30 luglio 2008

La Cina censura internet durante le olimpiadi

Sempre piu' una farsa questi giochi della vergogna.
Il Comitato Olimpico Internazionale dovrebbe intervenire. Quando i giochi furono assegnati alla Cina, il governo cinese aveva promesso Olimpiadi aperte e libere.
Invece continuano a prendere il mondo per i fondelli, alla faccia dei valori olimpici.
Dalla torcia olimpica protetta da soldati, agli arresti dei dissidenti Huang Qi, Zhang Mingxuan, Yang Chunlin, Gao Zhisheng , Hu Jia, Zeng Jinyan e chissa' quanti altri attivisti, dalle dichiarazioni del segretario del Partito comunista in Tibet, Zhang Qingli, che dichiaro' "per portare più gloria allo spirito olimpico dovremmo reprimere con fermezza le trame ordite dalla cricca del Dalai e dalle forze straniere ostili all'interno e all'esterno della nazione volte a rovinare le Olimpiadi di Pechino", alle esecuzioni che sono aumentate, e adesso la censura dell'internet.

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