24 maggio 2008

Nucleare benedetto

Una mano, con qualche riserva, è venuta dal cardinale Renato Raffele Martino, presidente del pontificio consiglio Giustizia e Pace, sull’azione del governo per superare l’emergenza rifiuti: “Le discariche non si devono fare nel centro abitato e non a Chiaiano dove ci sono ospedali, malati e tutte le persone che abitano il quartiere. Si devono trovare dei siti più adatti, lontani dalla popolazione”. Poi ha aggiunto che “il problema dell'immondizia è grave non solo a Napoli, ma anche in molte altre parti di Italia, come il Lazio, e si farà sempre più acuto se non si interviene con la costruzione dei termovalorizzatori”.
Lo stesso cardinale Martino ha poi preso posizione a favore del nucleare: “Parlando da cittadino dico che la decisione del Governo di tornare al nucleare è conveniente. Parlando da cardinale ricordo che la Santa Sede è uno dei fondatori dell'Aiea, che si propone di promuovere l'uso pacifico dell'energia atomica”. Così, dopo il “sì” di Confindustria al nucleare, è venuto anche quello del Vaticano. Facile immaginare quale sarà la reazione dei laicisti e della sinistra laicista.
Alessandro Corneli - GRRG.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nucleare è una scelta giusta (a meno che non si voglia optare per il carbone...che notoriamente inquina ben di più) , ma dovrebbe esserlo A LIVELLO EUROPEO per spezzare le reni davvero ai signori arabetti.
Ciò non toglie che il Vaticano è un tumore per l'Italia, con la sua continua ingerenza politica.

Anonimo ha detto...

a livello europeo di centrali nucleari ce ne sono moltissime,solo noi, grazie ai koglioni del "nucleare no grazie",ci troviamo in brache di tela.
ciao
sarc.