Finalmente la sinistra, quella vera, dura e pura, ha trionfato a furor di popolo. E’ stata una conquista sofferta, piena di privazioni, una lotta senza esclusione di colpi, ma alla fine ha vinto chi doveva vincere. Nella battaglia la sinistra ha perso peso – molto -, è venuta meno al rispetto della privacy altrui, denunciando connivenze e convivenze deplorevoli ed inciuci, si è battuta con accanimento, ma alla fine, come era giusto, ce l’ha fatta, dopo tante sconfitte. I giornali simpatizzanti della sinistra radicale hanno dato ampio risalto alla vittoria, esaltandone giustamente il significato di riscatto delle masse proletarie. Oddio, non si è trattato proprio di un trionfo nella Penisola, ma solo in un’isola, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Il lettore avrà capito che stiamo parlando della vittoria finale dell’ex onorevole Wladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria – ad imitazione di Vladimir Ilic Ulianov, che si fece chiamare Vladimir Lenin – nella “reality” l’Isola dei Famosi. La partecipazione del vincitore alla importante gara fu decisa grazie alla sua notorietà conquistata non tanto come soggetto politico, ma proprio per la sua indole non proprio ben determinata, oscillante fra l’uno e l’altro sesso. Ed ora, meritatamente, è assurto (o assurta?) ad icona della sinistra. Ognuno è evidentemente padrone di avere le proprie opinioni.
Il Bertoldo
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