16 marzo 2009

A proposito di quel catto-comunista...


Il segretario del Partito Democratico, Franceschini, è certamente uomo che non cambia facilmente le proprie convinzioni e comportamenti. Tutti ricorderanno che dopo il suo insediamento a successore del Uolter nazionale dichiarò che era ora di cambiare atteggiamento rispetto al passato, lasciando la politica dell’opposizione sterile, violenta ed in definitiva inconcludente, e terminò, molto coerentemente, con il tradizionale attacco a voce spiegata nei confronti dell’orco Berlusconi. Perfettamente in linea con l’aggettivo qualificativo del suo partito “democratico”.
Adesso, in un suo intervento alla Camera dei Deputati, in occasione di una seduta dedicata alla crisi economica e finanziaria in atto, ha solennemente dichiarato che in situazioni così straordinarie è doveroso cercare soluzioni tutti insieme e non limitarsi allo scontro continuo. La conseguenza immediata di così nobili e ragionevoli propositi è stata naturalmente una serie di no a tutto quanto la maggioranza propone. Più coerente di così…
D’altra parte lo stesso Franceschini non ha saputo sottrarsi alla tentazione di mostrarsi molto innovativo: ha infatti suggerito – cosa che nessuno negli ultimi decenni si era mai sognato di proporre – che, al fine di trovare i fondi necessari per far fronte alla crisi e dare un sostegno a che più ne ha bisogno, si aumentassero le tasse ai ricchi. La cosa potrebbe anche avere un senso, ma a due condizioni. Innanzi tutto che si definisse un po’ più chiaramente chi può essere considerato ricco, e poi che si facessero quattro conti per verificare quanto potrebbe ottenersi da un simile provvedimento.
Ma queste sono piccolezze di cui un personaggio della sua statura non può e forse non deve occuparsi. D’altra parte bisogna dargli merito che, almeno in questo caso, non ha suggerito, come molti suoi colleghi hanno fatto in passato e continuano a fare, di finanziare tutto con la lotta all’evasione. Ovviamente comunque non ha pensato ai risparmi che si potrebbero realizzare razionalizzando tutta l’organizzazione statale ed eliminando sprechi e parassitismi. Come è noto queste sono idee di destra.
Il Bertoldo
Vignetta: Il Giulivo

2 commenti:

S.R. Piccoli ha detto...

da sottoscrivere, naturalmente

Nobile di Treviso ha detto...

of course!