30 settembre 2008

Alitaglia...

Come era lecito aspettarsi, tuttavia, il sindacato più politicizzato, che non voleva assolutamente lasciare il merito del salvataggio all’odiato Berlusconi, la CGIL, di fronte alla minaccia non solo di mandare tutti a casa – questione di cui non si è mai preoccupato più di tanto – ma soprattutto di perdere quel po’ di consenso di cui ancora gode in certi strati della popolazione, alla fine ha deciso di accettare le proposte della “cordata”. Ed ecco che sono ricomparse le forbici: taglio delle retribuzioni, taglio di certi insensati benefici extra, taglio pesante degli organici, con una sola eccezione, l’aumento delle ore di lavoro.
Sembra evidente che anche le sigle che finora si sono astenute finiranno con l’accettare le proposte della CAI, e tutto ricomincerà a funzionare, sperabilmente meglio di prima. Come del resto era ovvio, il Walter nazionale si è attribuito l’intero merito della riuscita dell’operazione – che a suo tempo aveva sprezzantemente liquidato come una “bufala” – qualificando l’intervento ostinato del governo come qualcosa di assolutamente irrilevante, ed anzi dannoso.
La rivendicazione lascia un po’ interdetti: è stato Walter V. a convincere la CGIL a mollare, ed è stato Epifani che ha voluto dimostrare al segretario PD di essere lui il vero deus ex machina, che decide autonomamente le cose ? Come diceva il poeta, “ai posteri l’ardua sentenza”.
Il Bertoldo

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