11 maggio 2009

Candidature

E’ attualmente in corso la campagna per le prossime elezioni del Parlamento Europeo, che si terranno fra circa un mese, ma non si ha l’impressione che sia in corso una campagna normale. Per chiarirci un po’ le idee occorre innanzitutto verificare che cosa sia il Parlamento Europeo: si tratta di un’assemblea elettiva di oltre 700 membri provenienti proporzionalmente da tutti i paesi della UE i cui compiti possono essere così descritti:
1-esercitare il controllo politico della commissione, votare mozioni di censura e proporre interrogazioni scritte e orali;
2-esaminare le proposte della commissione e partecipare al consiglio dell'unione europea;
3-insieme al consiglio dell'unione europea approvare il bilancio annuale politico della comunità;
4-nominare un mediatore con il compito di ricevere i reclami dei cittadini dell'unione;
5-istituire commissioni temporanee d'inchiesta.
Come si vede il Parlamento Europeo non può essere definito una assemblea legislativa in quanto è praticamente del tutto sprovvisto di poteri; esso si potrebbe definire una mano di vernice democratica sparsa su un organismo che molto democratico non è.
In queste condizioni è evidente che sul piano nazionale le elezioni europee hanno, paradossalmente, un interesse puramente interno: esse servono unicamente a verificare i rapporti di forza fra i vari partiti e a nient’altro, e, per quanto riguarda in particolare il PD, dimostrare la validità o l’inconsistenza del segretario Franceschini. Da qui l’importanza di inserire nelle liste dei candidati dei nomi che abbiano un’attrattiva per il grosso pubblico, per massimizzare il raccolto di voti, anche se tali candidati, dal punto di vista politico, non rappresentano nulla, oppure rappresentano unicamente degli esponenti politici ormai sulla via del tramonto e sostanzialmente ripudiati dagli stessi partiti cui appartengono.
Quindi assistiamo al proliferare nelle liste di nomi artisti e sportivi e comunque di persone note esclusivamente per le loro presenze televisive. Naturalmente questo atteggiamento viene severamente criticato, nei confronti dei partiti avversi, soprattutto da chi si avvale della stessa linea di condotta. Particolarmente accaniti sono tutti i partiti di opposizione nei confronti delle liste del PDL, che comprende molti nomi di giovani, uomini e donne, non particolarmente conosciuti per la loro attività politica: in quanto queste candidature riguardino giovani donne attraenti non si evita di parlare, con tono dispregiativo, di “veline”.
Questo poi è servito, anche grazie al probabilmente programmato intervento pubblico della signora Lario, ad addossare al presidente del consiglio ogni accusa di indegnità ed immoralità, senza portare, come è normale, lo straccio di una prova. Fra le prese di posizione più esilaranti c’è quella dell’on. Emma Bonino, che ha bollato con parole di fuoco l’inserimento nelle liste del centrodestra delle cosiddette veline, dimentica del fatto che proprio il suo partito anni fa, senza che lei se ne dissociasse, ha portato nel Parlamento italiano tale Elena Anna Staller, più nota come Cicciolina, nota porno star.
Il Bertoldo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Più brevemente:

- un gigante economico;
- un nano politico;
- un microbo militare.

Secondo me la UE non è altro che una serie di burocrati asserviti alle banche ed ai grandi industriali.

Salutoni.

Roberto C.