20 marzo 2009

In difesa del Papa

Un commento ricevuto che pubblico. Effettivamente, spiegato cosi....
Gli anglicani possono aspettare...

"Permettimi di non essere d’accordo con la tua presa di posizione cosi categorica contro le parole del Papa. Infatti mi sembra che anche tu ti sia basato sulle superficiali distorsioni delle parole del Papa effettuate dai media e accompagnate dalle grida scandalizzate del “politically correct”.
In realtà il Papa ha detto cose perfettamente condivisibili trattandosi, non dimentichiamolo, di un problema sociale che coinvolge la parte del mondo, (diciamocelo chiaro e tondo senza la ipocrisia appunto del “polically correct”), piu’ “selvaggia”e retrogada.
In sostanza ha fatto tre affermazioni “civilissime”:
- la gestione responsabile della sessualità. Guardiamo la realtà in faccia: si tratta di paesi dove la promiscuità è a livello animale con la normalità di incesti, stupri, violenze di ogni genere.Quindi il Papa ribadisce il concetto, che dovrebbe essere condiviso da tutti, del rispetto di alcune norme che sono alla base della cultura delle società progredite e “sane”. Quindi la morale come la civiltà che ci distingue dagli animali.
- l’uso sbagliato del preservativo. Il Papa ha solo sottilineato il tremendo pericolo di una profilassi utilizzata alla leggera e che può anzi aumentare il propagarsi di contagi. Se rileggi le sue parole, si è guardato bene dal dare un giudizio morale. L’OMS (non il Bollettino dell’Ordine delle Suore dell’Immacolato Cuore di Maria) ha accertato che, per ragioni sociologiche ambientali, le condizioni in cui avvengono le relazioni sessuali, unite alla speciale attitudine “fisica” e al comportamento impulsivo che caratterizza la maggioranza delle persone che vivono in certe regioni subsahariane, rendono quasi inutile l’uso del profilattico. Anzi, la miseria, l’ignoranza e la mancanza delle più elementari precauzioni igieniche fanno del preservativo, spesso utilizzato più volte da chi ha avuto la possibilità di disporne, uno strumento di contagio efficientissimo anche perchè accompagnato dall’illusione di una immunità che non esiste. Hai capito cosa voleva dire il Papa? Voleva dire: se volete, insegnamo loro a utilizzare bene tutti i mezzi profilattici ma contemporaneamente educhiamo quegli animaletti a comportarsi come uomini, diamo loro, prima di tutto, i principi morali del vivere sociale.
- la misericordia attiva per i malati di AIDS: un solo esempio. Ho conosciuto a Treviso un missionario “razza Piave”, prete medico laureato a Padova alla mia epoca, che era appena ritornato dall’Uganda dove dirigeva un Ospedale per malati di AIDS. Durante una operazione d’urgenza è stato infettato da un portatore e lui, cosciente che ormai era condannato, ne parlava con una serenità disarmante e una umiltà da uomo con le palle al posto giusto. Questi sono i veri eroi che nessuno riconosce: è lui che mi ha spiegato, con dettagli da bravo veneto, la tremenda pericolosità del preservativo usato male e preso come alibi dalle persone benpensanti che non hanno però il coraggio di abbracciare i malati infetti...."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro mio, il buonsenso non ha una patacca attaccata...
e tu sei l'unico che ha cambiato opinione tra quelli che erano contrari...

Nobile di Treviso ha detto...

;-)