Brancher - ex Rev. Aldo - Forza Italia. Numero 5 in lista PDL ( elezione garantita ).
Deputato già eletto in Veneto, è stato il regista del nuovo accordo tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, che ha portato la Casa delle libertà alla vittoria elettorale del 2001. Era prete paolino e manager pubblicitario di Famiglia cristiana. Don Aldo, giovane e brillante, era il braccio destro del mitico don Emilio Mammana, che aprì il primo ufficio pubblicità di Famiglia cristiana a Milano, facendo uscire il settimanale dall'ambiente provinciale di Alba e dalle sacrestie. Grazie a don Mammana, Famiglia cristiana divenne uno dei settimanali italiani più venduti e più ricchi di pubblicità. Accanto a don Mammana c'era sempre lui, don Aldo, pretino giovane e spregiudicato, guardato con un po' d'apprensione dalle segretarie, per via dei suoi modi, non proprio da prete fedele al voto di castità.
I soldi che faceva girare erano tanti e il ragazzo era svelto. Forse troppo. Tanto che don Zega, allora direttore di Famiglia cristiana, arrivò ai ferri corti con don Aldo. Sarà per questo, o per una donna che era entrata stabilmente nella sua vita, ma comunque Brancher lasciò i paolini, cambiò vita, abbandonò il sacerdozio. Ma non la pubblicità: divenne collaboratore di Fedele Confalonieri e manager di Publitalia, la concessionaria di pubblicità della Fininvest. "Don Aldo sta facendo carriera", dicevano di lui i suoi vecchi colleghi di Famiglia cristiana.
La carriera sembrò interrompersi nel 1993, quando fu arrestato da Antonio Di Pietro per tangenti (300 milioni al ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, per la pubblicità contro l'Aids assegnata dal ministero alle reti Fininvest). è subito ribattezzato "il Greganti della Fininvest" perché in cella non aprì bocca, non raccontò i segreti delle tangenti Fininvest.
Condannato (in appello) a 2 anni e 8 mesi per falso in bilancio e violazione della legge sul finanziamento ai partiti. In Cassazione il falso in bilancio è caduto, depenalizzato dal governo di cui faceva parte; il finanziamento è caduto in prescrizione. Per la sua fedeltà aziendale fu comunque premiato: divenne responsabile di Forza Italia nel Nord e poi, nel 2001, candidato alla Camera in Veneto, eletto senza problemi e subito nominato da Berlusconi sottosegretario alle Riforme e alla devoluzione. Lavorava accanto al ministro Umberto Bossi.
Nell'estate 2005 diventa uno dei protagonisti della saga dei Furbetti del quartierino: secondo l'accusa è l'ufficiale di collegamento tra il banchiere di Lodi Gianpiero Fiorani e i politici di Roma. » lui a indicare i nomi degli uomini di partito da pagare. Egli stesso (e la sua compagna) riceve generosi fidi dalla Banca popolare di Lodi.
Il principale rappresentante dello schieramento a noi avverso.
Questa forma d'idiota ieri ci ha rifatto. Non ha resistito alla tentazione, e, forse per non restare indietro rispetto ad una vecchia, mitica performance dell'Ing. Acust. Castelli, ha iniziato a saltellare al canto di "chi non salta comunista è, è", accompagnato da una schiera di plauditores co.co.pro., con t-shirt d'ordinanza "Silvio".
Silvio ha deciso: non salverà l'Italia e l'Alitalia prima delle elezioni. Non perchè non ne sia capace. Non perchè la cordata non esista. Esiste, esiste... solo che Silvio ha un senso dello stato troppo elevato per non capire se salvasse l'Alitalia in questi giorni, potrebbe sembrare una manovra elettorale.
Intanto, sempre per senso dello stato, il "cordatista" apparso dal nulla l'altro ieri (le mitiche Ferrovie Nord Milano), è già sparito nel nulla, senza lasciare traccia.
Dopo la DC di Pizza, arriva un altro ricorso: quello della DC di Sandri. Ormai i supermercati sono invasi da DC pronte per l'uso, come i Quattro Salti in Padella Findus. Fatevi in casa la vostra DC. Non serve a nulla, ma si può preparare in 5 minuti in forno pre-riscaldato, e costa pochissimo. Poi ci penserà "Il principale rappresentante dello schieramento a noi avverso" a darvi un rimborso spese.
Il Nano Più Alto d'Italia è cresciuto ancora. Ormai ha superato di slancio il metro e settanta (quindi è più alto della media degli italiani della sua generazione), e si avvia ad impartire una severa lezione ai popoli scandinavi.
Può darsi che le schede elettorali non siano il massimo della chiarezza (a proposito, quando smetteremo di farle disegnare dal geometra dell'ufficio elettorale, ed affideremo il compito ad uno studente del 2° anno dell'Istituto Europeo di Design?). Però queste schede, orrende, sono esattamente come quelle usate due anni fa, e sono comunque sotto gli occhi di tutti da un mese. Il principale rappresentante dello schieramento a noi averso non poteva svegliarsi prima? Oppure una farfallina di nome Euromedia gli ha sussurrato che forse si perde, e quindi si è già messo in moto a fabbricare alibi e motivi di scontri e ricorsi post-elettorali?.
Silvio, all'erta! Il Giorno della Vittoria sta per arrivare, e tu non hai ancora trovato una sede adeguata a Napoli, dove dovrai vivere ed operare finchè non sarà risolto il problema della monnezza. Poi non dire che noi non te lo abbiamo ricordato per tempo.
Il Partito democratico si dimostra un accozzaglia di cose rubacchiate qua e là, TUTTO rigorosamente TAROCCATO o COPIATO dalle fonti più disparate:
IL LOGO: palese contraffazione di un logo cha ha ben tre anni e che è stato disegnato da un professore del giovane che ufficialmente ha firmato il tarocco veltroniano.
IL PROGRAMMA: un frullato malriuscito di punti presi da altri programmi, anche di centrodestra, e smentibile dall'operato dei prodiani al governo.
L'AUTOBUS VERDE:..... non ho parole, sono vent'anni che a Pontida al raduno della Lega Nord si "vestono" così gli autobus turistici dei militanti.
I GAZEBO: Tribale usanza leghista ormai entrata nell'uso comune, più o meno come il tanto agognato "federalismo" ieri tabù, oggi parola d'ordine trasversale.
LO SLOGAN: Furto commesso all'estero all'insaputa del suo ideatore, il buon Barak Obama che certo non farà causa ai noti taroccatori italiani del sud.
Cosa taroccheranno ancora i veltroprodeschi e privi di fantasia (oltre che di capacità amministrative e di governo) democratici partiteschi?
Chiameranno il loro giornale "I have a dream"? O si vestiranno come i Village People?
3 commenti:
CAMERA DEI DEPUTATI
Circoscrizione Veneto 1
Brancher - ex Rev. Aldo - Forza Italia. Numero 5 in lista PDL ( elezione garantita ).
Deputato già eletto in Veneto, è stato il regista del nuovo accordo tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, che ha portato la Casa delle libertà alla vittoria elettorale del 2001. Era prete paolino e manager pubblicitario di Famiglia cristiana. Don Aldo, giovane e brillante, era il braccio destro del mitico don Emilio Mammana, che aprì il primo ufficio pubblicità di Famiglia cristiana a Milano, facendo uscire il settimanale dall'ambiente provinciale di Alba e dalle sacrestie. Grazie a don Mammana, Famiglia cristiana divenne uno dei settimanali italiani più venduti e più ricchi di pubblicità. Accanto a don Mammana c'era sempre lui, don Aldo, pretino giovane e spregiudicato, guardato con un po' d'apprensione dalle segretarie, per via dei suoi modi, non proprio da prete fedele al voto di castità.
I soldi che faceva girare erano tanti e il ragazzo era svelto. Forse troppo. Tanto che don Zega, allora direttore di Famiglia cristiana, arrivò ai ferri corti con don Aldo. Sarà per questo, o per una donna che era entrata stabilmente nella sua vita, ma comunque Brancher lasciò i paolini, cambiò vita, abbandonò il sacerdozio. Ma non la pubblicità: divenne collaboratore di Fedele Confalonieri e manager di Publitalia, la concessionaria di pubblicità della Fininvest. "Don Aldo sta facendo carriera", dicevano di lui i suoi vecchi colleghi di Famiglia cristiana.
La carriera sembrò interrompersi nel 1993, quando fu arrestato da Antonio Di Pietro per tangenti (300 milioni al ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, per la pubblicità contro l'Aids assegnata dal ministero alle reti Fininvest). è subito ribattezzato "il Greganti della Fininvest" perché in cella non aprì bocca, non raccontò i segreti delle tangenti Fininvest.
Condannato (in appello) a 2 anni e 8 mesi per falso in bilancio e violazione della legge sul finanziamento ai partiti. In Cassazione il falso in bilancio è caduto, depenalizzato dal governo di cui faceva parte; il finanziamento è caduto in prescrizione. Per la sua fedeltà aziendale fu comunque premiato: divenne responsabile di Forza Italia nel Nord e poi, nel 2001, candidato alla Camera in Veneto, eletto senza problemi e subito nominato da Berlusconi sottosegretario alle Riforme e alla devoluzione. Lavorava accanto al ministro Umberto Bossi.
Nell'estate 2005 diventa uno dei protagonisti della saga dei Furbetti del quartierino: secondo l'accusa è l'ufficiale di collegamento tra il banchiere di Lodi Gianpiero Fiorani e i politici di Roma. » lui a indicare i nomi degli uomini di partito da pagare. Egli stesso (e la sua compagna) riceve generosi fidi dalla Banca popolare di Lodi.
Il principale rappresentante dello schieramento a noi avverso.
Questa forma d'idiota ieri ci ha rifatto. Non ha resistito alla tentazione, e, forse per non restare indietro rispetto ad una vecchia, mitica performance dell'Ing. Acust. Castelli, ha iniziato a saltellare al canto di "chi non salta comunista è, è", accompagnato da una schiera di plauditores co.co.pro., con t-shirt d'ordinanza "Silvio".
Silvio ha deciso: non salverà l'Italia e l'Alitalia prima delle elezioni. Non perchè non ne sia capace. Non perchè la cordata non esista. Esiste, esiste... solo che Silvio ha un senso dello stato troppo elevato per non capire se salvasse l'Alitalia in questi giorni, potrebbe sembrare una manovra elettorale.
Intanto, sempre per senso dello stato, il "cordatista" apparso dal nulla l'altro ieri (le mitiche Ferrovie Nord Milano), è già sparito nel nulla, senza lasciare traccia.
Dopo la DC di Pizza, arriva un altro ricorso: quello della DC di Sandri. Ormai i supermercati sono invasi da DC pronte per l'uso, come i Quattro Salti in Padella Findus. Fatevi in casa la vostra DC. Non serve a nulla, ma si può preparare in 5 minuti in forno pre-riscaldato, e costa pochissimo. Poi ci penserà "Il principale rappresentante dello schieramento a noi avverso" a darvi un rimborso spese.
Il Nano Più Alto d'Italia è cresciuto ancora. Ormai ha superato di slancio il metro e settanta (quindi è più alto della media degli italiani della sua generazione), e si avvia ad impartire una severa lezione ai popoli scandinavi.
Può darsi che le schede elettorali non siano il massimo della chiarezza (a proposito, quando smetteremo di farle disegnare dal geometra dell'ufficio elettorale, ed affideremo il compito ad uno studente del 2° anno dell'Istituto Europeo di Design?). Però queste schede, orrende, sono esattamente come quelle usate due anni fa, e sono comunque sotto gli occhi di tutti da un mese. Il principale rappresentante dello schieramento a noi averso non poteva svegliarsi prima? Oppure una farfallina di nome Euromedia gli ha sussurrato che forse si perde, e quindi si è già messo in moto a fabbricare alibi e motivi di scontri e ricorsi post-elettorali?.
Silvio, all'erta! Il Giorno della Vittoria sta per arrivare, e tu non hai ancora trovato una sede adeguata a Napoli, dove dovrai vivere ed operare finchè non sarà risolto il problema della monnezza. Poi non dire che noi non te lo abbiamo ricordato per tempo.
Il Partito democratico si dimostra un accozzaglia di cose rubacchiate qua e là, TUTTO rigorosamente TAROCCATO o COPIATO dalle fonti più disparate:
IL LOGO: palese contraffazione di un logo cha ha ben tre anni e che è stato disegnato da un professore del giovane che ufficialmente ha firmato il tarocco veltroniano.
IL PROGRAMMA: un frullato malriuscito di punti presi da altri programmi, anche di centrodestra, e smentibile dall'operato dei prodiani al governo.
L'AUTOBUS VERDE:..... non ho parole, sono vent'anni che a Pontida al raduno della Lega Nord si "vestono" così gli autobus turistici dei militanti.
I GAZEBO: Tribale usanza leghista ormai entrata nell'uso comune, più o meno come il tanto agognato "federalismo" ieri tabù, oggi parola d'ordine trasversale.
LO SLOGAN: Furto commesso all'estero all'insaputa del suo ideatore, il buon Barak Obama che certo non farà causa ai noti taroccatori italiani del sud.
Cosa taroccheranno ancora i veltroprodeschi e privi di fantasia (oltre che di capacità amministrative e di governo) democratici partiteschi?
Chiameranno il loro giornale "I have a dream"?
O si vestiranno come i Village People?
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