07 aprile 2008

Italia come lo Zimbabwe

I casi sono due: o ci sono o ci fanno. O i nostri burocrati, a partire dai vertici delle singole amministrazioni, proprio non ci arrivano per debolezza intellettuale congenita; oppure sono talmente astuti che, volendo in qualche modo “influenzare” l’espressione del voto, o addirittura dilazionarlo il più possibile, studiando le soluzioni tecniche più complicate e meno chiare: in questo caso nel predisporre la scheda elettorale.
E’ patetico vedere il ministro dell’Interno – dicesi il ministro dell’Interno – trincerarsi dietro leggi e decreti per giustificare una disposizione dei simboli sulle schede che, pur nel rispetto di quelle leggi e quei decreti, avrebbe potuto essere più semplice e quindi più razionale, riducendo drasticamente le possibilità di errore nella cabina elettorale e le contestazioni durante lo spoglio.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei proprio stato sottoposto ad un lavaggio totale del cervello ..... ma chi volete prendere per cerebrolesi, gli italiani o i vostri lekkakuli ?