01 aprile 2008

Le “baruffe” di casa nostra

- "Sió sì, sió. Andando a cà co mia muggière, e co mia cugnà, ho isto paró Toni, ho isto, e bare Beppe ho isto, e Titta-Nane Moetto, e Tòffolo Maottina. E parò Toni: tiffe, a spade; e Beppe: alda, alda, o otello; e Maottina: tuffe, tuffe, pieràe; è egnùo Titta-Nane, è egnùo Titta-Nane: lago, lago, co paosso, lago. Tia, mole, baaca. Maottina è cacào, e mì no so altro, m'ala capìo?"
- "Gnanca una parola."
- "Mi pao chiozotto, utìssimo. De che paese xéla, utissimo?"
- "Mi son Venezian; ma no ve capisso una maledetta."


Siamo entrati nel periodo “bollente” della campagna elettorale e, ahimè!, la mia posizione di promotore della lista del PdL in Asia, mi obbliga a seguire certe polemiche, non solo provenienti dai candidati degli altri partiti, “ma anche” (come direbbe il nostro) e soprattutto quelle tra i nostri candidati. E così i geni veneti che mi porto dietro, mi fanno automaticamente ricordare le goldoniane “Baruffe chiozzotte” ove il famoso Paron Fortunato, come dice l’autore commentando la sua mirabile commedia, “...è un uomo grossolano, parla presto, e non dice la metà delle parole, di maniera che gli stessi suoi compatrioti lo capiscono con difficoltà...La cosa è un poco difficile...gli esteri o indovineranno o avranno pazienza.”
Mi scuserete, ma io pazienza non ne ho, anzi ho il dovere di non averla. Da una parte, per la zona geografica di mia competenza, l’Asia, (ove c’è un nucleo di elettori formato in prevalenza da persone attive nel territorio a livelli qualificanti, quindi sensibili a scelte responsabili anche molte volte contrarie alle loro stesse opzioni politiche), certe prese di posizione, oscure e provinciali, appunto da baruffe chiozzotte, diminuiscono notevolemente l’impatto positivo che è rappresentato dal bilancio inequivocabilmente disatroso e imperdonabile della sinistra al governo. A tutto questo, cioè alla inesorabile mediocrità della dialettica elettorale da parte dei candidati, aggiungete la mancanza assoluta della presenza concreta in Asia da parte della dirigenza romana del PdL (salvo la pur trionfante, ma modesta e prevedibile letteratura nei siti informatici).
Detto questo, malgrado tutto resto convinto promotore della scelta politica in favore del PdL e non lascerò nulla di intentato per convincere gli elettori a questa scelta la più ragionevole e quindi irrinunciabile da parte delle persone equilibrate prive di vincolante fanatismo.
Senza inutili e piagnucolose recriminazioni, pregando i protagonisti di questi ultimi giorni di competizione elettorale di fare altrettando con semplicità e chiarezza evitando le deleterie baruffe personalistiche che sono solo la riprovevole manifestazione di una politica da retrobottega.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo essere promotore della lista PdL in Asia, credo sia una bella e grande responsabilità. Spero sarete in molti, anche in considerazione della vastità del territorio, .. ed allora una cosa mi sento di raccomandarti .. occhio vigile allo scrutinio, i brogli sono dietro l'angolo !
Ciao. Laura (degradodiroma)

Nobile di Treviso ha detto...

Grande e bella responsabilita' .
come dici benissimo i brogli sono diestro l'angolo. stiamo controllando tutte le ambasciate e consolati. e' pazzesco quello che sta succedendo all'estero. Bisognera' trovare un 'altro sistema.

ND ha detto...

Mango - non mollare...vedrai che insieme ce la faremo. Dalle nostre parti non esiste il 'si puo' fare' ...si fa punto e basta:-)

Nobile di Treviso ha detto...

Grande ND! Teniamo duro