Il partito del caos – a destra, a sinistra, magistrati, sindacati – è il partito trasversale che non vuole le riforme. Più c’è caos e più c’è immobilismo. In Italia, il caos politico ed economico serve a questo: a impedire le riforme così che ciascun gruppo possa conservare i propri privilegi.
Chi l’ha capito prima e meglio degli altri, e lo sfrutta, è Di Pietro. Chi ha capito e vorrebbe bloccare questa deriva è Cossiga. Ma Cossiga scrive lettere a Berlusconi, Di Pietro mobilita la piazza.
Il Lodo Alfano prevede l’immunità per le quattro prime cariche elettive dello Stato, ma contiene la clausola che l’eventuale indagato può rinunziarvi. Perciò Berlusconi o usufruirà dell’immunità – lui solo e sarà criticato per questo – oppure affronterà il processo, con il rischio di essere condannato: davvero una bella soluzione.
Il decreto sicurezza è stato approvato ieri dalla Camera: non c’è più la norma taglia-processi ma, paradossalmente, è aumentato il potere di discrezionalità dei giudici. Altro capolavoro.
Si prenderanno le impronte digitali ai bambini rom: si dice per mandarli a scuola. Ma dove sono le scuole? Chi controllerà che ci vadano sul serio?
La retata abruzzese, al di là della colpevolezza degli arrestati, che chissà quando arriverà, ha dimostrato una cosa: che la sanità è un pozzo sena fondo di sprechi e ruberie. Solo in Abruzzo?
Il caos aumenta, come dimostra anche la ripresa del dibattito sulla riforma elettorale. Quindi non si farà praticamente niente. Che è proprio quello che vuole il potente partito trasversale
Alessandro Corneli - GRRG.it
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