10 maggio 2008

Rifiuti

Com’era da prevedere la Commissione UE ha deferito l’Italia all’Alta Corte di Giustizia per le inadempienze nel settore rifiuti in Campania, ed un preavviso è stato comunicato anche per quanto riguarda alcune zone del Lazio. Qualora la Corte confermasse l’inadempienza, l’Italia potrebbe essere condannata al pagamento di una multa di oltre settecentomila euro per ogni giorno di ritardo nell’adempiere le prescrizioni comunitarie: e ciò per la sola Campania. In venti giorni, tempo nel quale potrebbe unicamente essere iniziata l’operazione di smaltimento, il conto totale (a carico del contribuente, non dei responsabili !) ammonterebbe a circa quindici milioni di euro, ed a questo proposito va ricordato che nei giorni scorsi è stato inaugurato un termovalorizzatore a Milano il cui costo è stato indicato in dodici milioni di euro.
Non si capisce bene di cosa si lamenti la Commissione. Dopo tutto il senso pratico dei campani ha già risolto a modo suo il problema dei rifiuti. Invece di sprecare delle preziose aree agricole per lo stoccaggio delle spazzature, si è preferito utilizzare, come discariche, le strade cittadine, comprese quelle adiacenti a scuole ed ospedali. E quanto agli inceneritori, con il consueto spirito di risparmio, i locali hanno deciso di realizzarli, in modo casalingo, proprio sotto casa, dando fuoco direttamente alle montagne di rifiuti, senza sprecare denaro in costose attrezzature, che fra l’altro alcuni insigni (?) scienziati hanno dichiarato essere dannosissimi per la salute e per di più del tutto antieconomici.
A questo proposito gli studiosi citati hanno affermato che, malgrado l’installazione di sofisticatissimi sistemi filtranti, le emissioni dei termovalorizzatori contengono ancora misurabili quantità di sostanze cancerogene, sotto forma soprattutto di nanopolveri, e ciò malgrado le contrarie affermazioni del professor Veronesi che, come è noto, non sa nemmeno cosa sia il cancro.
Secondo questi talebani della monnezza, niente discariche, niente termovalorizzatori (essi preferiscono chiamarli inceneritori), ma nessuno dice cosa si debba fare con i rifiuti, secondo il ben noto principio che criticare è facile, darsi da fare per proporre valide soluzioni è tutt’altra cosa.
Il Bertoldo

1 commento:

Anonimo ha detto...
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