17 marzo 2008

Il gene dello humour

Scherzare si può, anche se una recente indagine scientifica avrebbe stabilito che il senso di humor è innato: gli inglesi ce l’hanno; gli altri un po’ meno. In Italia c’è forse innato il senso dello scherzo, ma con dei limiti: “scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”. Berlusconi, invitando una precaria a risolvere i suoi problemi sposando un ricco, ha mescolato santi e fanti, e gli è andata un po’ male.
La sinistra, che non ha notoriamente il senso di humor – è un gene assolutamente mancante nella sinistra – e non ama neanche gli scherzi (basta ricordare la reazione di D’Alema a quelli di “Struscia la notizia” di alcuni anni fa), l’ha presa molto sul serio. Come se fosse realmente preoccupato della sorte dei precari (al Comune di Roma ce ne sono 3000), Veltroni ha detto: “Non voglio fare polemica, ma ho il dovere di dire una cosa che mi ha colpito: consigliando ad una ragazza precaria di sposarsi bene, il principale esponente dello schieramento avversario racconta di una lontananza, di una distanza, di una separazione dalle ansie di una ragazza che a nome di milioni di ragazzi italiani chiede risposte alla politica”.
Forse dotata di buon carattere, la ragazza che aveva esposto i suoi problemi a Berlusconi – una studentessa precaria che attualmente lavora come ricercatrice sui media presso la Fondazione Rosselli – ha detto di aver accettato lo scherzo: “Quello di ieri (giovedì, ndr) è stato un gioco. Uno scherzo di Berlusconi che ho assolutamente accettato. Credo che anche un problema grave come quello della precarietà possa essere stemperato da una battuta. Non ci trovo nulla di male. Ma l'importante è che dopo Berlusconi abbia risposto alla mia domanda, cosa che è accaduta visto che ha parlato di mutui, affitti, piano Casa, proposte importantissime per noi precari. Non so se andrà al governo. Ma certamente se ciò accadrà io, come tutti i precari italiani, lo giudicheremo sui fatti reali. Verificheremo se manterrà le promesse che ha fatto ieri in trasmissione”. Ha aggiunto che “probabilmente” voterà pet il Pdl.
L'articolo
Tutte le agenzie di stampa nel mondo hanno subito riportato la notizia chiaramente senza dare dettagli, riportando solo il commento che fuori dal suo contesto poteva prestare ad interpretazioni distorte. E poi mi venite a dire che la stampa non e' controllata dalla sinistra? E cosa fa' il servizio di propaganda del Popolo della Liberta'?
Sveglia ragazzi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ce l'Hanno!
Seconda riga ;)

Anonimo ha detto...

E non solo ce "l'ano", ma anche ..... il dare da rincoglioniti a sessantamila scrutatori e rappresentanti di lista per la seconda volrta in due anni, mi farebbe venire la voglia, se fossi un aderente a Forza Italia, di prendererlo a calci in culo, il deficiente pidduista che se la fa così sotto da quintuplicare i redditi denunciati in un sol "ano".

Te lo sei chiesto il motivo ?

Stratos.

P.S.: Come sta il paparino "azzurro" ?

Anonimo ha detto...

X
stratos
i brogli dei compagni sono sempre esistiti, te lo dico per esperienza diretta. Una volta minacciai di denunciare il presidente di seggio,compagno dok, se non avesse rimesso le cose a posto.
"Stranamente" poi,da quella volta, non mi hanno più chiamato a fare lo scrutatore, chissà perchè....
E ti dirò di più quando c'erano le preferenze,fino a 5, che si esprimevano con i numeri, con un semplice calcolo combinatorio, obbligavano i compagni sicuri e quelli che avrebbero dovuto esserlo,a votare una ben precisa combinazione, in modo poi di poter controllare se effettivamente avessero votato per il partito.
Facendo,poi un controllo sui votanti del seggio si può vedere chi non vota per quel partito.
Questa è una storia vissuta, d'altronde la repubblica è nata con il megabroglio del referendum, e ti meravigli di questi questi imbrogliucci da gioco delle tre carte....

se poi vuoi i dettagli per sapere come si fa,posso anche darteli o forse sarà meglio di no.

Pertanto per quanto antipatico possa essere il berlusca, in questo ha perfettamente ragione.
saluti
Sarcastycon
http://sarcastycon.wordpress.com

Anonimo ha detto...

Bene a conoscere che hai "partecipato" ad un reato.

Complimenti, Sarcastycon.

Appena la trovo, ti linko pure la stessa storiella in un post scritto dal " Direttore di un notissimo giornale online di destra " che rispondeva ad un mio appunto sulla sua descrizione delle procedure di scrutinio di un seggio alle politiche 2006.

E leggerai la mia risposta sottoforma di invito a procedere.

Saluti.

Anonimo ha detto...

il "lavoro precario" si chiama così solo in Italia. Studiamo un po la parola PRECARIO da un senso di pesantezza, di piccolezza, di povertà, di dipendenza. Ebbene proviamo a chiamarlo solamente "part time". Personalmente ho fatto tanti lavori in part time e per anni credetemi ho vissuto di part time. E così ad oggi posso lavorare nel campo delle banche, dello spettacolo, nella moda, nell'insegnamento, etc...senza paura di imparare cose nuove; anzi la cosa mi entusiasma tantissimo e tutto questo mi ha permesso di essere piu indipendente piu elastica, piu libera nelle mie scelte lavorative, Io se la società dove lavoro ora mi licenzia ebbene che problema c'è? vado a fare altro. Certo ciò significa fare alcuni sacrifici alzarsi ad ore mattutine spesso insomma significa fatica. Insomma il "precariato" è il futuro lavorativo perche fa di noi degli imprenditori di noi stessi. Ci rende appunto piu liberi ed elastici. Ma gli italiani si sà amano stare nello stesso posto per 20 anni e più e i cambiamenti li terrorizzano. E coem se non bastasse i giovani di oggi vivono con il terrore di cambiare città lavor per non parlare anche di lasciare il nido comodo di mamma e papà. Quanti sono gli italiani che vivono ancora a piu di 30 anni con mamma e papà? E purtroppo questa politica di sinistri appesantisce ancora più la situazione. Penso che non sia il precariato che deve cambiare ma e il costo del lavoro che deve diminuire. Abbassare le tasse che il datore di lavoro paga per ogni suo impiegato. I giovani bisogna stimolarli non terrorizzarli.