18 aprile 2008

A proposito di posti di lavoro

Il “Giornale” del 17 aprile scorso titolava a piena pagina “Adesso vi tocca lavorare”, corredando il titolo con le fotografie di 6 esponenti dei partiti di sinistra scomparsi dal panorama elettorale. Il relativo servizio all’interno, sempre corredato di fotografie, illustrava il concetto con una elencazione più particolareggiata dei “disoccupati” – sempre e solamente di sinistra – con ipotesi su quelle che potrebbero essere le conseguenze della bocciatura.
E’ da ritenere che si sia trattato solo di una sguaiataggine di cattivo gusto non compatibile con quel minimo di savoir-faire che dovrebbe distinguere chi ha stravinto e si atteggia spesso a maestro di bon-ton, e ciò per svariati motivi.
Innanzi tutto è doveroso ricordare che fra i bocciati non ci sono solo gli esponenti della sinistra, ma anche alcuni altrettanto chiassosi esponenti della destra. Ci rendiamo conto che gli eventuali voti della destra possono essere necessari in occasione dei prossimi ballottaggi amministrativi, ma forse sarebbe stato meglio lasciar perdere, in questo momento, certi commenti. D’altra parte l’attesa avrebbe consentito di aggiungere altri nomi alla lista, comprendendovi alcuni importanti esponenti politici che aspirano a posizioni di rilievo in campo locale.
In secondo luogo, non si capisce perché si invitino a cercarsi un lavoro certi personaggi che, nella stragrande maggioranza, sicuramente non hanno mai lavorato in vita loro: non sarà certo la loro estromissione dal parlamento che li indurrà ad adottare un sistema di vita così contrario ai loro principi esistenziali.
Non va inoltre dimenticato che, se i personaggi citati sono scomparsi – almeno per il momento – dal parlamento, ciò si deve esclusivamente alla decisione del segretario del PD di non accettarli come alleati, contrariamente a ciò che aveva maldestramente fatto nella precedente occasione Romano Prodi.
Infine sembra che l’invito a mettersi a lavorare, seppure in tutt’altro senso, dovrebbe ora essere rivolto soprattutto ai vincitori, che dovranno rimboccarsi le maniche per fare uscire il paese dalle secche in cui la precedente maggioranza lo ha incagliato.
Il Bertoldo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Peccato che proprio oggi Il Giornale abbia pubblicato le pensioncine che questi signori vanno a prendere! Ma quale lavorare, questi vanno in vacanza a spese nostre per poi magari tornare se trovano un pò di fessi che alla prossima occasione sono capaci di votarli. A Roma si dice che la madre del coglione è sempre incinta..... Quanto è vero!