23 gennaio 2009

L'Italia dei Valori (monetari)

L’onorevole Antonio Di Pietro, irriducibile e severissimo fustigatore dei corrotti costumi altrui, ha trovato chi ha scoperto alcuni altarini: anche nel suo partito, pomposamente chiamato l’Italia dei Valori (morali o monetari?), si sono scoperti fatti non esattamente edificanti, e lui stesso è sospettato di comportamenti non proprio esemplari. In sostanza nella sua vita, è riuscito a recitare le due parti, prima come inquisitore poi come inquisito.
Tuttavia, memore dei suoi trascorsi di poliziotto e di magistrato, si è affrettato ad affermare che quanto addebitato a lui, al figlio e ad alcuni suoi seguaci non riveste alcun carattere penalmente rilevante. Ci auguriamo, per amor di patria e di decenza, che quanto da lui dichiarato corrisponda a verità. Tuttavia sembra opportuno rilevare che, come uomo politico, non solo non deve incorrere in reati, come del resto è dovere di qualunque altro cittadino, ma deve anche mantenere un contegno moralmente e politicamente corretto, e non tale da suscitare sospetti su comportamenti per lo meno discutibili, tendenti a trarre beneficio, sia pure solo di carattere elettorale o d’altro non illecito genere, dalla propria posizione di potere. In sostanza si vorrebbe che applicasse a se stesso il noto adagio latino (ma sarà in grado di capirlo?) “medice, cura te ipsum”.
Il Bertoldo
Vignetta: Ciuco Rubro

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"mantenere un contegno moralmente e politicamente corretto"

infatti lo tiene: perfettamente in linea con gli altri politici italiani.....
Non credo che sappia il latino: all'asilo non lo insegnano.
ciao
sarc.

Nobile di Treviso ha detto...

Ciao sarc
Infatti...:-((((

Nobile di Treviso ha detto...

Ciao sarc
Infatti...:-((((