03 febbraio 2009

L'adunata degli ermellini

Si è svolta l’altro ieri la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario. Le solite adunate di ermellini, membri togati, autorità eccetera, consuete in queste circostanze. La cosa che più ha colpito il pubblico è stata la ormai rituale denuncia della lentezza dei processi, sia civili che penali. Da anni viene ripetuta questa constatazione, ma non solo nulla viene fatto dagli stessi magistrati per ovviare al gravissimo inconveniente che equivale a negare la giustizia ai cittadini ed a favorire indirettamente i birbanti, ma ogni qual volta il governo si propone di agire con qualche riforma tutta la categoria insorge indignata per il tentativo di porre sotto l’autorità del potere esecutivo la sacra funzione dei giudici.
Una recente inchiesta sull’efficienza della magistratura nei paesi dell’ONU ha posto l’Italia al 156° posto, dietro non solo a tutti i paesi europei, ma addirittura dietro a Congo, Senegal, Costa D’Avorio, Uganda e simili civilissimi paesi. Questa constatazione spiega le simpatie sempre dimostrate da certa magistratura ne confronti dei cittadini di questi paesi entrati clandestinamente in Italia: è certamente gentile farli sentire come a casa loro! Il problema sta nel fatto che con questo andazzo non sono loro ad assimilarsi a noi, ma esattamente il contrario.
Il Bertoldo

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