01 aprile 2008

Inflazione a quota Prodi

Secondo l’Istat, l’inflazione a marzo è schizzata al 3,3% dal 2,9% di febbraio, salendo ai massimi dal settembre 1996.
Nel settembre 1996, Romano Prodi presiedeva da pochi mesi il suo primo governo, e l’inflazione raggiunse il 3,3%. Adesso, che sta per lasciare Palazzo Chigi con la coda tra le gambe – ha rinunziato a tenere una conferenza stampa prima delle elezioni – è riuscito nell’impresa di riportare il tasso d’inflazione a questo alto livello.
E’ inutile prendersela con il prezzo del petrolio: il Paese è stato lasciato a se stesso, non è stato governato in questi ultimi due anni, ognuno ha fatto ciò che ha voluto. Il Governo ha solo pensato ad aumentare la pressione fiscale e questo, inevitabilmente, si è riflesso sui prezzi perché ciascuno ha cercato di recuperare quello che, in modo esoso, gli veniva sottratto senza un corrispettivo beneficio in termine di efficienza e qualità dei servizi.
Alessandro Corneli - GRRG.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che commento da un tuttologo del minchia .....

Nobile di Treviso ha detto...

Eccolo la' il nostro sinistroso anonimo arrogante. Avevo dimenticato che il monopolio dell'intelligenza c'e l'avete solo voi. Scsuami tanto. Grazie per il tuo commento cosi profondo, un'analisi veramente interessante.
Tuttologo del minchia.
Qualcuno puo' tradurre in italiano?
Certo che voi di sinistra siete cosi vuoti di tutto... sapete solo insultare.....
Ti vedo e ti piango.

Oriana.it ha detto...

... beh allora voglio vedere il tuo preziosissimo commento... anonimo, andiamo, non deludermi!:)