La decisione da parte del ministro della giustizia brasiliano di negare l’estradizione di Cesare Battisti, e' un insulto ed un oltraggio alla memoria di Antonio Santoro, Lino Sabbadin, Pierluigi Torregian e Andrea Campagna le vittime assassinate da Battisti.
La cosa che francamente lascia stupiti e' il motivo della decisione. "la decisione riguardante "lo scrittore italiano Cesare Battisti" è stata presa sulla base dello statuto dei rifugiati del 1951 e della legge 9.474 del 1997, che prevedono quali ragioni valide per la concessione dello status di rifugiato il fondato timore di persecuzione per motivi di razza o di opinione politica".
Cosi ,dopo i francesi che hanno negato l'estradizione ad un altro assassino, Adriano Sofri e che la settimana scorsa, in occasione dell'uscita del suo libro aveva ammesso la sua responsabilita' morale dichiarando a proposito dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi:" "J'ai une idée de la responsabilité selon laquelle si quelqu'un traduit en actes ce que j'ai proclamé à voix haute, je ne peux considérer que j'en sors innocent et encore moins trahi. J'en suis coresponsable. Coresponsable seulement de cela, pas du reste. Pas d'aucun autre acte terroriste des années 70. Mais de l'assassinat de Calabresi, oui, parce que j'ai dit ou écrit, ou laissé dire ou laissé écrire: ''Calabresi, tu seras suicidé…", ci facciamo prendere per i fondelli anche dai brasiliani ? Paese piu' noto per il suo caffe' (imbevibile), i suoi calciatori e i suoi travestiti.
Pazzesco. Tutti scrittori, tutti intellettuali, tutti filosofi questi terroristi...
Diciamo la verita' : SONO DEGLI ASSASSINI!
A questo punto potrebbe forse intervenire l' On. Fabio Porta eletto nel collegio dell'America Meridionale (Brasile).
Ma cosa dico...L'On. Porta e' stato eletto sulle liste del PD e lo sappiamo come ai sinistri piaciono gli "intellettuali".
4 commenti:
... Battisti lasciamolo al presidente Lula, forse è davvero meglio. Tanto anche per Battisti prima o poi (e questo deve essere di conforto per le famiglie delle vittime) arriverà, quando meno se l’aspetta, la scure della giustizia, magari sulle note di una triste bossa nova. Lasciamolo al presidente Lula. Se tornasse in Italia ci arrabbieremmo ancora di più.
Grande la rabbia e la voglia di vedere in gabbia il signor Cesare Battisti. Ma dopo la rabbia può subentrare anche la riflessione. E riflettendo, riflettendo forse uno può arrivare anche alla conclusione che forse è meglio se il Brasile continua a tenersi il signor Battisti. Perché, se ce lo restituissero, potrebbero succedere davvero tante cose.
Buona giornata
Clara
Puo darsi.Infatti riflettendo...
Mi dispiace solo per le famiglie delle vittime.
Ciao
la soluzione è semplice.
il sim mandi in brasile un paio di ragazzi con una sega chirurgica...
forbici e basta....
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