Qualche settimana fa, promossa dalle sinistre capeggiate dall’ex questurino Antonio Di Pietro, si è svolta a Roma una manifestazione in difesa della libertà di stampa e di opinione. Il successo di popolo non è stato entusiasmante, ma è doveroso dire che una simile presa di posizione non può che essere condivisa da chiunque abbia a cuore il rispetto della democrazia ed il diritto di ciascuno di esprimere liberamente il proprio pensiero, sempre che esso non costituisca un attentato alla libertà altrui o addirittura non configuri un reato. Vale la pena di ricordare alcuni episodi, successivi alla manifestazione, che provano come sia diffusa la mancanza di rispetto per il principio così solennemente enunciato.
Qualche giorno fa, in un liceo di Trani, è stata proposta agli studenti la traduzione di un brano latino del tutto introvabile fra i classici dell’epoca; si trattava infatti di una vera e propria bufala, scritta in alcuni casi in modo alquanto maccheronico, il cui unico oggetto era la denigrazione dell’attuale Presidente del Consiglio, una specie di “Berlusconaria” di condanna delle presunte malefatte di Silvio Berlusconi, naturalmente di livello estremamente inferiore alle “Catilinarie” di Cicerone.
Un giornalista, appartenente evidentemente ad una parrocchia politica diversa da quella della professoressa in questione, si è permesso di criticare il fatto. Immediata la reazione della signora criticata, che ha minacciato di ricorrere alle vie legali per difendere il proprio “onore”: evidentemente nella sua concezione la libertà di opinione è ammessa solo per i rappresentanti della sua parte politica.
Un altro classico episodio di diniego della libertà di esprimere il proprio pensiero si è avuto recentemente durante una trasmissione RAI dedicata ai rapporti fra Islam e Cristianesimo. Alla trasmissione era stato invitato il direttore del Giornale, Vittorio Feltri. Quando è venuto il suo turno di esporre le proprie idee, alquanto contrastanti con quelle esposte da alcune invasate esponenti islamiche ivi presenti, è stato immediatamente zittito dal clamore suscitato da queste ultime, e la conduttrice non è intervenuta per riportare un po’ d’ordine.
Quando Feltri, seccato per non essergli stato consentito di parlare, si è alzato e se ne è andato, la conduttrice non ha saputo altro che deprecare l’atto della persona zittita, e non l’incivile comportamento delle sue ospiti. Anche qui è stato dimostrato che è lecito solo esprimere opinioni in accordo con quelle di chi strilla di più, generalmente oltranzisti di sinistra o loro simpatizzanti.
Non stiamo poi a ricordare il rispetto per le opinioni discordanti con quelle dei conduttori manifestato dai vari Santoro, Floris, Lerner, Dandini e compagnia.
Come si vede, una manifestazione per la libera espressione del proprio pensiero era veramente molto necessaria, anche se non ha sortito il risultato sperato….
Il Bertoldo
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