I media italiani (che, ci ricordano con insistenza i cosiddetti bene informati, sono evidentemente controllati al 90% da Berlusconi ) hanno instaurato una assordante campagna di propaganda contro il governo accusato di fomentare direttamente o indirettamente, con diversi interventi legislativi e la complicita' dei partiti di maggioranza, un atteggiamento razzista da parte dell’opinione pubblica italiana.
Naturalmente, come sempre succede in Italia, dove i corrispondenti di giornali e radiotelevisioni straniere sono in maggioranza, per naturale accidia “romana”, pedissequi portavoce dei sullodati media, il risultato e' che oggi , sui maggiori giornali anglosassoni , l'Italia e' di nuovo protagonista, dipinta come un paese popolato a dir poco da gente grossolana e intollerante.
Nel mio piccolo, ho gia' scritto ad alcuni direttori di giornali, dimostrando, dati alla mano, che non e' vero quello che millantano e cioe', per esempio, che la colpa non e' della Lega o della politica berlusconiana, come si legge da tutte le parti, ma invece e' la conseguenza inevitabile della demagogica e incoerente politica del precedente governo che ha aperto le porte all'immigrazione, facilitando in verita' soprattutto quella clandestina vero cancro dell'Italia, senza accompagnarla con le leggi e i supporti necessari a controllarne i flussi.
Trovo inammissibile tanta leggerezza da parte di organi che vantano tradizioni di serie indagini sociali e condizionamenti di opinione pubblica, ma nei confronti di noi italiani, ahime', hanno sempre la “puzza sotto al naso”. Per questo, chi mi legge e' testimone che sono mesi che insisto su una task force mediatica per reagire a queste insinuazioni e cercar di cambiare l'immagine del nostro paese...Lasciamo perdere....”nessun si muova”.
Dunque, a proposito, ve lo dico io che vivo all'estero cosa e' il vero razzismo strisciante dei cui geni dovremmo essere noi italiani i portatori. Esempi:
Quando un tassista si rifiuta di farmi salire sulla sua macchina perche' sono un "angmoh", come ci chiamano noi bianchi i locali qui.
Oppure a Hong Kong quando mi sento chiamare "gwailo" (fantasma) anche in ambienti ufficiali.
Quando per rinnovare il permesso di lavoro l'importanza e' data ai diplomi che hai, al colore della tua pelle.
Se sei un bianco, ottime chances. Se hai un diploma universitario, nessun problema.
Chiaramente tutto dipende da dove vieni e quanti soldi hai.
Se vieni da uno dei tanti paesi del quarto mondo meglio lasciar perdere a meno che tu non sia qualificato per qualche lavoro manovale tipo pulire i cessi o costruire i condomini. (A questo punto diventi uno schiavo...Ma questa e' un'altra storia e bisognerebbe scrivere un articolo sulle vergognose condizioni cui sono sottoposti i lavoratori immigrati a Singapore, a Dubai, a Kuala Lumpur...I nuovi schiavi del 21esimo secolo!)
Comunque tutti noi, bianchi o che sia, siamo schedati, fotografati, prese le impronte digitali e, sopratutto, mandatorio l'esame dell'AIDS.
Avete mai visto la BBC o CNN o altri media internazionali scrivere articoli su queste cose? Allora come si permettono di criticare il nostro paese? Ci vergogniamo pure adesso?
2 commenti:
Mango, ciao!
Posso chiederti dove vivi? La tua testimonianza è pazzesca...
Un saluto,
Nicoletta
a Singapore
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