10 aprile 2008

Alea iacta est.

Per noi all'estero, "Th-th-th-that's all folks!"
Ringrazio tutti gli espatriati italiani in Asia da Tel Aviv, a Dubai, Mumbai, Pechino, Shanghai, Hong Kong, Bangkok, Singapore, non dimentichiamoci Manila e Jakarta, che con rispetto, educazione ed entusiasmo hanno risposto al mio appello e partecipato al dibattito.
Ringrazio anche la stragrande maggioranza degli espatriati gauche caviar (intendo quelli che lavorano nel settore della finanza, nelle banche, direttori di aziende statali, con tanto di condominio, macchine, cameriere, scuola privata, ricchi premi e cotillons) che votano a sinistra e che mi hanno insultato e minacciato.
Vacci a capire qualcosa....
A questi vorrei consigliare di fare piu' ginnastica e darsi all'ippica...
Evviva!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

gauche caviar ... guarda che la dizione corretta e' "radical chic" ...

Nobile di Treviso ha detto...

gauche caviar, radical chic, limousine liberal, chardonnay socialist, champagne socialist. E sempre la stessa cosa...Poco importa come lo si scrive....

Anonimo ha detto...

cmq rimango allibito dal fatto che ti abbiano "insultato e minacciato" mentre trovo un po' banale identificare solo una certa fetta del mondo expat italiano come radical chic ("...intendo quelli che lavorano nel settore della finanza, nelle banche, direttori di aziende statali...")
i radical chic sono ovunque e nella maggior parte dei casi sono quelli che prima di andare all'estero i "... ricchi premi e cotillons ..." potevano solo sognarseli, quindi erano gia' "radical" dentro, e' solo la vita da expat che li ha resi "chic" (o meglio, loro credono di essere diventati chic, ma in effetti sono "shock" - mai provato a sentire conversazione fra tipiche mogliettine italiane exapet? da brividi ...).
Il problema di fondo e' che non sempre esportiamo il meglio ...