07 aprile 2008

Disastro made in Italy

C’era una volta l’Italia, la terra che vendeva sogni al resto del mondo. Una vecchia zia che abita da anni a New York ti chiama preoccupata: «Ma cosa sta succedendo lì?». Dice che lei, ormai, quasi si vergogna. È colpa di Fox News, della Cnn e anche di Rai International. Tutte quelle cattive notizie che si ripetono come una litania sono difficili da digerire. Napoli è una pattumiera. L’Alitalia non vola. La mozzarella di bufala che sa di diossina e perfino in Corea non la vogliono più. Ora il vino con l’acqua e chissà quante altre schifezze. Il Brunello, nobiltà del rosso, che contamina il Sangiovese con uve bastarde. E i francesi, gli spagnoli, i greci, perfino i greci, che ridono. Il made in Italy sporcato, stuprato, rinnegato, messo alla gogna con un marchio d’infamia, una lettera scarlatta.
L'articolo

Nessun commento: