ambisca solo a uno sconto di pena; appena il 35 per cento però crede che la camorra si possa sconfiggere mentre il 76 per cento è convinto che se un giovane si aggrega ad un clan è solo per realizzare guadagni facili.
Ma nel questionario non mancano domande personali. Come ad esempio: "Sei mai stato derubato? E hai denunciato?". Il 29 per cento ammette di essere stato derubato ma solo il 50 per cento ha denunciato l´accaduto. Il 63 per cento di chi non ha denunciato non lo ha fatto perché "credeva fosse inutile". «Il questionario ci aiuta a perfezionare le politiche per la legalità - spiegano Tommaso Pellegrino e Francesco Borrelli dei Verdi - solo conoscendo le opinioni dei giovani si possono creare delle strategie per sconfiggere la cultura della criminalità organizzata. Ed è già un dato positivo che il 13 per cento degli studenti, a fronte di un misero 7 per cento dell´anno scorso, abbia voluto uscire dall´anonimato e chiedere esplicitamente di essere contattato dall´associazione per svolgere attività contro l´illegalità». E infatti i ragazzi non perdono la speranza e fanno delle proposte: il 50 per cento ritiene che lo Stato dovrebbe investire nell´istruzione, il 54 per cento vorrebbe più lavoro e per il 51 per cento crede che la lotta alla corruzione resti l´arma fondamentale per contrastare le mafie.
I Napule c'hanno da sempre "sbrandeatt u' caaaaazzz" che la loro è la città più bella del mondo per storia, arte, cultura....ma i turisti si danno a gambe levate. In Germania ho sentito che è in atto uno s-made in Napule, tutto quello che era una ricchezza , come a pizz e a "muzzariell e' bufale" ora nessuno la vuole più...e pure si vedono o' mandoline si tappano le orecchie...oltre che o' naso...
Andrà a finire che i padani oltre a farsi scaricare addosso la merda dei napule prima o poi dovranno pure pagare per i danni agli albergatori (che lamentano di aver perso 15 milioni di euro nel 2007 per la munnezz), agli agricoltori...fino alle puttanazze da rione che non possono più battere per strada per a' puzz...eheheh.
Chissà alla fine quanto ci costerà ancora la "questione napoletana" (che è dei napoletani e basta), pagliacciata che si trasferirà in cascata con analoghe sceneggiate presso altre discariche del Meridione, sinchè la monnezza non prenderà finalmente la strada della Padania. Da quei padani pieni di corna che hanno già ampiamente contribuito ai 2miliardi e 300mila euro sperperati in Campania durante gli ultimi 14 anni di emergenza rifiuti e relativo commissariamento. Dopo aver foraggiato Napoli per l’assunzione di netturbini da anni stipendiati a far nulla, per acquistare automezzi scomparsi dai garage comunali, per avviare una raccolta differenziata rimasta lettera morta, i contribuenti padani dovranno continuare a sorbirsi l’immondizia partenopea. Perché, ne siamo tutti certi, i rifiuti punteranno al Nord. Dritti in Padania, e un po' in Germania ma pur sempre sempre a spese dei padani: pochi lo sanno, ma ogni settimana partono cinque treni speciali dalla Campania diretti agli inceneritori tedeschi, che garantiscono un servizio di smaltimento efficiente quanto costoso. E che, certamente verrà potenziato, ma non basterà ancora: così, alla fine, i rifiuti arriveranno qua, come caldamente auspicano i membri del gruppo regionale lombardo di Rifondazione comunista, i quali si eccitano ad ogni umiliazione dei padani più che per le performance di Vladimir Luxuria. Tutti a fare i conti senza l'oste però, che sta cominciando a prendere maledettamente sul serio le risate fatte alle sue spalle....come si può vedere. In definitiva cari Napule, state scherzando col fuoco, stateve accuortt.
5 commenti:
Napoli non è solo immondizia...già...
Aggiungiamoci che il 39% della popolazione di Napoli...ha precedenti penali.
Il 61% di persone pulite è una percentuale un po' bassina, non credete?
PS
Non trovo le fonti,questa l'ho sentita in una trasmissione radiofonica su radio 1, condotta da Mensurati.
chissà che quel 61% non siano puliti solo perchè ancora non li hanno beccati...gli altri sono avvocati difensori.... eheheh
e in quanto alla gioventù napoletana non c'è molto da illudersi....
Uno studente su tre vede aspetti "positivi" nei clan di camorra
Clan di camorra e studenti: in un questionario risposte choc
Risultati choc dal Questionario anticamorra a cui hanno risposto 6227 ragazzi
di Silvia Pepe
Gli studenti napoletani non hanno fiducia nelle forze dell´ordine e nelle istituzioni. Credono infatti che sia scarso il loro impegno nel combattere la criminalità organizzata. E´ questo il primo dato preoccupante che emerge dal "Questionario anticamorra" distribuito nelle scuole di Napoli e provincia dall´Associazione studenti napoletani contro la camorra. I risultati offrono uno spaccato dell´attuale percezione che i giovani hanno del problema camorra: il 37 per cento non ha fiducia nelle forze dell´ordine, il 4 per cento crede che la figura del camorrista si possa associare a quella di un "eroe".
Per il settimo anno consecutivo ventinove istituti superiori hanno aderito all´iniziativa degli Studenti contro la camorra partecipando alla compilazione di un questionario diviso in venticinque domande interamente dedicate al fenomeno della criminalità organizzata. A rispondere in forma anonima sono stati 6227 ragazzi e ragazze in età compresa tra i 13 e i 21 anni. L´obiettivo dell´Associazione è quello di comprendere fino in fondo quale è il rapporto delle nuove generazioni con il fenomeno della camorra, cosa ne pensano, e soprattutto quanto ne sanno. E dai risultati del questionario emergono anche dati rassicuranti come il fatto che il 61 per cento degli studenti pensa che "nella camorra non ci sia nulla di positivo". Tuttavia il fatto che 2303 ragazzi, ovvero il 35 per cento, individui nella camorra elementi positivi è certamente un fatto preoccupante. Il 14 per cento di questi, infatti, pensa al "lavoro" come aspetto positivo della criminalità organizzata; il 9 per cento invece ritiene che la camorra offra la "sicurezza"; mentre il 17 per cento guarda con interesse al "potere". Tuttavia i giovani hanno le idee chiare su mafia e criminalità. Insomma sanno di cosa si parla. Il 99 per cento conosce il fenomeno sociale chiamato camorra; il 60 per cento crede che nel sud Italia ci sia maggiore malavita che nel centro-nord; il 60 per cento conosce la storia di Raffaele Cutolo e il 62 per cento quella di Giovanni Falcone; il 55 per cento crede che un pentito di mafia ambisca solo a uno sconto di pena; appena il 35 per cento però crede che la camorra si possa sconfiggere mentre il 76 per cento è convinto che se un giovane si aggrega ad un clan è solo per realizzare guadagni facili.
Ma nel questionario non mancano domande personali. Come ad esempio: "Sei mai stato derubato? E hai denunciato?". Il 29 per cento ammette di essere stato derubato ma solo il 50 per cento ha denunciato l´accaduto. Il 63 per cento di chi non ha denunciato non lo ha fatto perché "credeva fosse inutile".
«Il questionario ci aiuta a perfezionare le politiche per la legalità - spiegano Tommaso Pellegrino e Francesco Borrelli dei Verdi - solo conoscendo le opinioni dei giovani si possono creare delle strategie per sconfiggere la cultura della criminalità organizzata. Ed è già un dato positivo che il 13 per cento degli studenti, a fronte di un misero 7 per cento dell´anno scorso, abbia voluto uscire dall´anonimato e chiedere esplicitamente di essere contattato dall´associazione per svolgere attività contro l´illegalità». E infatti i ragazzi non perdono la speranza e fanno delle proposte: il 50 per cento ritiene che lo Stato dovrebbe investire nell´istruzione, il 54 per cento vorrebbe più lavoro e per il 51 per cento crede che la lotta alla corruzione resti l´arma fondamentale per contrastare le mafie.
(20 novembre 2007 La repubblica.it)
I Napule c'hanno da sempre "sbrandeatt u' caaaaazzz" che la loro è la città più bella del mondo per storia, arte, cultura....ma i turisti si danno a gambe levate.
In Germania ho sentito che è in atto uno s-made in Napule, tutto quello che era una ricchezza , come a pizz e a "muzzariell e' bufale" ora nessuno la vuole più...e pure si vedono o' mandoline si tappano le orecchie...oltre che o' naso...
Andrà a finire che i padani oltre a farsi scaricare addosso la merda dei napule prima o poi dovranno pure pagare per i danni agli albergatori (che lamentano di aver perso 15 milioni di euro nel 2007 per la munnezz), agli agricoltori...fino alle puttanazze da rione che non possono più battere per strada per a' puzz...eheheh.
Chissà alla fine quanto ci costerà ancora la "questione napoletana" (che è dei napoletani e basta), pagliacciata che si trasferirà in cascata con analoghe sceneggiate presso altre discariche del Meridione, sinchè la monnezza non prenderà finalmente la strada della Padania.
Da quei padani pieni di corna che hanno già ampiamente contribuito ai 2miliardi e 300mila euro sperperati in Campania durante gli ultimi 14 anni di emergenza rifiuti e relativo commissariamento.
Dopo aver foraggiato Napoli per l’assunzione di netturbini da anni stipendiati a far nulla, per acquistare automezzi scomparsi dai garage comunali, per avviare una raccolta differenziata rimasta lettera morta, i contribuenti padani dovranno continuare a sorbirsi l’immondizia partenopea.
Perché, ne siamo tutti certi, i rifiuti punteranno al Nord. Dritti in Padania, e un po' in Germania ma pur sempre sempre a spese dei padani: pochi lo sanno, ma ogni settimana partono cinque treni speciali dalla Campania diretti agli inceneritori tedeschi, che garantiscono un servizio di smaltimento efficiente quanto costoso. E che, certamente verrà potenziato, ma non basterà ancora: così, alla fine, i rifiuti arriveranno qua, come caldamente auspicano i membri del gruppo regionale lombardo di Rifondazione comunista, i quali si eccitano ad ogni umiliazione dei padani più che per le performance di Vladimir Luxuria.
Tutti a fare i conti senza l'oste però, che sta cominciando a prendere maledettamente sul serio le risate fatte alle sue spalle....come si può vedere.
In definitiva cari Napule, state scherzando col fuoco, stateve accuortt.
suggerisco ai sapientoni del nord di informarsi prima di sparare cazzate e buttare veleno sulla campania
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