24 marzo 2008

Walter, uno nessuno lord balord...

Vignetta: Il Berretto a Sonagli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Votano Veltroni gli italiani più tutelati e conservatori.
Questa è la sacrosanta verità che ho putoto verificare anch'io personalmente (che comunque sono sempre dell'idea di non andare a votare).....han poco da portare in giro il Calearo per far vedere che anche loro stanno col nordest innovativo che produce...
I sinistrati del PD sarebbe ora che si chiedessero che cazzo di labour party han messo su, perchè chi lavora ce l'ha tanto con loro....insomma debbono farsi un bell'esame di coscienza.
E piantarla una volta per tutte con il solito antiberlusconismo con cui quasi sempre (almeno quelli che conosco io, quando non sanno più che cosa dire) giustificano il loro voto.
Il sondaggio Demos-Coop pubblicato oggi da Repubblica è sorprendente e chiarificatore. L’indagine verte (tra l’altro) sull’orientamento degli elettori italiani suddivisi per categoria sociale. Si scoprono così alcune cose notevoli.
Votano per il centro-destra di Berlusconi i ceti più intraprendenti e produttivi e quelli in maggiori difficoltà economiche. Scelgono Veltroni i dipendenti del settore pubblico e i pensionati, cioè i settori più tutelati e conservatori della società italiana.
Ma è la nettezza con cui parlano le cifre a essere inaspettata: nessuna sfumatura, nessun dubbio, le fratture sono profonde ed eloquenti.
Tra gli operai il 45,5 per cento sceglie Pdl+Lega, mentre solo il 31,6 si affida a Veltroni. Il sondaggio spiega anche che gli operai italiani sono e si sentono sempre più poveri. Le loro speranze di crescita e di riscatto sono dunque in fuga dalla sinistra del Pd verso i progetti di cambiamento del Pdl.
Significativa anche la frattura tra chi lavora nel settore pubblico e chi nel privato: nel primo caso scelgono il Pd il 51,2 per cento contro il 30,7 del Pdl; nel secondo caso le percentuali si ribaltano: solo il 37,6 per cento vota Pd contro il 43,8 di chi sceglie il centro destra. Chi ha il posto fisso statale, intoccabile e spesso parassitario vota per sinistra; chi è esposto alle maggiori incertezze ma anche alle maggiori occasioni del lavoro nel privato vuole la vittoria di Berlusconi.
La frattura diventa una voragine quando si passano ad esaminare il lavoratori autonomi e gli imprenditori: quelli che ogni mese guardano negli occhi le tasse che pagano invece di trovarsele detratte in busta paga e quelli che ogni giorno rischiano tutto in proprio. Qui solo il 22,9 per cento vota Pd (nonostante Calearo e Colaninno) mentre il 57,9 sceglie Pdl e Lega.
"La nuova stagione" di Veltoni, la sua "rupture" fa molta presa sui pensionati: per il 45,7 per cento è lui l'uomo nuovo. Per il Pdl vota invece il 37,3 per cento.
Restano ancora due categorie esaminate dal sondaggio: studenti e casalinghe. I primi preferiscono con buon distacco il Pd al Pdl (43,7 a 38,2). Sono quelli che ancora vanno a scuola e già protestano contro il precariato come fosse una condanna già scritta. Sono quelli di cui Oliviero Toscani (non Berlusconi) ha detto : “Non sono piu' creativi i giovani di oggi, sono piatti. Gli interessa solo avere il posto fisso. Non sanno che è meglio essere precari perché ci si può rinnovare, cambiare e rinascere in continuazione”.
Le seconde, le casalinghe invece non hanno dubbi: oltre il 52 per cento sceglie Berlusconi. Ma qui si capisce subito: è come scegliere tra Dinasty e Corrado Augias.
Manca una cosa: per chi votano gli zingari (altra bella categoria produttiva)?
Indoviniamo?
Perchè Veltroni non se li porta appresso per mostrarli nei suoi spettacolini?


Buona Pasquetta !

Nobile di Treviso ha detto...

ciao Renzone.
Un romanzo il tuo post...
Buona Pasquetta anche a te.